Copyright © 2024 laparrocchia.it
SEO e sito realizzato
da ViDYO GmbH
dal 15-04-2001 online
XII DOMENICA ORDINARIA C
SEGUIRE CRISTO
“Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (Lc 9,23)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, il vangelo di oggi ci chiama direttamente in causa:
«Chi sono io per voi?» Cristo non si rivolge solo agli apostoli, ma anche a ciascuno di noi.
È una domanda, ma forse è la domanda più importante. Non si tratta qui di rispondere con una formula, per quanto bella, quella del Credo o del catechismo. La risposta dev'essere un atto di fede che sgorga dallo spirito e dal cuore. Cristo non è un filosofo o un maestro del pensiero, ma uno che vuol prendere possesso di tutto il nostro essere, che noi dobbiamo seguire, presi dal suo amore, dovunque egli ci conduca, anche sulla via del calvario. «Chi vuol venire dietro a me - ci dice -, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua».
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Chi è Cristo per noi? Il catechismo ha una definizione molto semplice: «É il figlio di Dio fatto uomo per salvarci»; può bastare? Non è invece un qualcuno che dovrebbe intimamente inserirsi nel tessuto connettivo della nostra vita?
- La nostra fede ce lo tiene presente in tutti i momenti importanti della nostra esistenza? È una guida che ci mostra il cammino, è un amico che sostiene, un fratello che ama, quasi un altro noi stessi?...
- Abbiamo capito che per realizzare la nostra vita, dobbiamo perderla per la sua causa, rinunciando ai nostri disegni e alle nostre certezze per seguire lui fino in fondo?
2. Invocazioni
- Signore, che ami teneramente come figli tutti gli uomini, abbi pietà di noi.
- Cristo, che sei venuto in terra per riunirci in un'unica fede e in un unico amore, abbi pietà di noi.
- Signore, che fai di noi un solo corpo e un solo spirito nel Cristo, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Zc 12,10-il): Lamento sul messia sofferente
Il profeta Zaccaria annuncia che verrà il giorno in cui gli uomini, presi da pentimento di fronte alle sofferenze del Giusto, perseguitato per causa loro, si convertiranno.
a. Per lungo tempo gli abitanti di Gerusalemme sono rimasti induriti nel loro peccato, insensibili ai richiami del profeta. Ma - assicura Zaccaria - il Signore scioglierà la durezza del loro cuore.
b. Sconvolti davanti allo spettacolo del Giusto, perseguitato a motivo dei loro peccati, imploreranno misericordia e perdono.
c. Questo uomo di dolori - chi non l'ha capito? - è Cristo. Egli èstato schernito, oltraggiato, messo a morte per i nostri peccati. Sapremo anche noi posare sul crocifisso uno sguardo di commozione, di pentimento e di amore?
Salmo responsoriale (Sal 62): Proposito di seguire Cristo
Lo Spirito di Dio, che noi abbiamo ricevuto col battesimo, ci riempie di amore per Cristo, purché il nostro cuore sia attento alle sue ispirazioni. Egli ci ispira il desiderio di seguirlo ovunque, anche sulla via del calvario.
Rit.: Ha sete dite, Signore, l'anima mia.
Seconda lettura (Gal 3,26-29): Tutti uguali in Cristo
Per la fede in Gesù Cristo, tutti gli uomini, senza distinzione di razza o di classe sociale, sono chiamati a diventare figli di Dio:
così, elevati tutti alla stessa dignità, sono tutti uguali davanti a Dio.
a. In questo brano della Lettera ai Galati san Paolo ricorda ciò che costituisce uno dei dati fondamentali della fede cristiana, cioè che Dio ha stabilito di riunire tutta l'umanità nel suo Figlio, perché essa sia unita a lui.
b. Rivestiti di Cristo, gli uomini sono elevati a sì grande dignità che non ci deve più essere alcuna distinzione tra di loro: nessuno può sentirsi superiore agli altri.
c. Qualche volta siamo tentati di sentirci superiori agli altri, o per l'educazione ricevuta, o per i successi ottenuti, o per la nostra condizione economica o anche per la fortuna: pensiamo a quello che ci dice san Paolo.
