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SANTISSIMA TRINITA A
IN COMUNIONE D'AMORE
“La grazia del Signore Gesù, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi” (2 Cor 13,13)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, noi proclamiamo la nostra fede in un Dio unico, insieme con i Giudei e con i Musulmani, e anche con molti altri. Ma noi cristiani illuminati da Cristo - crediamo anche che questo unico Dio è anche trino: è Padre e Figlio e Spirito Santo. Questo è il mistero della SS.ma Trinità, il mistero fondamentale della nostra fede.
È utile che una domenica dell'anno liturgico sia dedicata in modo speciale alla celebrazione di questo mistero, per scrutarne la profondità, e soprattutto per vedere come la nostra vita di cristiani, dal battesimo alla morte, sia contrassegnata dal suo sigillo.
Questo sarà per noi fonte di gioia, ma anche riscoperta dei nostri doveri: sarebbe veramente deplorevole che la fede nella Trinità si riducesse all'arida enunciazione di una formula, quando invece dev'essere fonte di luce e di forza per la nostra vita spirituale.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- La nostra vita cristiana trova la sua ispirazione e la sua forza nel mistero della Trinità, nel quale siamo stati inseriti con il battesimo?
- Il Dio che noi adoriamo, è quello che si è rivelato in tutto il corso della storia dell'umanità, e soprattutto per mezzo del figlio suo Gesù Cristo, come un Dio di tenerezza, di perdono e di amore?
- Animati da questa fede, ci comportiamo da veri figli, sicuri dell'amore del Padre, uniti all'opera del Figlio, e docili alle ispirazioni dello Spirito Santo?
2. Invocazioni
- Signore, Dio di infinita misericordia, che ci ami e ci perdoni, abbi pietà di noi.
- Cristo, mandato dal Padre per rivelare il suo amore e per salvare l'umanità, abbi pietà di noi.
- Signore, vincolo di amore tra Dio e noi, e fra tutti gli uomini, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Es 34,4-6.8-9): Il Dio di misericordia
In questo brano dell'Esodo Dio si fa conoscere da Mosè e, per mezzo suo, da tutto il popolo ebreo, come un Dio pietoso, pieno di misericordia.
a. Il popolo si è abbandonato all'idolatria, inginocchiandosi davanti al vitello d'oro. Per risparmiargli il castigo divino, Mosè non cessa di pregare e di intercedere davanti a Dio.
b. Dio cede alle suppliche di Mosè e si mostra come è veramente:
un Dio pieno di bontà che ama e perdona. Ma anche quando castiga, Dio manifesta la sua infinita misericordia.
c. Se già nell'Antico Testamento Dio si rivela come amore, a maggior ragione dobbiamo riconoscerlo come tale noi, sapendo che la sua misericordia ha raggiunto il culmine con il dono del suo Figlio, venuto a salvare il mondo.
Salmo responsoriale (Dn 3,52-56): Lode e gloria al Dio dell'amore
È la prima parte del «Cantico dei tre fanciulli», gettati nella fornace ardente e salvati miracolosamente. Con loro benediciamo il Signore del cielo e della terra, che si degna di rivelare il suo amore agli uomini.
Rit.: A te la lode e la gloria nei secoli.
Seconda lettura (2 Cor 13,11-13): Nell'amore trinitario
San Paolo invita i cristiani di Corinto alla gioia: una gioia che si fonda sulla ricchezza dei doni spirituali, che scaturiscono in abbondanza dal mistero della Trinità.
a. Con le loro infedeltà, i cristiani di Corinto avevano costretto san Paolo a scrivere una lettera severa. Per non lasciarli in quella penosa amarezza, conclude il suo scritto con una benedizione ricolma di gioia.
b. Come sostegno e fondamento del suo augurio finale, egli mette il mistero stesso della Trinità, che nella sua profondità rivela l'infinita misericordia di Dio verso gli uomini.
c. La liturgia usa, all'inizio della messa, le stesse parole di questa lettera come formula di saluto per tutta l'assemblea: un saluto che deve aprirci il cuore alla gioia, mentre ci accingiamo a partecipare alla celebrazione eucaristica, sacramento dell'amore di Dio.
