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II DOMENICA DI PASQUA C
LA PRESENZA DI CRISTO RISORTO
“Ouesti segni sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo» (Gv 20,31)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, «Cristo è risorto!» Il mattino di Pasqua egli è uscito vivo e glorioso dal sepolcro, nel quale era stato deposto la sera del venerdì santo.
«Cristo è risorto!» A questo annuncio del Vangelo, contenuto nel Credo, siamo invitati a dare un'adesione personale e ferma, nella luce dello Spirito.
Solo questa adesione di fede renderà possibile, generosa e feconda la nostra appartenenza a Gesù Cristo. Condivisa con la Chiesa, darà alle nostre comunità vitalità e forza conquistatrice.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- La nostra fede nella risurrezione di Cristo è viva ed efficace? Non è forse indebolita dall'ignoranza, dal dubbio, dalla pigrizia spirituale?
- La vittoria di Cristo risorto è la luce che rischiara la nostra vi-ta, la consolazione che ci sostiene nelle pene, negli insuccessi e nei dolori?
- Ci ispira il desiderio di lavorare efficacemente alla diffusione del regno di Dio nel nostro ambiente di vita, di lavoro, nelle comunità di cui facciamo parte?
2. Invocazioni
- Signore, che rinnovi la nostra fede e dai impulso al nostro cammino di battezzati, abbi pietà di noi.
- Cristo, che hai vinto la morte nel trionfo della tua risurrezione, abbi pietà di noi.
- Signore, che con la fede ci fai vivere la vita stessa di Cristo risorto, abbi pietà di noi.
Prima lettura (At 5,12-16): Santità delle prime comunità cristiane
La prima lettura, presa dagli Atti degli Apostoli, ci narra che la fede, la preghiera, la carità dei primi fedeli destavano l'ammirazione di tutti e producevano di giorno in giorno numerose conversioni.
a. Riuniti intorno agli apostoli nei pressi del tempio, i discepoli del Signore, ancora poco numerosi, esercitavano già una grande influenza sulle folle degli ebrei.
b. Conquistati dalla loro fede e dai miracoli compiuti dagli apostoli, molti si convertivano e andavano ad ingrossare la comunità dei nuovi cristiani.
c. Oggi il messaggio evangelico è affidato a noi: la nostra vita offre veramente una testimonianza valida della nostra fede, capace di guadagnare altre anime a Cristo?
Salmo responsoriale (Sal 117): Il canto di Cristo, vittorioso sulla morte
Questo salmo ci fa vedere come Dio sappia risolvere a vantaggio del suo popolo anche le situazioni più pericolose. Per noi cristiani Dio fa ancora di più: dando al suo Figlio la vittoria sulla morte, ha liberato anche noi dal peccato e dalle sue conseguenze. Ringraziamolo di sì grande amore.
Rit.: Abbiamo contemplato, o Dio, le meraviglie del tuo amore.
Seconda lettura (Ap 1,9-19): Cristo è il vivente in eterno
Per confortare e sostenere le prime comunità cristiane, già perseguitate per la loro fede, san Giovanni, anche lui esiliato nell'isola di Patmos, racconta le visioni che ha avuto e che provano che Cristo è realmente vivo, e che presto o tardi la completa vittoria arriderà a lui e a tutti i credenti.
a. Queste visioni, riportate nell'ultimo libro della Bibbia, l'Apocalisse, sono scritte in uno stile immaginoso, un po' sconcertante per noi. Il loro scopo è dimostrare che se Cristo ha subito la morte, ne ha poi anche trionfato con la risurrezione.
b. Cristo è sempre vivo e presente: perciò, perché temere? Egli dimora in mezzo alla sua Chiesa e dà un senso alle prove, cui essa è sottoposta.
c. In questo nostro tempo la Chiesa attraversa una crisi; ma noi siamo certi che Cristo non l'ha abbandonata: egli vive in lei, per sostenerla nelle difficoltà e nelle lotte.
