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DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE
“II tempio di Dio è Sacro, e questo tempio Siete voi” (I Cor 3,17)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, oggi celebriamo la dedicazione, cioè la consacrazione, della basilica del Laterano, la chiesa cattedrale del papa, in quanto è vescovo di Roma.
È perfettamente normale che una chiesa costruita con grandi spese da una comunità di credenti, sia aperta al culto con grande solennità e riceva una benedizione speciale.
Ma al di là dell'anniversario di questa consacrazione, siamo invitati a meditare il mistero della chiesa universale, fondata da Cristo a prezzo del suo sangue, per radunare gli uomini di ogni tempo e di ogni luogo, e fare di essi il popolo di Dio. Ringraziamo il Signore di averci introdotti in questa chiesa, corpo di Cristo e vera famiglia di Dio.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Sappiamo stimare nel suo giusto valore il dono che Dio ha fatto agli uomini, incaricando il suo Figlio di fondare la chiesa, per riunirli tutti come in una vera famiglia?
- Ci sforziamo di rendere più facile la difficile missione dei suoi pastori, papa, vescovi e sacerdoti, mostrandoci attenti ai loro insegnamenti, docili alle loro direttive, riconoscenti per i loro sforzi?
- Come pietre viventi di questo edificio, nessuno dei cristiani può sottrarsi alle proprie responsabilità per pigrizia o per debolezza:
tutti, secondo il proprio carisma, devono dare il loro contributo spirituale e materiale.
2. Invocazioni
- Signore, tu vuoi che tutti gli uomini, riuniti nella tua chiesa, vivano sotto il tuo sguardo di Padre come fratelli: abbi pietà di noi.
- Cristo, che sei stato mandato dal Padre a fondare la chiesa, a prezzo del tuo sangue, abbi pietà di noi.
- Signore, Spirito vivente della chiesa, che fai di lei la messaggera del vangelo, abbi pietà di noi.
Vengono proposte letture alternative a quella del lezionario
Prima lettura (Ez 47,1-2.8-9.12): La sorgente scaturita dal tempio
In questa profezia che conclude il suo libro, Ezechiele racconta le sue visioni: in particolare quella di una sorgente meravigliosa che scaturisce dal nuovo tempio, per diffondere dappertutto vita e prosperità.
a. Sulla terra nuova del nuovo popolo, l'acqua scaturisce più abbondante che non nella roccia percossa da Mosè nel deserto. I miracoli dell'Esodo si rinnoveranno senza posa.
b. Vero dono di Dio, questa sorgente irrorerà tutta la Palestina, trasformandola in un paradiso. Figura dei benefici che Dio, presente in mezzo al suo popolo, effonderà su di esso.
c. Quale profusione di grazia e di vita! San Giovanni nella sua Apocalisse racconta come ha veduto compiersi questa promessa quando, dal costato aperto di Cristo, è uscita l'acqua come una sorgente di grazia zampillante per la vita eterna.
Salmo responsoriale (Sai 45): Dio rifugio per i suoi fedeli
Dio è il rifugio sicuro per tutti quelli che, nella loro miseria, si affidano a lui. Dal suo santo tempio dov'egli risiede, effonde la vita e assicura la pace. La gioia riempia i nostri cuori e si manifesti nelle nostre labbra.
Rit.: Ecco l'abitazione di Dio in mezzo agli uomini.
Seconda lettura (1 Cor 3,9-11.16-17): Voi siete l'abitazione di Dio
Per dissipare certi malintesi nella chiesa di Corinto, san Paolo ricorda che ogni cristiano deve aver parte nell'edificazione della chiesa. E per edificare solidamente, bisogna costruire secondo lo Spirito del Signore.
a. Per presentare i compiti diversi che possono venir affidati ai membri della chiesa, san Paolo sviluppa il paragone di una casa che viene costruita.
b. A ciascuno il dovere di assolvere bene il suo compito. Ma deve anche sapere che lavorerà in pura perdita se non farà poggiare l'edificio su Cristo Gesù, che è la roccia incrollabile.
c. Abbiamo anche noi questo senso della chiesa, e della missione che è affidata ad ognuno di consolidarla e di ingrandirla? Noi siamo della chiesa; meglio: siamo la chiesa. Consideriamo dunque le nostre responsabilità in quanto chiesa.
