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XV DOMENICA ORDINARIA - A
LA PAROLA DI DIO, SEMENTE DI VITA ETERNA
“Ecco, il seminatore uscì a seminare” (Mt 13,3)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, Dio ha iniziato un dialogo con gli uomini per rivelare loro il suo amore, indicare la via per la quale arrivare a lui e aver parte alla sua eterna felicità. Ed è lo stesso suo Figlio che, fattosi uomo, parlerà in nome suo. Par farsi meglio capire, egli si servirà di racconti figurati, di paragoni presi dalla vita quotidiana: sono le parabole evangeliche.
La prima, presentata oggi alla nostra meditazione, è la parabola del seminatore. Nostro Signore stesso ne dà la spiegazione. «La semente, egli dice, è la Parola di Dio». Perché questa Parola, semente divina, porti frutti di santità, è necessario sia accolta in un cuore ben disposto. Dalla buona semina dipende il buon raccolto!
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Ci mettiamo attentamente all'ascolto della parola di Dio? Eliminiamo tutto ciò che può impedire o ritardare il suo sviluppo e i suoi frutti nel nostro cuore?
- Sassi, rovi, spine del rispetto umano, dell'esagerata ricerca di benessere, di un progressivo materialismo, del continuo dubbio, dell'ignoranza religiosa?
- Siamo animati da un vero spirito di fede, affinché la divina semente della Parola germini nel cuore di tutti gli uomini?
2. Invocazioni
- Signore, che con la tua Parola di vita rendi fertili i campi dello spirito, abbi pietà di noi.
- Cristo, venuto a spargere nel mondo la semente evangelica, abbi pietà di noi.
- Signore, tu che fai germogliare a maturare la messe della vita eterna, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Is 55,10-11): Fecondità della Parola dl Dio
Come la pioggia e la neve dissetano la terra e la rendono feconda, così la Parola di Dio - dice il profeta - è sempre efficace e ottiene sempre il suo effetto.
a. La Parola di Dio, trasmessa agli uomini, è paragonata alla pioggia e alla neve che impregnano il suolo, permettendo alla semente di germogliare e di portare frutto.
b. Così la Parola di Dio. La Parola di Dio è Dio stesso, e quindi ottiene immancabilmente il suo effetto: essa è creatrice della realtà che annuncia.
c. La Parola deve essere perciò accolta con fede: in spirito di preghiera, perché è l'incontro con la persona di Cristo; in atto di ringraziamento e di lode perché dono di Cristo, egli stesso Parola, Verbo del Padre.
Salmo responsoriale (Sal 64): Invito alla lode
Canto di ringraziamento a Dio che rende fertile la terra con piogge abbondanti in vista della mietitura. La sua Parola, accolta con cuore aperto e generoso, produrrà delle messi spirituali ancor più abbondanti.
Rit.: Visita la terra, Signore, e benedici i suoi germogli.
Seconda lettura (Rm 8,18-23): Attualità della speranza
In questo brano della Lettera ai Romani, san Paolo cerca di far comprendere in che cosa consista la speranza cristiana: è lo schiudersi in pienezza e perfezione della vita iniziata quaggiù insieme con Cristo.
a. La speranza cristiana è un'attesa che si realizza nella sofferenza, quasi una «traversata della morte». Una traversata che, fatta con Cristo, sboccherà nella piena luce.
b. Anche il nostro corpo - aggiunge san Paolo - e tutto l'universo, associati alla liberazione dell'anima, passano quasi attraverso i dolori del parto.
c. Ma ci attende veramente un futuro felice! Il cristiano lo sa: è in gestazione un mondo nuovo, che conoscerà il suo pieno splendore al ritorno definitivo di Cristo. Di qui la sua speranza incrollabile.
