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EPIFANIA DEL SIGNORE - A
RIUNIONE DI TUTTI I POPOLI DELLA TERRA
“I popoli cammineranno alla tua luce, e i re allo splendore del tuo sorgere” (Is 60,3)
Parole di accoglienza e presentazione del tema
Epifania: parola che significa «manifestazione». Dopo i pastori della Giudea, Cristo si rivela ai magi, che forse erano degli astronomi babilonesi o persiani. San Paolo ci insegna che Dio, invitandoli a recarsi a Betlemme, ha voluto mostrare che il mistero della salvezza deve illuminare tutti i popoli della terra.
Questa festa, se noi ne accettiamo l'insegnamento, ci esorta ad essere, ciascuno nel nostro ambiente, gli artefici convinti e generosi di questa grandiosa riunione di tutti gli uomini, senza distinzione di razza, intorno a Cristo, per formare il popolo di Dio, il regno di Dio, la chiesa universale.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Siamo alla continua ricerca di Cristo, coscienti che la nostra attuale conoscenza della sua persona e dei suoi insegnamenti è insufficiente, e che dobbiamo continuamente aumentarla?
- I nostri fratelli non credenti, non sembrano spesso più desiderosi di noi di trovare Cristo, più perseveranti nella loro ricerca?
- Abbiamo una vera preoccupazione di essere per i fratelli la luce che li guida a Cristo, di orientare con abilità il loro cammino verso di lui fino a che lo incontrano?
2. Invocazioni
- Signore, che fai splendere la tua luce in mezzo alle tenebre della terra, abbi pietà di noi.
- Cristo, inviato dal Padre per rivelarci il mistero del suo amore, abbi pietà di noi.
- Signore, che apri i nostri occhi allo splendore della stella e ci inviti a seguirla, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Is 60,1-6): Il culto universale
Questo brano del profeta Isaia è una rappresentazione della Gerusalemme futura, collocata nella pienezza della luce del messia. Il profeta prevede e canta il suo glorioso avvenire tra tutti gli uomini.
a. I giudei sono ritornati dall'esilio, la città santa è stata ricostruita, il tempio è risorto. Isaia vede profeticamente tutte le nazioni avanzare in corteo verso la luce che risplende su questa città.
b. Chi non comprende che la vera Gerusalemme è la chiesa, fondata da Cristo? In essa e per mezzo di essa si radunano tutte le nazioni della terra per diventare il popolo di Dio.
c. Non addormentiamoci! Questa immensa impresa non è ancora compiuta. La chiesa continua, oggi come ieri, la sua opera di verità, di pace, di illuminazione, per tutto l'universo. Siamo anche noi, con lei, artefici di questo regno.
Salmo responsoriale (Sal 71): Omaggio universale a Cristo re
Il salmo ci invita a cantare, insieme ai magi venuti dall'oriente, la regalità di Cristo, destinata ad estendersi al di là di ogni frontiera, fino alle estremità della terra.
Rit.: Ti adoreranno, o Signore, tutti i popoli della terra.
Seconda lettura (Ef 3,2-6): Tutti partecipi della stessa eredità
In questo brano della lettera agli Efesini, san Paolo mette in evidenza uno degli elementi essenziali del «mistero» ch'egli ha avuto la missione di annunciare al mondo: che cioè tutti i popoli della terra sono chiamati a beneficiare della salvezza in Gesù Cristo.
a. Questo mistero, questo «segreto» fu conservato così bene in passato, che solo Gesù Cristo ha potuto rivelarlo ai suoi discepoli, con l'incarico e la missione, per loro, di farlo conoscere a tutto il mondo.
b. D'ora in poi tutti i popoli, qualunque sia la loro razza, la loro cultura, la loro religione, sono chiamati a formare il popolo di Dio, a formare ciò che san Paolo definisce «il corpo del Signore».
c. Cristiani di antico ceppo, conosciamo sufficientemente e abbiamo coscienza di questo mistero, per metterci anche noi a lavorare con più zelo all'estensione del regno di Dio nel mondo?