Vangelo (Gv 2,13-22): Gesù caccia i venditori dal tempio
Arrivato a Gerusalemme, la città santa, Gesù si reca subito al tempio, e li provoca un vero scandalo: indignato di fronte al traffico cui si abbandonano mercanti e cambiavalute, egli li scaccia bruscamente, attirandosi la loro collera e quella delle autorità religiose.
a. Gesù sa che il suo Padre celeste non sa che farsene di tutto quel commercio di sacrifici e di olocausti, quando il vero culto non è dentro il cuore. E così il suo primo gesto sarà quello di sgombrare la spianata del tempio di tutto questo mercato religioso, che non ha più alcun senso.
b. Anche quel tempio, orgoglio dei giudei, ai suoi occhi è già una cosa superata. Non è lui stesso la vera dimora del Padre in mezzo agli uomini? Il nuovo tempio della sua umanità, resa gloriosa con la risurrezione?
c. Ecco dunque che tutto è chiaro anche per noi! Le basiliche, le cattedrali, le chiese, le cappelle non sono il vero tempio di Dio in mezzo a noi; ma la chiesa universale, corpo di Cristo, è il vero tempio. A noi che ne siamo le membra il compito di lavorare alla sua estensione e alla sua prosperità.
Suggerimenti per l'omelia
Anche se Cristo, nella sua umanità, è il vero tempio di Dio, non si deve concludere sbrigativamente, come fanno certi, che le chiese sono inutili.
- È necessario che ci siano dei luoghi di preghiera. Ci sono degli ambienti, delle atmosfere che facilitano la preghiera. E siccome la preghiera cristiana è una preghiera comunitaria, è indispensabile creare dei luoghi nei quali i fedeli possano riunirsi per ascoltare la parola di Dio e celebrare i santi misteri. In questi tempi le celebrazioni dei piccoli gruppi si sono moltiplicate, sono sorte le «eucaristie domestiche». Questo è bene! Ma esse non possono sostituire l'esperienza della chiesa, comunità diversificata e molteplice nelle grandi assemblee.
- È necessario che i fedeli amino le loro chiese. Quale importanza aveva agli occhi degli ebrei il tempio di Gerusalemme! Anche Gesù condivideva questa venerazione per la casa del Padre suo.
Anche se sono più modeste di quel grandioso tempio, le nostre chiese sono nondimeno teatro di misteri più grandi e più sacri di quelli che venivano celebrati dal sommo sacerdote ebraico. Basti pensare a quello più stupendo: l'eucaristia!
Se abbiamo il senso cristiano, dev'essere per noi una grande gioia entrare in una chiesa, specialmente per la messa domenicale.
Preghiera universale
Fratelli, in questa festa della consacrazione della Basilica Lateranense, siamo chiamati ad approfondire il mistero della chiesa, fondata da Cristo a prezzo del suo sangue. È in essa che egli accoglie tutti i suoi seguaci, per farli crescere come figli prediletti di Dio, prima di introdurli davanti a lui nel cielo.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Il papa è vescovo della chiesa di Roma, ma soprattutto è pastore e capo della chiesa universale. Responsabilità tremenda! Perché il Signore lo sostenga e lo aiuti in questo immane compito: preghiamo.
2. Perché i responsabili della chiesa sentano il dovere di farla crescere nell'unità voluta da Cristo, rispettando le differenze e le sensibilità particolari: preghiamo.
3. Troppi cristiani, chiusi in se stessi, vivono nella passività e nell'egoismo. Perché anch'essi sentano il dovere di costruire la città di Dio, ognuno secondo le sue possibilità: preghiamo.
4. Una preghiera e un pensiero riconoscente per tutti coloro che sono addetti alle nostre chiese, per conservarle, ornarle e mantenerle nel necessario decoro. Perché il Signore ricompensi il loro zelo per la casa di Dio: preghiamo.
5. Per tutti i parrocchiani: perché la chiesa sia per tutti il centro privilegiato della loro vita spirituale, il luogo dell'incontro comunitario, e ogni domenica sia veramente il giorno della fede: preghiamo.
Signore Gesù, col battesimo ci hai fatti entrare nella t~a casa, divenuta la famiglia di Dio. Fa' che sentiamo il dovere di lavorare con te per la sua prosperità Insegnaci, dopo aver ascoltato la tua parola e ricevuto il tuo corpo e il tuo sangue, a rendere testimonianza della nostra fede davanti a tutti i fratelli, affinché si diffonda il regno del Padre celeste, ora e nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Insieme a tutta la comunità parrocchiale, insieme alla chiesa universale, segno visibile del regno di Dio sulla terra, con Cristo stesso, capo della chiesa, recitiamo la preghiera dei figli di Dio.
Parole di congedo e di saluto
Come cristiani abbiamo il dovere di costruire il regno di Dio. Abbiamo il coraggio di testimoniare la nostra fede nel nostro ambiente di vita, di lavoro, e anche nel tempo libero!