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VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO A
LA NUOVA LEGGE REALIZZA LE BEATITUDINI
“Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 5,20)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, Cristo ha promulgato la nuova legge. Come possiamo usare questa espressione, dal momento che egli stesso ha detto di non essere venuto ad abolire la legge antica, ma a perfezionarla? La perfezione ch'egli esige dai suoi discepoli cambia sostanzialmente la legge, anche se la sua osservanza e la pratica restano le stesse.
In effetti, Cristo ci dice che la fedeltà a Dio si mostra prima di tutto nel cuore: l'osservanza della legge, secondo il suo insegnamento, è adesione di amore alla volontà di Dio. Non più adesione servile, che si accontenta di eseguire materialmente gli ordini ricevuti, ma adesione di figli affettuosi che seguono con amore le direttive del padre.
Questa è la nuova legge, promulgata da Cristo: essenzialmente una legge di amore.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Dio ci ha creati liberi. Pensiamo forse di poter disporre di questa libertà a nostro capriccio, senza tener conto delle direttive che egli ci ha dato, dei suoi comandamenti?
- Usiamo di questa libertà per resistere valorosamente alla suggestione del piacere, del denaro e del potere? per mantenere fedelmente gli impegni del nostro battesimo?
- Noi parliamo dell'amore di Dio. Ma ci accontentiamo delle belle considerazioni senza passare ai fatti? Ricordiamoci che dobbiamo essere gli artefici validi del regno di Dio.
2. Invocazioni
- Signore, tu che ci hai creati liberi e responsabili perché ti serviamo per amore, abbi pietà di noi.
- Cristo, modello dei cristiani che vogliono amare il Padre dei cieli come veri figli, abbi pietà di noi.
- Signore, viva sorgente di libertà e di amore nel cuore degli uomini, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Sir 15,15-20): Libertà di scelta tra il bene e il male
L'autore sacro afferma che l'uomo è libero, da una parte, di accettare o di rifiutare i comandamenti di Dio; ma che dall'altra ha il dovere di usare della libertà per eseguire spontaneamente la volontà di Dio.
a. C'è anzitutto l'affermazione categorica della libertà dell'uomo:
può scegliere tra il fuoco che distrugge e l'acqua che feconda, vale a dire tra la morte e la vita.
b. Ma se Dio gli lascia questa libertà che sta alla base della sua grandezza, è perché ne faccia un uso sapiente e sensato, scegliendo di obbedire alla volontà dell'Altissimo, condizione prima per la riuscita della sua vita.
c. È un problema di grande attualità. Alcuni negano questa libertà perché, secondo loro, l'uomo è soggetto ad uno stretto determinismo; altri, proprio nel nome di questa libertà, rivendicano all'uomo il diritto assoluto di agire a suo capriccio.
Salmo responsoriale (Salmo 18): L'obbedienza sorgente di gioia
Il salmista esprime la convinzione che l'obbedienza ha in se stessa la sua ricompensa: essa è sorgente di gioia. Manifesta il desiderio di progredire nella fedeltà a Dio e gliene domanda la grazia.
Rit.: Beato chi cammina nella legge del Signore.
Seconda lettura (1 Cor 2,6-10): Lo Spirito rivela la sapienza di Dio
Alla sapienza puramente umana, che viene all'uomo lasciato alle sole sue forze, san Paolo contrappone la vera sapienza che viene dallo Spirito. La prima è solo illusione e porta all'autodistruzione dell'uomo. Solo la seconda porta alla realizzazione alla quale tutti aspirano.
a. Nella chiesa di Corinto, alcuni si vantavano d'essere sapienti. Paolo contesta la loro sapienza: è una sapienza puramente umana, capace solo di creare delle pericolose illusioni.
b. La sapienza ch'egli predica viene dallo Spirito, che si rivela nel mistero di Cristo; questa sola è in grado di appagare le più profonde aspirazioni dell'uomo.
c. Per noi cristiani, la Sapienza di Dio ha un nome: Gesù Cristo. Ascoltarlo, seguirlo, orientare la propria vita agli insegnamenti che egli dà, significa vivere la propria fede, entrare nel progetto di Dio e trovare quella realizzazione che è pienezza e gioia.
