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II DOMENICA DI AVVENTO A
EDIFICARE IL REGNO DI CRISTO NELLA CARITÀ E NELLA GIUSTIZIA
“Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino” (Mt 3,1)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, questa seconda domenica di avvento ci fa intravedere il «regno ideale» che Cristo è venuto ad instaurare sulla terra per tutti gli uomini. Ma nello stesso tempo siamo avvertiti che non vi entra chiunque. Per conquistare il diritto di varcarne la soglia, bisogna soddisfare certe condizioni: la prima è la volontà di csserne l'artefice insieme con Cristo. Perciò, come prima cosa, dobbiamo impegnarci ad una radicale riforma di tutto il nostro essere, ad una totale revisione del nostro modo di pensare e di vivere. «Convertitevi! - ci dirà il Battista. - Il regno dei cieli è vicino». Sapremo dar prova di coraggio e di lealtà nell'applicarci a questo dovere?
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Le letture di questo giorno ci chiamano alla conversione; ci invitano a trasformarci in profondità per essere discepoli di Cristo:
prendiamo sul serio queste raccomandazioni?
- Siamo forse tentati a tranquillizzare la nostra coscienza, pensando alla nostra fedeltà a certe pratiche religiose, o alla nostra appartenenza a movimenti ecclesiali, come l'Azione Cattolica, o altro?
- Diamo il nostro apporto affinché le comunità, familiare, sociale, parrocchiale, diventino più accoglienti e fraterne, e siano veramente il segno dell'amore di Dio?
2. Invocazioni
- Signore, la tua misericordia si estende senza distinzione a tutti gli uomini: abbi pietà di noi.
- Cristo, sempre pronto a perdonare le nostre miserie e debolezze, abbi pietà di noi.
- Signore, che sempre insegni e raccomandi agli uomini la giustizia e l'amore, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Is 11,1-10): Il messia, re di giustizia e di pace
Il profeta Isaia descrive, in termini quasi idilliaci, il futuro messia e il regno ch'egli verrà ad instaurare: personalmente il messia sarà adorno delle più ricche qualità; dal suo regno saranno banditi il male e l'odio: vi fioriranno solo amore e giustizia.
a. In conformità alle promesse ricevute, il popolo ebraico viveva nell'attesa di un salvatore, discendente di David, della radice di Jesse, suo padre.
b. Ripieno dello spirito di Dio, questo messia avrebbe inaugurato un'era di giustizia, prendendosi a cuore la causa degli oppressi ed eliminando ogni violenza.
c. Duemila anni dopo la venuta di Cristo, il nostro mondo è ancora lontano dal conoscere i benefici del regno messianico. E non è forse anche un po' colpa dei cristiani che, per egoismo o per pigrizia, si rifiutano di promuoverlo e di esserne gli artefici?
Salmo responsoriale (Sal 71): Elogio del regno messianico
Israele sospira la venuta di un re che instaurerà un regno di giustizia, di pace, di prosperità, e che permetterà ai deboli e ai miseri di recuperare libertà e dignità. Noi sappiamo che sarà Cristo, questo re perfetto: egli farà giustizia ai poveri e agli oppressi; il suo regno di verità si estenderà a tutte le nazioni.
Rit.: Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.
Seconda Lettura (Rm 15,4-9): Universalità della salvezza in Cristo
San Paolo esorta vivamente i cristiani di Roma ad essere accoglienti e ospitali gli uni verso gli altri, quali che siano le loro origini, sull'esempio di Cristo che è venuto a salvare tutti gli uomini.
a. La prima comunità di Roma era costituita da persone provenienti da ogni angolo dell'impero: sembrava difficile promuovere e mantenere la concordia e l'unione dei cuori.
b. San Paolo inculca loro il dovere di imitare Cristo, che porta la salvezza a tutti gli uomini, senza distinzione di razza o di cultura, siano essi giudei o pagani.
c. Anche noi dobbiamo sforzarci di realizzare, in seno alle nostre comunità, l'unità fondamentale della fede e della carità, qualunque sia il nostro stile di vita o la diversità delle opinioni.
