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SANTI PIETRO E PAOLO - A
"Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, oggi celebriamo la festa dei santi Pietro e Paolo, che la chiesa considera i due più grandi apostoli: Pietro, umile pescatore del lago di Tiberiade, divenuto il primo capo della chiesa; Paolo che, dopo essere stato un accanito persecutore dei cristiani, è stato il più zelante degli apostoli.
Tutti e due sono morti martiri a Roma: Pietro, crocifisso durante la persecuzione scatenata da Nerone nell'anno 64; Paolo, decapitato qualche anno dopo, nel 67.
La liturgia li festeggia riuniti in un'unica solennità. Tutti e due, come si canta nel prefazio, hanno lavorato per riunire e ingrandire l'unica famiglia di Cristo, la chiesa, ognuno secondo il proprio carisma e la propria grazia. Ora che sono riuniti nella stessa gloria, sono uniti anche nella venerazione di tutti.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Per il battesimo facciamo parte della chiesa di Cristo: essa è incaricata di continuare la sua opera di salvezza e di pace. Noi, da parte nostra, ne abbiamo preso coscienza?
- La chiesa, sempre perseguitata nel corso dei secoli, ha avuto da Cristo l'assicurazione di una speciale assistenza. La nostra fiducia non deve mai venir meno, nonostante le crisi che anche nel nostro tempo attraversiamo.
- Le direttive e gli insegnamenti che vengono dal papa e dai vescovi, dobbiamo considerarli come provenienti da Cristo stesso, che ha detto: «Chi ascolta voi, ascolta me».
2. Invocazioni
- Signore, tu hai voluto che per mezzo della chiesa fosse continuata l'opera del tuo Figlio sulla terra: abbi pietà di noi.
- Cristo, che hai costituito la chiesa tuo corpo mistico, animato dalla tua stessa vita, abbi pietà di noi.'
- Signore, che sostieni la chiesa nelle prove e la conservi fedele alla verità, abbi pietà di noi.
Prima lettura (At 12,1-11): La miracolosa liberazione di Pietro
Il racconto della miracolosa liberazione di Pietro ci fa toccare con mano la sollecitudine di Dio per la sua chiesa, e nello stesso tempo ci dimostra quale può essere l'efficacia della preghiera di tutta una comunità.
a. Erode Agrippa, nipote di Erode il Grande, ha scatenato una persecuzione contro i cristiani: ha fatto rinchiudere Pietro in prigione, in attesa di farlo giudicare e giustiziare.
b. Mentre il suo capo è imprigionato, la chiesa è in preghiera. Pietro sarà liberato quella stessa notte, in un modo miracoloso. Ripresosi dallo stupore per quanto gli era accaduto, san Pietro rende grazie e gloria a Dio.
c. Nel corso dei secoli la chiesa è sempre passata attraverso persecuzioni di ogni genere. Ma grandi o piccole, aperte o larvate, esse non ne hanno mai avuto ragione. «Abbiate fede - ha detto Gesù Cristo -, io ho vinto il mondo».
Salmo responsoriale (Sal 33): Canto di ringraziamento
Nonostante l'opposizione degli uomini, Dio prosegue la sua opera di verità, di giustizia e di diritto. I suoi fedeli devono porre in lui la loro fiducia. In caso di bisogno egli manderà il suo angelo a liberarli dalla paura e dall'angoscia. Benediciamo il Signore..
Rit.: Benedetto il Signore, che libera i suoi amici.
Seconda lettura (2 Tm 4,6-8.17-18): Paolo ha resistito fino alla fine
Dalla prigione, Paolo scrive all'amato discepolo Timoteo: traccia un breve bilancio della sua esistenza. Da buon atleta di Cristo non si è mai risparmiato ma si è dedicato totalmente alla sua missione. Ora non gli resta che attendere la ricompensa che Dio ha stabilito per i suoi servi fedeli.
a. Arrivato al termine delle sue fatiche apostoliche, Paolo svela i suoi ultimi pensieri: alla conclusione del buon combattimento che ha sostenuto per Cristo, considera la morte come un arrivo alla meta.
b. Se tutti, paralizzati dalla paura, l'hanno abbandonato davanti al tribunale, egli sa che può contare sul Signore, e proclama la sua certezza nella vittoria finale.
c. E una lezione da ricordare! Ogni cristiano deve comportarsi da buon soldato di Cristo, con tutto ciò che questo esige di generosità, di spirito di rinuncia e di coraggio, ma anche con la prospettiva della ricompensa promessa ai vincitori.
