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Testi dell'editrice Elledici
Isaia, Paolo e Pietro sono stati chiamati. Per tutti loro la voce del Signore è stata un evento inaspettato, che li ha colti impreparati. Essi non hanno deciso come e quando Dio si manifesta loro. Sono stati posti di fronte ad una scelta nella quale appigliarsi alle proprie certezze personali equivaleva già a dire di no. Come contraltare, però, il dire di sì a Dio ha donato loro, e dona a noi oggi, un coraggio inaspettato, una forza inattesa, una speranza inimmaginabile. Non stancarsi di amare e di aderire al progetto di Dio significa veramente veder germogliare i fiori dalle rocce.
Signore, i troppi fallimenti ci fanno perdere di vista il fatto che tu rinnovi sempre il tuo amore. Signore pietà.
Cristo, non riusciamo a sostenere il tuo sguardo perché il peccato ci fa sentire suoi schiavi. Cristo pietà.
Signore, la nostra libertà è il più grande dono che ci hai fatto. Tu non ce l'hai mai tolta eppure noi continuamente la rifiutiamo. Signore, pietà.
Prima lettura - Is 6,1-2a.3-8: Eccomi, manda me!
Isaia si sente peccatore e dunque inadatto ad accogliere il progetto di Dio. Per la sua consapevolezza egli trova la purificazione, e per la redenzione la scelta della missione. Sentirsi imperfetti è condizione per accogliere il perdono e farsene annunciatori per gli altri.
Dal Salmo 137: Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.
Non sono gli dei, personificazione delle forze terrene che ci costringono, che vogliamo lodare, ma l'unico Signore (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - 1 Cor 15,1-11: Così predichiamo e così avete creduto.
Paolo prima della sua chiamata si dichiara "un aborto", consapevole di cosa sia la storia dell'uomo senza Dio. La gioia, la bellezza di una vita sono destinate a fallire se non abbiamo il coraggio di dire di sì a Dio.
Canto al Vangelo: Alleluia, Alleluia. Venite dietro a me, dice il Signore, vi farò pescatori di uomini. Alleluia.
Vangelo - Lc 5,1-11: Lasciarono tutto e lo seguirono.
Gesù chiama Pietro ad andare oltre i suoi limiti, e a gettare una volta ancora le reti in mare. Chiedendogli questo non gli dà motivazioni. La Sua Parola è l'unico fondamento su cui Pietro può basarsi.
Gesù ha sempre chiamato gli uomini ad ascoltarlo e a seguirlo. Ancora oggi, pur sapendo cogliere i segni dei tempi, il suo messaggio non ha perso nulla della sua forza. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, rendi feconda la nostra aridità.
1. Perché le nostre scelte non siano mai dettate dagli equilibri di potere ma sempre da giustizia e misericordia. Preghiamo.
2. Perché la consapevolezza di essere peccatori non sia per noi una condanna ma un'occasione per sentirsi accolti. Preghiamo.
3. Perché ci sforziamo di seguirti sempre una volta di più di quello che le nostre forze ci consentirebbero. Preghiamo.
4. Perché sappiamo lasciare ai nostri fratelli la libertà di scelta che tu hai lasciato a noi. Preghiamo.
O Padre, aiutaci a non avere paura del tuo messaggio di speranza e fa' che comprendiamo che la nostra inadeguatezza è proprio ciò che tu vuoi che mettiamo a servizio. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Gesù ci ha mostrato che con il nostro sì al Padre nulla è impossibile: rinnoviamo oggi questa certezza con le parole ch'Egli stesso ci ha insegnato...