Copyright © 2024 laparrocchia.it
SEO e sito realizzato
da ViDYO GmbH
dal 15-04-2001 online
I DOMENICA DI QUARESIMA A
LA SALVEZZA IN GESÙ CRISTO
“Come per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita” (Rm 5,18)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Il «buon gusto» pretenderebbe che oggi non si parlasse più di peccato, anzi che lo si negasse. E una manovra dietro la quale non è difficile scoprire la presenza e l'astuzia di colui che ha osato tentare anche Cristo, all'inizio della sua vita pubblica: satana. Negare che il peccato sia una realtà di questo mondo, e che sia in ciascuno di noi, è negare l'evidenza. Questo non significa che dobbiamo disperarci, perche' Dio è misericordia: non ha abbandonato l'uomo alla sua sorte; ma per salvarlo ha mandato nel mondo il suo Figlio.
Durante questa quaresima ognuno senta il dovere, insieme con tutto il popolo cristiano, di combattere contro il male che c'è nel mondo, con l'aiuto della grazia e della forza di Cristo.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- All'inizio della quaresima, riconosciamo onestamente che il mondo nel quale viviamo è tutto contaminato dal male.
- Dobbiamo poi renderci conto che anche noi personalmente siamo segnati dal peccato, e che perciò dobbiamo combattere decisamente contro il nostro egoismo, la nostra sensualità, la nostra superbia e la nostra cupidigia.
- Lo spettacolo della miseria che dilaga nel mondo e dell'inutilità degli sforzi dell'uomo per rimediarvi, deve impegnarci a costruire un mondo nuovo, fondato sul vangelo.
2. Invocazioni
- Signore, che ci hai creati a tua immagine e vuoi che partecipiamo della tua vita, abbi pietà di noi.
- Cristo, che nel deserto hai conosciuto la tentazione e ne hai riportato vittoria, abbi pietà di noi.
- Signore, nostra luce e nostra forza nella lotta contro le potenze del male, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Co 2,7-9; 3,1-7): Creazione di Adamo ed Eva e loro caduta
Questo brano del Genesi ci racconta come i progenitori, creati per la felicita, caddero nel peccato e nella miseria, per aver rifiutato, nella loro superbia, il disegno di Dio.
a. L'autore ispirato si serve di un racconto metaforico, soprattutto per farci comprendere che l'uomo dipende totalmente da Dio, unico creatore, sia nel corpo che nell'anima.
b. Creato per la felicità, è l'uomo stesso che si procura l'infelicità cedendo all'attrattiva del male: separato da Dio perde ad un tratto la sua amicizia e tutti i beni dei quali questa amicizia è la sorgente.
c. La sciagura di Adamo ed Eva, con le sue tragiche conseguenze, si ripete anche in noi ogniqualvolta, abusando della libertà, rifiutiamo di tener conto della volontà divina per agire a nostro talento.
Salmo Responsoriale (Sal 50): Confessione del peccato e domanda di purificazione
Un cuore profondamente pentito si rivolge fiducioso alla misericordia di Dio. Riconosciuta la sua colpa, il fedele supplica Dio di liberarlo, creando in lui uno spirito nuovo.
Progenie di peccatori, peccatori noi stessi, ricorriamo alla divina misericordia con la certezza di ottenere il perdono, la liberazione, la gioia.
Rit.: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Seconda lettura (Rm 5,12-19): Cristo ci libera dal peccato
San Paolo stabilisce un parallelo tra l'opera di Adamo e quella di Cristo. Per il peccato del primo uomo, per la sua disobbedienza a Dio, noi siamo stati costituiti peccatori; per l'obbedienza e per il sacrificio di Cristo abbiamo ritrovato la vita e la felicità.
a. Riferendosi al testo del Genesi appena letto, san Paolo mostra come il peccato di uno solo ha avuto per l'umanità le conseguenze più drammatiche: il dolore, la morte, la perdita di tutti i beni spirituali.
b. Esalta quindi l'opera di Cristo, il cui sacrificio ripara in modo sovrabbondante tutti i peccati del mondo, giustifica l'uomo e gli restituisce l'amicizia e la vita di Dio.
c. Questa certezza che ci viene dalla fede, sia radicata nel più profondo del nostro essere, ravvivi in noi la speranza della vittoria totale e definitiva sul peccato e sulla morte.
