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XIII DOMENICA ORDINARIA C
IL DISCEPOLO È CHIAMATO A SEGUIRE IL MAESTRO
“Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio" (Lc 9,62)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, il regno di Dio sta alla nostra porta, regno di pace, di libertà, regno di fratellanza universale. Cristo ci spinge ad entrarvi urgentemente.
«Seguimi!». Questo comando, rivolto a uno dei suoi uditori, lo fa sentire anche a ciascuno di noi. Perciò é necessario che, senza più attendere, ci impegniamo a seguirlo, tutti, chiunque noi siamo e qualunque sia il nostro stato di vita. Ma siamo disposti a rispondere a questo insistente invito?
La nostra civiltà dei consumi e delle comodità ci lega sempre più da tutte le parti con nodi inestricabili. Aiutati da Cristo, siamo pronti a spezzarli? Sapremo dar prova di fiducia e di generosità, e correre il rischio di questa tremenda avventura: seguire Cristo? Eppure non dovremmo aver dubbi... Dovremmo capire che ne vale veramente la pena.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Discepoli di Cristo, abbiamo capito che dobbiamo lasciarci condurre da lui, e andare anche dove non saremmo mai andati di nostra spontanea volontà?
- Forse siamo portati a trincerarci dietro certe pratiche religiose più o meno valide, per rifiutare ogni richiamo ad un vero superamento di noi stessi?
- Per paura di dover rinunciare alle nostre comodità e dover soffrire per la verità, non giustifichiamo talvolta la nostra pigrizia con considerazioni puramente umane?
2. Invocazioni
- Signore, che ci inviti a seguire gli esempi del tuo Figlio diletto, abbi pietà di noi.
- Cristo, che vuoi vederci camminare dietro a te sulla via della croce, abbi pietà di noi.
Signore, luce che ci guida e forza che ci sostiene, abbi pietà di noi.
Prima lettura (1 Re 19,16-21): La vocazione di Eliseo
Per ordine del Signore, il profeta Elia si sceglie un successore nella persona di Eliseo, suo discepolo. Per rispondere alla chiamata, Eliseo abbandona tutto con una generosità veramente esemplare.
a. Eliseo è un contadino benestante. Elia gli si avvicina mentre sta lavorando nel suo campo. A guisa d'investitura gli getta sulle spalle il suo mantello.
b. Eliseo non esita: per far vedere che accetta di consacrarsi interamente alla sua missione, offre i buoi e i'aratro in sacrificio.
c. Diamo prova della stessa disponibilità quando Dio ci fa sentire la sua chiamata, o le sue ispirazioni, ad impegnarci nel suo servizio e a prodigarci per quello dei fratelli?
Salmo responsoriale (Sai 15): Grido di fiducia in Dio
Questo salmo esprime la meraviglia di un 'anima che ha posto la sua piena fiducia in Dio: essa è certa che la guiderà sulla via della vita e della felicità senza fine. Perciò canta la sua gioia.
Rit.: Sei tu, Signore, l'unico mio bene.
Seconda lettura (Gai 5,1.13-18): Essere liberi per servire Cristo
Cristo e venuto a liberarci dalla schiavitù delle nostre passioni e del peccato. A quale scopo? San Paolo ce lo dice: perché, docili allo Spirito Santo, possiamo aprirci totalmente all'amore di Dio e del prossimo.
a. La religione giudaica, mal compresa, faceva pesare sui suoi membri numerosi obblighi e costrizioni, che erano come tante pesanti catene.
b. Cristo, ci dice san Paolo, le ha spezzate insegnando che la salvezza viene dalla fede, e non dall'osservanza minuziosa di tante prescrizioni legali.
c. La vita cristiana è una continua lotta: si tratta di conquistare una vera indipendenza spezzando le catene del peccato, che si chiamano superbia, egoismo, attrattiva dei beni terreni, sensualità...
vangelo (Lc 9,51-62): Seguire Cristo senza riserve e condizioni
Cristo insegna ai suoi discepoli che se vogliono seguirlo per meritare quel titolo, devono abbandonare tutto senza rammarico e senza riserve.
a. Il Signore è sulla strada di Gerusalemme dove, tra qualche giorno, si consegnerà all'odio dei suoi nemici e affronterà la passione. Già da quel momento si affida pienamente alla volontà del Padre.
b. Siccome alcuni discepoli si offrono a seguirlo, egli li invita a riflettere: camminare dietro a lui vuoi dire abbandonare tutto, famiglia e posizione, e accettare senza paura e senza rimpianti umiliazioni e sofferenze.
c. Siamo disposti, per essere degni del nome di cristiani, a rispondere coraggiosamente alle richieste di Cristo e del suo amore, a seguirlo - come dice lui stesso - sulla via della croce?