Vangelo (Cv 3,16-18): Dio ha tanto amato il mondo
Dio è amore. E ce ne ha dato la più grande prova mandando sulla terra il Figlio per salvare gli uomini.
a. Il brano del vangelo è preso dal colloquio che, all'inizio della vita pubblica, Gesù ha avuto con Nicodemo; un fariseo che, colpito dalla predicazione del Signore e desideroso di unirsi a lui, era andato di notte a chiedere delle spiegazioni.
b. Gesù gli dimostra che l'amore di Dio si manifesta nell'aver dato in dono al mondo il proprio Figlio; per essere salvi è necessario accogliere questo Figlio per mezzo della fede.
c. Così ognuno decide la sua salvezza o la sua rovina. Anche noi dobbiamo scegliere di fronte a Cristo: se l'accogliamo liberamente abbiamo la vita eterna; se lo rifiutiamo, anche noi saremo rifiutati in eterno.
Suggerimenti per l'omelia
La Santissima Trinità è il mistero principale della nostra fede. La storia della salvezza non è altro che il racconto delle vie e dei mezzi, con i quali Dio unico e vero, Padre e Figlio e Spirito Santo, si rivela, riconcilia e unisce a sé gli uomini.
- Si è rivelato: Dio eterno, creatore dell'universo, di cui anche la sana ragione riconosce l'esistenza e le perfezioni infinite, chi è in se stesso? Il mistero della Trinità solleva un po' il velo della vita intima di Dio e ci rivela che, pur essendo Uno, ci sono in lui tre Persone distinte, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, che si comunicano la stessa sapienza e lo stesso amore.
- Riconcilia a sé gli uomini: Alla luce della vita intima di Dio, possiamo anche intravedere il mistero del suo amore per l'uomo, per la creatura che ha fatto a sua immagine, ma che il peccato ha allontanato da lui. Il mistero della Trinità ci fa capire come una delle tre Persone, il Figlio, ha potuto farsi uomo per riparare l'offesa fatta a Dio e riconciliare con lui l'uomo peccatore.
- Unisce a sé gli uomini. L'amore di Dio andrà anche più lontano:
farà gli uomini partecipi dell'amore col quale le tre divine Persone si amano, li introdurrà nella sua famiglia, comunicherà loro la sua vita. Con il battesimo gli uomini diventano veramente figli di Dio.
Se il mistero trinitario realizza queste meraviglie della grazia, chiama anche a noi a grandi doveri: il cristiano, figlio di Dio, deve vivere nell'amore del Padre, sull'esempio del Figlio, seguendo le ispirazioni dello Spirito, per essere testimone di fronte al mondo dell'infinita misericordia di Dio.
Preghiera universale
Fratelli, celebrando il mistero della Santissima Trinità, dobbiamo aprire la nostra intelligenza e il nostro cuore per accettare questa rivelazione, fatta da Cristo, che Dio è amore. Inondati da questa luce e forti di questa certezza, promettiamo di essere i testimoni del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La grande missione della Chiesa è annunciare agli uomini che Dio li ama. Perché i pastori e i fedeli l'aiutino in questo compito sforzandosi di essere i testimoni del vangelo: preghiamo.
2. Troppo spesso i cristiani, con le loro divisioni, sono di ostacolo al messaggio di Cristo. Perché uniti tra loro nella carità e nell'amore manifestino al mondo l'unità e la carità di Dio: preghiamo.
3. Per tutti quelli che dubitano, che cercano, che soffrono. Perché siano consolati e sostenuti dalla certezza dell'amore del Padre, della vittoria del Figlio e dell'aiuto dello Spirito Santo: preghiamo.
4, Qualche volta abbiamo timore di professare e manifestare la nostra fede anche davanti ai nostri vicini. Perchè Dio ci aiuti a vincere questo misero rispetto umano e ad essere fieri del nostro nome di cristiani: preghiamo.
5. Il battesimo ci ha introdotti nella famiglia stessa di Dio. Perché all'interno della nostra comunità parrocchiale viviamo lo stesso amore che unisce le tre Persone divine: preghiamo.
Signore, il Figlio tuo ci ha rivelato l'infinita misericordia del tuo cuore di Padre. Aiutaci a scoprire ogni giorno di più questo amore operante nella chiesa, in noi stessi, nei nostri fratelli e negli avvenimenti del mondo, perché anche noi sappiamo rivelarlo agli altri e viviamo così nella gioia della Trinità. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Lo Spirito Santo in fonda e accresca in noi i sentimenti di figli, mentre rivolgiamo al Padre la preghiera che Cristo ci ha insegnato.
Parole di congedo e di saluto.
Dobbiamo dare ai fratelli una viva testimonianza dell'amore di Dio per gli uomini. A questo fine «la grazia di Gesù Cristo, l'amore dei Padre e la comunione dello Spirito Santo siano sempre con noi».