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XXIX DOMENICA ORDINARIA C
PERSEVERANZA NELLA PREGHIERA
“E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di Iui?” (Lc 18,7)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, come mai ci sembra che il Signore non ascolti le nostre preghiere, mentre egli afferma chiaramente: «Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto»? Noi ci stanchiamo presto: vorremmo che le nostre domande, appena formulate, fossero subito ascoltate ed esaudite.
Il Signore oggi ci mette in guardia contro quest'ansia febbrile e questa impazienza ingiustificata. «Gesù, dice il Vangelo, narrò una parabola ai suoi discepoli per insegnare loro che si deve pregare sempre, senza stancarsi». È la parabola della vedova importuna.
Dobbiamo saper attendere, pazientare, perseverare, nella fiducia e nèlla fede. Dio ascolta sempre la preghiera dei suoi figli anche se sembra non esaudire subito le loro richieste.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Preghiamo e preghiamo spesso? Preghiamo con fede, umiltà, perseveranza, senza mai dubitare della bontà di Dio?
- Che cosa intendiamo per preghiera? Invece d'implorare una filiale sottomissione alla volontà di Dio, domandiamo ed esigiamo ch'egli faccia la nostra?
- Sappiamo alimentare la nostra preghiera alle sorgenti stesse della fede, cioè alla Bibbia, alla liturgia della Parola, alla quale ogni domenica partecipiamo?
2. Invocazioni
- Signore, che hai sempre il cuore aperto alla preghiera dei tuoi figli, abbi pietà di noi.
- Cristo, modello vivente di preghiera umile e fiduciosa, abbi pietà di noi.
- Signore, vincolo di amore tra noi e il Padre che sta nei cieli, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Es 17,8-13): Pregare senza stancarsi
L’episodio narrato in questa lettura sottolinea, con delle circostanze apparentemente ingenue, la necessità della perseveranza nella preghiera.
a. L'esercito d'Israele è impegnato in combattimento contro gli Amaleciti. Mentre si svolge la battaglia sotto la guida di Giosuè, Mosè con le braccia aperte a modo di croce, implora l'aiuto del Signore.
b. L'autore sacro ci tiene a far rilevare che la vittoria dipendeva più alla preghiera di Mosè che non dalla tattica e dal valore dei guerrieri.
c. Quale insegnamento ricavare? Che la preghiera d'intercessione è indispensabile per l'avanzamento del regno di Dio. Senza di essa ogni attività apostolica e pastorale rischia di essere soltanto uno sterile affaccendarsi.
Salmo responsoriale (Sal 120):
Dio ascolta la preghiera del povero
Questo salmo veniva cantato durante i pellegrinaggi verso la ciità santa, Gerusalemme: era un appello a Dio perché proteggesse i suoi fedeli. Nelle lotte della vita cristiana noi non siamo soli, abbandonati alla nostra debolezza. Dio, se noi lo preghiamo, sta al nostro fianco, pronto a venirci in aiuto.
Rit.:Il nostro aiuto viene dal Signore.
Seconda lettura (2 Tm 3,14-4,2): Esortazione alla fedeltà
Paolo dal suo carcere incoraggia Timoteo, suo discepolo, a restare fedele alla sana dottrina, fondata sulla Scrittura e sulla Tradizione, per poter esercitare efficacemente il sua ufficio di ministro della Parola.
a. Paolo, ormai anziano, consumato dal lavoro apostolico e sapendo che l'ora del martirio si avvicina, dà a Timoteo degli importanti consigli riguardanti la dottrina evangelica e la difesa della fede, continuamente minacciata.
b. Gli ricorda anche quale dono inestimabile egli abbia ricevuto, venendo iniziato ai misteri della fede proprio dai suoi genitori, fin dalla più tenera infanzia, e poi da lui stesso.
c. Il nostro mondo, immerso in una congerie di propaganda e di menzogne, ha più che mai bisogno di pastori e di cristiani impegnati, capaci di dargli con serenità e coraggio la pura dottrina del Vangelo.
vangelo (Lc 18,1-8): L'insistenza ostinata di una povera vedova
Dio ci ascolta sempre, perché è un Padre infinitamente buono. Però è necessario che la nostra preghiera salga a lui fervorosa ed instancabile. È questo l'insegnamento che Cristo ci dà nella parabola del giudice iniquo e della vedova importuna.
a. Se la richiesta ostinata di una vedova finisce per trionfare della neghittosità di un giudice, per ottenere che le sia fatta giustizia, tanto più la nostra preghiera perseverante otterrà il suo effetto con un Dio pieno di bontà e di misericordia.
b. Ma perché ci sembra che spesso Dio faccia il sordo? Perché il desiderio a lungo protratto e la domanda ripetuta senza posa, allargano la capacità del nostro cuore e della nostra anima.
c. Per poter dare e darsi, Dio ha bisogno di cuori generosi e profondi. E proprio la preghiera costante che scava in noi e ci rende disponibili: essa ci apre con larghezza a Dio e ai suoi doni.