Suggerimenti per l'omelia
«Vieni e seguimi!». Seguire Cristo: straordinaria avventura! E proprio quella che noi siamo chiamati a vivere, in forza del battesimo che abbiamo ricevuto. Siamo veramente decisi a seguire il cammino di Cristo?
- A chi è rivolta questa chiamata? Forse pensiamo che riguardi alcuni privilegiati: quelli che, per vocazione, si consacreranno al servizio di Dio. È un errore. Cristo invita tutti i suoi discepoli a seguirlo, senza eccezione: anche quelli che hanno impegni familiari o professionali, anche i malati e gli handicappati, i più poveri, i pi£i derelitti, tutti...
- E una chiamata impegnativa: rinunciare a tutto, portare la propria croce. Cristo non vuole ingannarci, non maschera le sue esigenze. Per seguirlo bisogna liberarsi di tutto, essere un viaggiatore senza bagaglio, senza idee preconcette, senza troppi legami terreni. Come Eliseo, bruciare il carro e immolare i buoi. Bisogna essere pronti ad affrontare le fatiche e i pericoli del viaggio, anche se conduce al calvario.
Quale sarà la nostra risposta? Come si può dubitare, quando, illuminati dallo Spirito, si è capito che «perdere la propria vita per Cristo, vuol dire ritrovarla)>, vuoi dire realizzarla nella sua pienezza e darle un valore eterno? La nostra risposta dev'essere positiva, senza reticenze, senza rimpianti, totale, lieta, generosa. Come quella della sposa che abbandona tutto, padre, madre, casa della sua fanciullezza, soddisfazioni e gioie della giovinezza, per vivere l'avventura dell'amore, con colui che il suo cuore ha scelto.
Preghiera universale
Fratelli, Cristo è venuto a portare agli uomini la vera libertà:
quella che lo affranca da ogni schiavitù interiore, la libertà dei figli di Dio. Chiediamo che ci sia data una sincera e forte volontà di conquistarla, qualunque ne sia il prezzo.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La Chiesa ha la missione di predicare questa libertà, sorgente di ogni progresso spirituale e di ogni vera gioia. Perché la compia con tatto, coraggio e perseveranza: preghiamo.
2. I sacerdoti devono essere i primi operatori di questa libertà:
perché, liberi da ogni legame, insensibili ad ogni pressione, si consacrino totalmente al loro compito: preghiamo.
3. Restare fedeli a Cristo non è facile. Perché lo Spirito Santo infonda nei cristiani il coraggio necessario e, se ce ne fosse bisogno, anche la forza del martirio: preghiamo.
4. Perché i genitori sappiano educare i loro figli sul modello di Cristo, in un vero spirito di onestà, di dedizione, di generosità e di pietà: preghiamo.
5. Perché anche noi, cercando di essere nel nostro ambiente di vita dei testimoni di Cristo, siamo cristiani umili ed esemplari, sempre disponibili alle necessità dei fratelli: preghiamo.
Signore Gesù, tu ci inviti a camminare con te nella fedeltà e nella gioia. Non permettere che cediamo alle attrattive delle comodità e dell'egoismo, ma rendici docili alle ispirazioni dello Spirito. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Illuminati dallo Spirito, animati da una stessa fede e uno stesso amore, recitiamo insieme la preghiera che Cristo ci ha insegnato.
Parole dl congedo e dl saluto
Ci siamo incontrati col Signore nell'Eucaristia. Ma a nulla servirebbe questo incontro se nei prossimi giorni non camminassimo uniti a lui, come veri figli della luce.