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Testi dell'editrice Elledici
La realtà storica di Gesù, venuto nel mondo grazie alla disponibilità al progetto di Dio di Maria, non avviene, come ci ricorda Paolo, per meriti umani o all'interno di un orizzonte umano. È invece un'iniziativa di Dio stesso con cui Maria, Giuseppe e tutti gli uomini di buona volontà sono invitati a collaborare. Porre il nuovo anno che oggi comincia sotto la sua benedizione, secondo le parole della prima lettura, significa accogliere il dono della Sua grazia, disponibili alla collaborazione con il Signore perché il mondo cammini verso il Regno.
Signore Gesù, troppo spesso crediamo di essere creditori con Te avanzando i meriti di una nostra presunta bontà morale. Signore, pietà.
Cristo Gesù, a causa della nostra cecità non vediamo la luce che hai portato nel mondo. Cristo, pietà.
Signore Gesù, le minime difficoltà ci bastano a dubitare della Tua volontà di salvarci. Signore, pietà.
Prima lettura - Nm 6, 22 - 27: Porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò.
L'alleanza tra Dio e Israele è la manifestazione della benevolenza per cui Dio non lascia l'uomo solo nel travaglio della storia. Il Dio della Bibbia è un Dio di benevolenza che estende le sue benedizioni a tutto il popolo.
Dal Salmo 66: Dio abbia pietà di noi e ci benedica.
Insieme al salmista lodiamo Dio per la sua benedizione, pur coscienti che quest'ultima è un dono più grande di qualsiasi nostra lode (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Gal 4,4-7: Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.
San Paolo afferma che con la nascita di Gesù viene superato il regime della legge e si instaura un nuovo rapporto tra Dio e l'uomo: siamo elevati a dignità di figli di Dio. Un figlio non sottostà alla legge per dovere, ma per coscienza dell'amore ricevuto.
Canto al Vangelo: Alleluia, Alleluia Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti; ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio. Alleluia.
Vangelo - Lc 2,16-21: I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo il nome Gesù.
L'Evangelista Luca ci dà notizia della scelta del nome "Gesù" contestualmente al racconto della sua circoncisione. Gesù, il cui significato è "Dio Salva", annuncia già nel nome la sua missione e la ragione della sua venuta: la salvezza di tutti gli uomini.
Oggi come ieri siamo chiamati a saper cogliere la novità e la coerenza della proposta di Dio: egli, facendosi uomo, non diminuisce l'importanza della nostra fedeltà nel bene, ma, nella sua incarnazione che ci rende figli, la rende definitivamente possibile. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, donaci la tua Grazia.
1. Perché le comunità cristiane comprendano e accolgano sempre la Tua scelta di farti uomo come un dono gratuito di fronte al quale non cessare mai di stupirsi. Preghiamo.
2. Perché il nostro desiderio di seguire il Tuo esempio superi sempre qualsiasi risultato raggiunto. Preghiamo.
3. Perché la Tua vicenda umana serva come monito contro qualunque persecuzione contro gli innocenti. Preghiamo.
4. Per la Chiesa, perché l'esempio di Tua madre la renda capace di essere strumento del Tuo amore per l'umanità, sempre sovrabbondante rispetto ai meriti. Preghiamo.
O Padre, la nostra storia è un luogo oscuro e vuoto senza di Te. Aiutaci a credere che i nostri tentativi di illuminarla acquistano maggior valore grazie alla Tua venuta. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Gesù ci ha resi partecipi dell'eredità del Padre. Consci di questo dono ci rivolgiamo a Dio con le parole ch'Egli stesso ci ha insegnato...