Vangelo (Gv 20,19-31): Le apparizioni di Gesù nel cenacolo
Apparendo agli apostoli riuniti nel cenacolo, la sera stessa del giorno della sua risurrezione, e poi una settimana più tardi, il Signore si propone di rafforzare la loro fede ancora vacilla nte, in vista della missione che dovrà loro affidare.
a. Nella prima apparizione, la sera di Pasqua, il Signore li assicura che è proprio lui, risuscitato e vivo. Poi, prima di lasciarli, dà loro il potere di rimettere i peccati.
b. Otto giorni dopo appare di nuovo: rimprovera Tommaso, assente la prima volta, di non aver creduto a tutti gli altri, quando lo assicuravano che egli era risuscitato.
c. Se qualche volta il dubbio ci assale, come san Tommaso, sappiamo anche noi riprenderci e proclamare fermamente che Cristo è il «Nostro Signore e il Nostro Dio»? Non esiste vita cristiana senza questa fede ferma in Cristo risorto.
Suggerimenti per l'omelia
Che cosa è per noi la risurrezione di Cristo? Un avvenimento lontano senza alcun rapporto con la nostra vita di oggi? Al contrario, le letture di oggi mettono l'accento sulla dimensione attuale della risurrezione del Signore: essa ci riguarda personalmente.
Com'è dunque la mia fede in Cristo risorto?
- E un autentico atto di fede? Gesù è uscito vivo dal sepolcro. I vangeli ce ne danno una chiara testimonianza. Senza questo finale compimento della parola divina, la nostra fede sarebbe vana, «la più funesta delle illusioni», dirà san Paolo. Perciò la Chiesa ci esorta vivamente ad aprirci a questo mistero della risurrezione.
- E un atto di fede personale? Non dev'essere una semplice formula stereotipata, cioè ripetuta per abitudine, ma un adesione interiore e sicura. Quali saranno le modalità, non importa: potrà essere una fede spontanea e immediata come quella delle pie donne; potrà avere qualche venatura di dubbio, come quella di Tommaso, o essere un po' reticente come quella degli apostoli. L'importante è che essa sbocchi nella piena luce del Cristo risorto.
- E un atto di fede efficace? In qualunque modo essa penetri in noi e ci conquisti, questa fede deve essere abbastanza forte da fare di noi dei veri testimoni della risurrezione, con una vita decisamente cristiana. Condivisa con i nostri fratelli, essa renderà le nostre comunità ecclesiali dinamiche, gioiose e attraenti. Così pei mezzo nostro, Cristo sarà sempre presente e vivo nel cuore del mondo.
Preghiera universale
Fratelli, dopo essere apparso agli apostoli nel cenacolo, Cristo domanda loro la testimonianza della fedeltà. Sia dato anche a noi di saper riconoscere la sua presenza e dare alla nostra vita un nuovo slancio di generosità e di fede.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La Chiesa ha ricevuto la missione di portare al mondo la luce del Vangelo. Perché essa la compia sempre con coraggio e generosità: preghiamo.
2. La più grande responsabilità di questa missione è del papa e dei vescovi. Perché lo Spirito Santo li sostenga e li illumini in mezzo alle difficoltà sempre ricorrenti: preghiamo.
3. Sono molti coloro che avanzano a tastoni nella notte del dubbio. Perché al termine della loro ricerca incontrino sul loro cammino il Cristo risorto: preghiamo.
4. In molti paesi i nostri fratelli cristiani subiscono persecuzioni a motivo della loro fede. Perché vedano rifiorire, senza troppo aspettare, una primavera di libertà e di pace: preghiamo.
5. Per la nostra comunità parrocchiale: perché strettamente uniti nella fede, noi formiamo una cristianità fervente e luminosa intorno all'altare di Cristo Gesù: preghiamo.
Signore, tu conosci la nostra debolezza e i nostri dubbi. Illumina e forti fica il nostro spirito affinché, conoscendo sempre meglio il valore della nostra fede nel Figlio tuo Gesù Cristo, cerchiamo di conformare tutta la nostra vita al suo esempio e ai suoi insegnamenti. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Benché i nostri occhi non possano vedere Cristo presente sotto le specie eucaristiche, uniamoci a lui, illuminati dalla fede, per innalzare la nostra preghiera al Padre che è nei cieli.
Parole di congedo e di saluto
Se veramente crediamo che Cristo è vivo, forti di questa fede portiamo ai nostri fratelli la pace, la luce, la gioia di Cristo risorto.