Suggerimenti per l'omelia
Perché Dio non esaudisce le nostre preghiere subito, appena le facciamo? Delusi di non aver ottenuto ciò che ci aspettavamo, siamo tentati di scoraggiarci, permettendo che perfino il dubbio scenda sull'amore che Dio dice di aver per l'uomo. Abbiamo torto. Dio nella sua infinita bontà è anche un maestro di sapienza.
- Perché Dio non risponde immediatamente ai nostri appelli? Le ragioni possono essere molte: forse semplicemente perché noi preghiamo male, o perché ciò che domandiamo non è un bene per noi: se Dio ci ascoltasse sarebbe per noi un danno. Forse vuole che la nostra fede si purifichi in questo sguardo prolungato che noi gli rivolgiamo. Forse vuole che noi abbiamo l'atteggiamento del povero che domanda, prendendo sempre più coscienza della nostra miseria e della nostra debolezza.
- Il nostro atteggiamento deve essere improntato alla pazienza, all'umiltà, all'abbandono filiale in Dio e alla sua volontà. Se Dio sembra fare il sordo, non scoraggiamoci. Battiamo alla sua porta con sempre maggior insistenza, per ricevere i suoi doni con gratitudine, anche se non sono quelli che abbiamo domandato. Egli sa meglio di noi ciò che ci conviene.
In realtà la vera preghiera dovrebbe essere solo abbandono in Dio, accettazione amorosa della sua divina volontà: se noi preghiamo è per ottenere che il «sì» del Getsemani divenga anche il nostro: «Ita, Pater! Così, Padre! Sia fatta la tua volontà e non la mia!»
Pregare con perseveranza è, in una parola, abbandonarsi interamente all'amore di Dio, all'amore del Padre, come Gesù.
Preghiera universale
Fratelli, noi ci stanchiamo presto di pregare, se non siamo subito esauditi. «Dio non mi ascolta», siamo tentati di dire. Oggi il Figlio suo ci invita a dar prova di perseveranza: sia egli per noi un «maestro di pazienza», quando ci sembra che sia sordo alle nostre preghiere.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La missione fondamentale della Chiesa è lodare, benedire, implorare il Signore con Cristo e per Cristo. Perché la sua preghiera salga al cielo sempre più fervorosa e costante: preghiamo.
2. C'è la preghiera ufficiale, c'è la preghiera dei sacerdoti e ci sono le preghiere dei religiosi e delle suore. Perché tutte siano umile implorazione e lode della gloria di Dio: preghiamo.
3. Perché ogni cristiano si ricordi, ovunque si trovi, di essere uomo di preghiera, facendo della sua vita con le sue gioie e i suoi dolori una lode amorosa a Dio: preghiamo.
4. Perché coloro che soffrono, malati, abbandonati, oppressi, perseguitati, sappiano trasformare le loro prove in suppliche e preghiere per la salvezza del mondo: preghiamo.
5. Una comunità che prega è una comunità che vive e risplende. Perché incoraggiati dai vicendevoli esempi siamo assolutamente fedeli alla nostra messa domenicale: preghiamo.
Signore, il Figlio tuo Gesù Cristo ci raccomanda nel Vangelo di innalzare a te la nostra costante preghiera senza timore di importunarti. Infondi in noi il senso e il gusto della preghiera umile e fiduciosa, di quella preghiera del cuore che è intima unione con te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Gesù ci ha insegnato la meravigliosa preghiera del «Pater». Perché sia più vera quando la recitiamo, sforziamoci di conformare ad essa la nostra vita.
Parole di congedo e di saluto
Il Signore ci raccomanda di pregare senza stancarci. In mezzo alle nostre occupazioni restiamo uniti a Dio, e quali che siano le nostre difficoltà e le nostre lotte, viviamo nella fiducia e nella pace.