Vangelo (Mt 13,1-23): La parabola del seminatore
Cristo l'ha raccontata con lo scopo di farci comprendere quale accoglienza deve essere riservata alla Parola di Dio, perché essa produca nell'anima frutti di vita e di santità.
a. Gesù paragona la Buona Novella del vangelo alla semente che il contadino sparge nel suo campo. Anch'essa, se non si fa attenzione, rischia di essere soffocata o sradicata.
b. Però per germogliare richiede il libero sforzo dell'uomo. Il regno di Dio è un'opera di amore, e non può essere realizzata senza la cooperazione volontaria di ciascuno.
c. Mistero inquietante, questo, dell'accoglienza della Parola di Dio! È da esso, tutto sommato, che dipende la riuscita o l'insuccesso della nostra vita. «Beati quelli che vedono» - dirà Cristo. - «Beate le orecchie che intendono! »
Suggerimenti per l'omelia
Anche selezionata, la semente non basta: né la quantità, né la qualità possono garantire il raccolto, se non trova ad accoglierla un terreno adatto e fertile. La fecondità della Parola di Dio è legata - ha detto qualcuno - alle intemperie del cuore dell'uomo. Che cosa è necessario per farla germogliare?
- Che sia accolta con rettitudine e gioia. Il grano che cade sul sentiero non può in alcun modo svilupparsi, resta infecondo e diventa preda degli uccelli. Bisogna accogliere la Parola di Dio con cuore di fanciullo, senza riserve, senza pregiudizi. I nostri occhi, le nostre orecchie, il nostro cuore sono abbastanza aperti? «Beati gli occhi che vedono e le orecchie che intendono!»
- Che sia coltivata con cura per giungere alla maturazione. I rovi che soffocano la semente, l'orgoglio, l'egoismo, la pigrizia spirituale, l'attrattiva del lucro, sono tutte erbe dannose che infestano l'anima e che bisogna estirpare. Lo spirito di preghiera, la vigilanza, la generosità sono invece le disposizioni che bisogna acquistare, gli impegni da prendere affinché la divina semente possa spuntare, crescere, giungere a maturazione, senza essere soffocata o disseccata.
- Che sia sparsa per mezzo nostro per produrre altre messi. Come quei granellini che, portati dal vento, vanno a germogliare lontano, così la semente evangelica deve propagarsi partendo dal nostro cuore, verso altri cuori. Volerla tenere come proprio possesso, la Parola di Dio è perduta; come la semente, essa non è fatta per restare in un angolo del granaio, ma per fecondare altri terreni, anzi tutta la terra. E proprio questa la consegna data da Cristo: Andate e insegnate a tutte le nazioni. Siate miei testimoni in tutto il mondo!
Preghiera universale
Fratelli, oggi abbiamo compreso dalla parabola che il vero seminatore è Cristo, e che la semente ch'egli sparge è la sua Parola. Domandiamo ch'essa germogli nei nostri cuori e produca una messe abbondante di vita divina.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per i pastori della Chiesa, che sono i portavoce di Dio. Perché adempiano fedelmente la loro missione, superando tutti gli ostacoli con pazienza e costanza: preghiamo.
2. Perché i fedeli, da parte loro, accolgano la Parola con docilità e gioia, e s'impegnino a farla fruttificare con perseveranza: preghiamo.
3. Per quelli che sono sordi alla parola di Dio. Perché vogliano mettersi con buona volontà al suo ascolto e comprendano che essa è sorgente di gioia, di fecondità e di vita: preghiamo.
4. Per quelli che lavorano la terra. Perché il Signore benedica le loro fatiche, faccia maturare abbondanti raccolti, e anch'essi aprano il cuore alla semente della vita eterna che è la Parola di Dio: preghiamo.
5. Noi ci ritroviamo qui ogni domenica per ascoltare la Parola di Dio, prima di celebrare l'eucaristia. Perché prendiamo con la massima serietà la liturgia della parola e ne ricaviamo frutto: preghiamo.
Signore Gesù, tu hai detto: «Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica». Tu la getti in noi come semente di santità. Fa' di noi un terreno ben disposto nel quale, lungi dall'essere soffocata dai rovi del male, essa dia frutti al trenta, al sessanta e al cento per cento. Tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Cristo ci ha rivelato i segreti del regno dei cieli: uniamoci a lui nel glorificare e benedire il Padre suo.
Parole di congedo e di saluto
Il terreno nel quale il Signore vuole gettare la semente di vita e di amore, è anche il cuore di tutti i nostri fratelli. Siamo anche noi i collaboratori del divino seminatore.