Vangelo (Mt 3,1-12): La predicazione del Battista
Cristo non tarderà a dar inizio al suo ministero. Sulle rive del Giordano Giovanni Battista, che è suo cugino, con l'impeto e l'ardore degli antichi profeti, invita i giudei a prepararsi all'imminente venuta del Salvatore, cambiando modo di vivere.
a. Giovanni Battista sta svolgendo il suo ruolo di precursore del messia: è incaricato di preparare la via presso i suoi connazionali. Questo ruolo comporta una duplice funzione: predicare e battezzare.
b. Vuole prima di tutto spazzar via le apparenze ingannatrici di una religione formalistica, e indurre ad una conversione sincera del cuore, fatta di pentimento e di ricerca della giustizia.
c. A nulla ci servirà aver ricevuto il battesimo e averne ufficialmente accettati gli obblighi, se non ci sforzeremo di vivere il nostro cristianesimo nella verità, rigettando ogni ipocrisia.
Suggerimenti per l'omelia
Dopo venti secoli di cristianesimo, la Chiesa ci fa ancora sentire l'esortazione del Battista: Convertitevi, il regno dei cieli è vicino! Come dev'essere questa conversione per essere vera?
- Una conversione personale. A nulla serve restaurare gli edifici religiosi, riformare la liturgia perché sia più viva e partecipata, se non interviene una profonda riforma di tutti noi stessi. Il pericolo - non certo astratto - sta nel pensare che una certa qual pratica religiosa possa bastare.
- Una conversione effettiva. Convertirsi vuol dire «rinnovare il cuore». Vuol dire, secondo la vigorosa immagine di san Paolo, edificare sulle rovine dell'uomo vecchio del peccato, l'uomo nuovo in Gesù Cristo. Questo significa riconoscere prima di tutto i difetti e le lacune che ci sono in noi, lavorare poi con ogni impegno ad eliminarli per acquistare quelle virtù, delle quali Cristo è stato il modello.
- Una conversione che ci apra agli altri. Natale è il dono di Dio agli uomini. Noi non potremo mai vivere veramente questa festa, se non donando noi stessi ai fratelli. Cerchiamo di comprenderli, senza
mai giudicarli o condannarli? Sappiamo accoglierli col cuore in mano? Se ci hanno fatto qualche torto, siamo pronti al perdono? Siamo disponibili al colloquio, al servizio? Sappiamo amarli con lo stesso amore di Cristo?
In sostanza, convertirsi significa uniformare la propria mentalità e i propri sentimenti alla mentalità e ai sentimenti dello stesso Cristo.
Preghiera universale
Fratelli, dobbiamo preparare la strada al Signore, per promuovere in noi e attorno a noi il suo regno di giustizia e di santità. Possiamo realizzare tutto questo, solo per mezzo di una conversione sincera e profonda. Domandiamo al Signore che ci aiuti in questo grave impegno.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per la Chiesa, che ha la missione di disporre tutti gli uomini ad accogliere Cristo, l'unico salvatore; perché essa la compia con coraggio e franchezza: preghiamo.
2. Per tutti i nostri fratelli assaliti e spesso disorientati da tante false ideologie, perché trovino in noi dei «profeti» di Cristo, portatori di verità, di giustizia e di pace: preghiamo.
3. La nostra epoca, sedotta dal miraggio della ricchezza terrena, sembra aver perduto il senso dei veri valori. Perché riconosca il suo errore e si ravveda: preghiamo.
4. Molti sono quelli che soffrono per la disoccupazione, la malattia, l'esilio. Perché nessuno sia insensibile di fronte a tante miserie, ma ognuno si impegni ad alleviarle: preghiamo.
5. Perché tutta la nostra comunità parrocchiale si impegni sinceramente a preparare la festa del Natale in uno sforzo di generosità e di vera conversione: preghiamo.
Signore, il Precursore ci ha avvertiti che la scure è già alla radice dell'albero, pronta ad abbattere tutti quelli che non portano buoni frutti. Taglia in noi i rami secchi e i germogli dell'egoismo, della pigrizia, della superbia e dell'indifferenza. Sostieni il nostro sforzo di conversione, affinché possiamo offrirti frutti copiosi di grazia e di santità. Tu che sei Dio, e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Figli di Dio per il battesimo, lo siamo anche nel nostro modo di pensare e di vivere? Uniti a Cristo, proclamiamo la nostra volontà di divenire «uomini nuovi», seguendo il suo esempio e il suo insegnamento.
Parole di congedo e di saluto
Nei prossimi giorni ci impegneremo a preparare la venuta del salvatore in un sincero sforzo di conversione e in un maggiore slancio di carità fraterna.