Vangelo (Mt 4,1-11): Le tentazioni di Gesù nel deserto
Facendosi uno di noi, Cristo ha accettato in tutto la nostra condizione umana, escluso il peccato. Così, all'inizio del suo ministero, lo vediamo anche esposto alla tentazione.
a. L'evangelista non si limita a dirci che Gesù fu tentato, ma ci descrive i tre momenti della tentazione: nel deserto, sul Tempio di Gerusalemme e sopra un'alta montagna.
b. In sostanza il tentatore suggerisce a Cristo di compiere la sua opera di salvezza con mezzi diversi da quelli voluti dal Padre suo:
invece dell'umiliazione e della sofferenza, Cristo dovrebbe servirsi della potenza e della ricchezza.
c. Certamente capita anche a noi di voler imporre il nostro modo di pensare e di agire, senza tener conto dei disegni della provvidenza. E una tentazione dalla quale dobbiamo guardarci, sull'esempio datoci da Cristo.
Suggerimenti per l’omelia
Sappiamo ascoltare la Parola di Dio? Nella sua risposta a Satana, Cristo ci dice che di questa Parola dobbiamo vivere, come viviamo di pane. La quaresima ha anche lo scopo di renderci più attenti a questa Parola di vita.
La «Parola» ci fa prendere coscienza della nostra condizione di peccatori. La nostra eredità di peccato, i nostri peccati personali sono purtroppo una dolorosa realtà; sono frutto di quella superbia che ha portato i progenitori, e al loro seguito tutti gli uomini, a mettersi contro Dio, a rifiutarsi di dipendere da lui, nella stolta pretesa di organizzare la propria vita senza tener conto della sua volontà.
Di qui tutti i mali che si sono abbattuti sull'umanità; di qui la perenne tentazione di voler agire a nostro talento, preoccupati solo di soddisfare la nostra sete di piacere e di dominio.
- La «Parola» ci insegna a porre la nostra speranza solo nella salvezza portata da Cristo. La presa di coscienza della nostra innata miseria potrebbe anche portarci allo scoraggiamento: non c'è niente da fare, siamo perduti senza scampo! Non sia mai! Dio nella sua infinita misericordia ci ha mandato il Salvatore nella persona del Figlio suo per liberarci dalla schiavitù del peccato, per aiutarci a resistere alla tentazione, per dissipare le nostre tenebre, per sollevarci dopo la caduta e restituirci l'amicizia del Padre. Cristo stesso ha detto:
«Io sono la via, la verità, la vita».
Grandi benefici ci porterà la quaresima, se vissuta come vuole la Chiesa: nell'ascolto della Parola di Dio.
Preghiera universale
Fratelli, all'inizio della quaresima siamo invitati a lottare contro il male e a resistere alle tentazioni che ci insidiano. Il Signore ci faccia comprendere che c'è un solo male, dal quale provengono tutti gli altri: il peccato, cioè il rifiuto dell'amore di Dio.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La Chiesa è chiamata a vivere la stessa santità di Cristo, suo divino fondatore. Perché, cosciente di questa vocazione, sostenga e guidi i fedeli nel loro impegno quaresimale: preghiamo.
2. Gli uomini sono alla ricerca del paradiso perduto, della felicità: ingannati dal diavolo, troppo spesso si perdono. Perché ritrovino la via giusta nell'amorosa sottomissione a Dio: preghiamo.
3. Cristo nel deserto ha avuto fame: quanti esseri umani sono oggi malnutriti, malati e si trovano nell'ignoranza! Perché i cristiani si sforzino di rendere meno pesante la croce di quei fratelli: preghiamo.
4. La tentazione si presenta ogni giorno, violenta, aperta o subdola. Perché sappiamo stare in guardia, sappiamo scoprirla al primo momento e respingerla con coraggio: preghiamo.
5. Perché, durante la quaresima, la nostra comunità parrocchiale si prepari alla letizia della Pasqua, con un coraggioso impegno di purezza, di carità e di giustizia: preghiamo.
Signore, non vogliamo lasciar passare il tempo di quaresima senza ricavarne i frutti di santità che la Chiesa si aspetta da noi. Fa' che rispondiamo generosamente al tuo invito, imitando Cristo nella sua umiltà, nella pazienza, nello spirito di sacrificio e nella sua unione con te. Solo così potremo conseguire la vittoria sul male, insieme con lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Ricordiamoci che abbiamo in cielo un Padre premuroso: domandiamogli di superare la tentazione, sull'esempio del suo Figlio.
Parole di congedo e dl saluto
Illuminati e sostenuti da Cristo, lotteremo coraggiosamente contro le tentazioni. Viviamo nella fiducia e nella pace del Signore, per non essere mai vinti.