Vangelo (Mt 5,17-37): La nuova legge è la pratica delle beatitudini
Cristo annuncia di non essere venuto ad abolire la legge antica ma a perfezionarla, liberandola dalle costrizioni di cui era stata sovraccaricata, e soprattutto insistendo sui motivi della sua osservanza, che devono essere motivi di amore.
a. Gesù non ha la missione di liquidare la legge di Mosè. Come Figlio di Dio, rivendica il diritto di apportarle dei miglioramenti, quanto meno di liberarla di tutte le interpretazioni legalistiche che ne avevano travisato il senso.
b. Soprattutto insiste che non si deve accontentarsi della pratica, per quanto rigorosa, ma motivare la propria osservanza col desiderio di rispondere all'amore di Dio con un amore personale e sincero.
c. Dopo il Concilio, c'è stato anche da noi un certo tentativo di liquidare i comandamenti. Cristo ha condannato in anticipo questo atteggiamento: egli non vuole che i comandamenti vengano soppressi, ma che vengano vivificati, impegnandosi ad osservarli per amore, con il cuore pieno di gioia.
Suggerimenti per l'omelia
L'uomo desidera realizzare la sua vita: egli ne ha la possibilità, perché Dio gli ha dato la libertà di poter disporre del suo avvenire. Ma che deve fare per assicurarsi questa riuscita? Usare la sua libertà per accettare e seguire gli insegnamenti che Cristo stesso gli ha dato.
- L'uomo vuole realizzare la sua vita. Ha in se un insopprimibile bisogno di felicità. È il Creatore stesso che ha posto in lui questa fame e questa sete. Essere felice! Aspirazione di tutte le fibre del suo essere. Per questa ragione Dio l'ha creato libero, permettendogli così di lavorare personalmente alla realizzazione del suo sogno. Gli ha dato la libertà di scegliere tra il fuoco e l'acqua, tra la vita e la morte, tra il bene e il male.
- E necessario però fare la scelta giusta. Per facilitare il nostro compito, Dio ha mandato il suo Figlio. Egli è luce per l'uomo, gli indica la scelta da fare, senza paura di errori, e gli concede anche i mezzi per agire in conseguenza. La sapienza consiste nel consultarlo nella preghiera, sollecitare il suo aiuto, dar prova di perseveranza e di coraggio nel seguire i suoi insegnamenti. Spesso il Signore vorrà farci passare per la via da lui percorsa: la via della croce. Come impegnarsi, quando altre voci, vere sirene ingannatrici, suggeriscono vie più facili: il piacere, il denaro, il potere, gli onori?
Chi ascoltare? Non ci siano dubbi: Cristo è luce, vita, verità e amore.
Preghiera universale
La nuova legge che Cristo ha promulgato è lampada ai nostri passi: essa rischiara la nostra strada man mano che camminiamo. Però è necessario che noi diamo l'adesione della nostra volontà. Lo Spirito Santo ci guidi ad uniformare i nostri più intimi intendimenti con quelli di Dio stesso, che il Figlio suo ci ha fatto conoscere.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per la Chiesa e i suoi pastori. Perché ricordino ai fedeli che l'osservanza delle leggi evangeliche deve attingere il suo slancio dalla generosità del cuore: preghiamo.
2. Sembra che la maggior parte degli uomini sia preoccupata più a difendere i propri diritti che a compiere i propri doveri. Perché venga bandito l'egoismo e aumentino la generosità e la carità: preghiamo.
3. Spesso si rimprovera ai giovani la mancanza di ideali: ma di chi è la colpa? Perché essi ascoltino la chiamata di Cristo, dimentichino se stessi per servire i fratelli: preghiamo.
4. Una speciale preghiera per gli sposi e per i genitori. Perché lo Spirito Santo santifichi e vivifichi il loro amore, facendolo sorgente di generosità e di gioia nel dono di se stessi: preghiamo.
5. Per noi stessi. Perché la nostra fede in Cristo ci aiuti a oltrepassare gli angusti limiti dei nostri doveri, aumenti la nostra delicatezza e la nostra carità nei rapporti vicendevoli: preghiamo.
Signore, tu ci hai chiamati alla libertà: il valore della nostra vita dipenderà dall'uso che ne avremo fatto. Tu conosci anche la nostra debolezza: infondi in noi la luce e la forza del tuo Spirito perché siamo capaci di rifiutare ciò che tu riprovi, e da veri discepoli del tuo Figlio, ci impegniamo a vivere di giorno in giorno, uniti a lui, le beatitudini evangeliche. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Le esigenze dell'amore di Dio sono grandi: ma uniti a Gesù e da lui aiutati, ci impegneremo a soddisfarle. Diciamolo al nostro Padre, che è nei cieli.
Parole di congedo e di saluto
Oggi Cristo ha illuminato e toccato il nostro cuore. Usciamo dalla nostra mediocrità. Tendiamo ad una perfezione più alta, con lo sguardo rivolto verso l'ideale supremo: Cristo, nostro Signore.