Vangelo (Mt 16, 13-19): La professione di fede di Pietro
Ispirato da Dio, Pietro proclama che Gesù è il messia, il Figlio del Dio vivente. A questa meravigliosa professione di fede, Gesù risponde affidando all'apostolo il potere delle chiavi.
a. Prima di parlare agli apostoli della sua prossima morte, Gesù vuol provare la loro fede: «Chi dite voi che io sia?». Pietro risponde a nome di tutti, proclamando che egli è il messia, il Figlio di Dio.
b. Gesù risponde spiegando dapprima a Pietro il significato del suo nuovo nome «Pietro», e poi annunciandogli che gli avrebbe dato il potere delle chiavi, facendo così di lui il primo responsabile della chiesa.
c. Riconosciamo con devozione di figli la piena autorità del papa, successore di Pietro. Siamo docili alle sue direttive e ai suoi insegnamenti, e nonostante tutte le prove che la chiesa potrà attraversare, conserviamo sempre una serena fiducia.
Suggerimenti per l'omelia
La festa dei santi apostoli Pietro e Paolo ci offre l'occasione di riflettere sul più grande dei doni che il Signore ci abbia fatto, prima di raggiungere il Padre in cielo. Questo dono è la chiesa, di cui gli apostoli sono il fondamento, e i cristiani altrettante pietre viventi.
- Gli apostoli, fondamento della chiesa. Cristo ha istituito la chiesa perché la sua opera di salvezza potesse continuare sino alla fine dei tempi. Era anche necessario poggiarla su solide basi. Pietro e Paolo ne sono le principali colonne.
Il primo assicura la solidità della roccia con la sua autorità, con la sicurezza del suo insegnamento, la continuità di una tradizione che è ferma e duttile ad un tempo.
Il secondo ne costituisce l'elemento dinamico: aperto ai necessari adattamenti, era stato designato ad essere il promotore dell'espansione missionaria della chiesa, in grado di assicurarne l'unità nella diversità.
- I cristiani, pietre vive della chiesa. Se Cristo è la pietra angolare della chiesa, gli apostoli e i loro successo le colonne incrollabili, i cristiani sono invitati ad esserne le pietre vive. Ai farisei che protestavano contro le acclamazioni lanciate dai fanciulli il giorno delle Palme, Cristo rispose che se essi avessero taciuto, sarebbero state le pietre a gridare. In questo senso i battezzati sono chiamati a rendere la chiesa più radiosa e più attraente col dinamismo della loro fede e lo slancio della loro carità. Solo così il regno di Dio si stabilirà sulla terra: questo regno di luce, di verità, di giustizia e di pace, che Cristo ha avuto la missione di fondare per la gloria di Dio, Padre suo, e per l'eterna felicità degli uomini.
Preghiera universale
Fratelli, oggi celebriamo la festa di san Pietro e di san Paolo, questi due pilastri della chiesa. Nella nostra preghiera domandiamo a Dio la grazia di saper apprezzare nel suo giusto valore il dono che ci è stato fatto col battesimo, di appartenere a questa chiesa di Cristo.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per la chiesa fondata da Cristo Gesù. Perché, sicura dell'assistenza divina, avanzi in mezzo alle difficoltà e alle lotte senza mai deviare dal suo cammino: preghiamo.
2. Per il papa e i vescovi, successori degli apostoli. Perché, sempre fedeli al vangelo, sappiano però adattarlo alla mentalità e ai problemi del nostro tempo: preghiamo.
3. Per tutti i nostri fratelli perseguitati, imprigionati e perfino torturati. Perché il Signore mandi loro il suo angelo che li conforti, e faccia di loro dei martiri della fede, germoglio di nuovi cristiani:
preghiamo.
4. Per quelli che sono tentati di vedere nella chiesa solo le imperfezioni e di abbandonarla. Perché restino fedeli con sentimenti di figli verso la madre: preghiamo.
5. Perché noi, riuniti ogni domenica intorno all'altare come i membri di una famiglia intorno alla mensa, nutriamo gli uni per gli altri dei veri sentimenti fraterni: preghiamo.
Signore, veglia sulla tua chiesa. Rendila ogni giorno più salda nella fede e riempila di spirito missionario affinché continui nel mondo l'opera del tuo Figlio. Rendi anche noi docili ai suoi insegnamenti, e fa' di noi i testimoni fedeli del tuo vangelo, affinché possiamo aiutarla nel compimento della sua missione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Uniti a Cristo, l'inviato del Padre, manifestiamo il nostro desiderio di veder instaurato il regno di Dio sulla terra, per opera della chiesa sempre più ardente nella fede e più ripiena di spirito missionario.
Parole di congedo e di saluto
Come membri della chiesa, siamo anche noi investiti della sua stessa missione. Perciò, insieme con la chiesa, diamo al mondo una testimonianza vivente e convinta della nostra fede in Cristo.