Vangelo (Mt 2,1-12): La visita dei magi
Il racconto della venuta dei magi a Betlemme trae la sua importanza dal suo significato religioso: la luce del vangelo, raffigurata nella stella, deve illuminare tutte le nazioni.
a. Chi erano i magi? Forse degli astronomi babilonesi o persiani. Essendo al corrente dell'attesa di un salvatore da parte del popolo giudaico, essi sono convinti di scoprire la prova della sua nascita nell'apparizione di un astro misterioso. Quindi si mettono in cammino.
b. E così degli estranei scoprono Cristo, mentre i giudei, benché preavvisati dai profeti, hanno un atteggiamento di indifferenza e perfino di ostilità: essi rifiutano il Salvatore.
c. In che misura noi, che apparteniamo ad una nazione cristiana, viviamo la nostra fede? Siamo animati da spirito missionario, affinché la luce della stella evangelica possa finalmente brillare anche in quei luoghi o ambienti che finora sono stati nell'oscurità?
Suggerimenti per l'omelia
Dalla visita dei magi a Gesù Bambino, cerchiamo di ricavare qualche insegnamento particolarmente prezioso.
Imitarli nella loro ricerca del Cristo salvatore. Sarebbe un'illusione pensare di avere del Cristo una conoscenza sufficiente. Che cosa sappiamo del suo mistero, della sua persona, dei suoi insegnamenti, del suo amore? Nulla o molto poco.
Nel cammino dei magi viene quasi tracciato l'itinerario della nostra fede. Uscire da se stessi per andare a lui, abbandonare le proprie abitudini o almeno rimetterle sotto esame, diffidare di una religione (la nostra 5 intende) fatta solo di cerimonie o di pratiche più o meno sclerotiche.
Questo cammino dei magi talvolta è luminoso e piacevole, talaltra oscuro e faticoso: così è anche la nostra ricerca di Cristo, ma con la costanza si arriva ad un incontro personale con lui, fondamento della fede vera.
Sentirci responsabili della diffusione della luce evangelica. Quanta gente vive nella notte spirituale! «Esiste Dio? E se esiste, come è? Qual è il senso della vita? C'è un aldilà?». Solo Cristo ha risposto chiaramente a queste domande. Non è forse lui la luce? E noi ci sentiamo responsabili della diffusione di questa luce? E non soltanto di fronte ai popoli pagani, che non hanno mai sentito parlare di Cristo, ma anche nei riguardi di tante persone che sono vicine a noi: parenti, amici, vicini, colleghi, nei quali per vari motivi la luce della fede non è mai penetrata in profondità oppure ha finito con lo spegnersi.
Preghiera universale
Fratelli, in questa festa dell'Epifania Cristo Gesù ci viene presentato come la luce mandata dal Padre per rischiarare tutti gli uomini nel loro cammino verso di lui. Preghiamo affinché i cristiani prendano coscienza, da veri discepoli di Cristo, della loro responsabilità per la diffusione di questa luce.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La missione principale della chiesa è di condurre gli uomini a Gesù Cristo, unico pastore. Perché il Signore metta nel cuore di tutti, pastori e fedeli, l'intrepidezza degli apostoli: preghiamo.
2. Le nazioni ricche hanno la tendenza a chiudersi in se stesse egoisticamente. Perché sentano il dovere di impegnarsi a colmare la fossa che le separa dalle nazioni sottosviluppate: preghiamo.
3. Numerosi giovani sono inquieti, insoddisfatti, sempre alla ricerca d'una ragione di vivere. Perché la trovino nell'invito di Cristo a dedicarsi al servizio degli altri: preghiamo.
4. Molti dimenticano il loro eterno destino, sedotti dal progresso materiale e dal benessere. Perché si sottraggano al fascino della terra, e riprendano il loro cammino alla luce della stella: preghiamo.
5. Per la nostra comunità parrocchiale. Perché tutti coloro che partecipano all'assemblea eucaristica, con la luce della loro fede siano guida ai fratelli verso Cristo: preghiamo.
Signore, tu vuoi che tutti gli uomini siano salvati per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio. Fa' che noi comprendiamo quanto siamo responsabili del loro cammino di fede. Illumina la nostra mente e fortifica il nostro cuore. Infondici il coraggio di essere, agli occhi dei fratelli, i testimoni del tuo amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Gesù Cristo ha ricevuto la missione di radunare tutti gli uomini in un popolo solo: il popolo di Dio. Ripetiamo, uniti a lui, il nostro proposito di essere suoi collaboratori nell'edificazione del regno di Dio, il Padre suo.
Parole di congedo e di saluto
Durante la santa messa, illuminati come i magi dalla stella della fede, abbiamo adorato il nostro salvatore, Gesù. Facciamo conoscere a tutti i fratelli il suo nome benedetto, e portiamo loro il suo messaggio di amore.