Vangelo (Lc 9,18-24): Professione di fede di Pietro e annuncio della passione
Il vangelo di oggi presenta tre parti ben distinte, che però sono
intimamente unite tra loro: la professione di fede di san Pietro, l'annuncio della passione, la rinuncia che si esige dal cristiano.
a. Rivolgendo ai suoi discepoli la domanda esplicita e risoluta:
«Chi sono io per voi?» - il Signore vuoi farli progredire nella conoscenza del suo mistero: Chi è precisamente e qual è la sua missione?
b. Appena hanno fatto la loro professione di fede sulla sua messianicità per bocca di Pietro, Gesù rivela loro che egli deve incamminarsi sulla via del calvario, e che anch'essi devono seguirlo sulla stessa strada.
c. Il Signore interroga anche ciascuno di noi e ci domanda di metterci personalmente davanti a lui: Chi è per noi? Quale posto ha nella nostra vita? Siamo pronti ad abbandonare tutto, a tutto rischiare per seguirlo?
Suggerimenti per l'omelia
Se Gesù Cristo apparisse improvvisamente in questa chiesa e ci facesse la domanda fatta agli apostoli: «Per te, cristiano che vieni alla messa tutte le domeniche, chi sono io?», forse ci sentiremmo turbati e confusi. E se aggiungesse: «Quale posto mi hai riservato nella tua vita?», non saremmo costretti a rispondere che non è un posto molto importante?
- Gesù è il crocifisso. Non è stato il messia conquistatore che i giudei si aspettavano, ma il servo «sofferente», descritto dai profeti. Egli è venuto a compiere il disegno di amore del Padre: strappare gli uomini alla loro miseria, ristabilire la loro dignità, anzi elevarli a quella di figli di Dio.
Quest'opera di amore ha richiesto l'umiliazione, la passione e la morte di colui che ha avuto la missione di realizzarla. «E necessario - l'ha detto lui stesso - che il Figlio dell'uomo soffra molto, venga messo a morte, e che risorga il terzo giorno». La salvezza del mondo ha dovuto passare per la via del calvario.
- Ogni cristiano deve essere «crocifisso». Già col battesimo egli nasce crocifisso, poiché è rivestito di Cristo; e se vuole realizzare il suo destino privilegiato, non può sottrarsi alla legge della croce. La parola di Cristo è categorica: «Chi vuole venire dietro a me, prenda la sua croce». Scandalo o follia, pensano molti. Per il cristiano è mistero d'amore e sorgente di vita, e quindi mistero di gioia. Questa è la legge di ogni amore, per essere amore vero e fecondo. Amare vuoi dire darsi interamente...
Preghiera universale
Fratelli è chiaro, leggendo il vangelo e ascoltando Cristo, che per essere suoi discepoli è necessario rinnegare se stessi e portare la propria croce. Domandiamo allo Spirito Santo l'onestà e la forza di accogliere il messaggio del Salvatore così come è, senza volerne diminuire la portata.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Perché la Chiesa, incaricata di guidare gli uomini alle gioie della risurrezione, non tema di inculcare nel suo insegnamento che non c'è altra via che quella tracciata da Cristo: preghiamo.
2. Perché i pastori della Chiesa, preoccupati di adattare la loro pastorale agli uomini di oggi, non lo facciano mai attenuando o falsando le esigenze del Vangelo: preghiamo.
3. Perché i responsabili dell'ordine pubblico comprendano che la restaurazione della giustizia e della pace esige innanzitutto la riforma della mentalità e dei cuori: preghiamo.
4. Per tutti quelli che soffrono moralmente e fisicamente: perché il ricordo di Cristo che porta la croce, li aiuti ad accettare la loro, guardandola con gli occhi di lui: preghiamo.
5. Per la nostra comunità parrocchiale: perché cercando di vivere da veri discepoli di Cristo nella fede e nella carità, noi rafforziamo la nostra unità e la nostra mutua comprensione: preghiamo.
Signore Gesù, fa' che ti amiamo con quell'amore ardente che ha fatto dire a san Paolo: «Io non voglio sapere altro che Cristo crocifisso». Solo così potremo camminare volentieri dietro a te portando ogni giorno la nostra croce. Tu che vivi e regni col Padre e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Col battesimo siamo diventati figli di Dio. Promettiamogli di lavorare all'estensione del suo regno, portando per amor suo la nostra croce quotidiana, in unione col Figlio suo Gesù Cristo.
Parole dl congedo e dl saluto
È il disegno del Padre che tutti gli uomini formino un popolo solo nel Cristo. Con la pratica della nostra fede e della nostra carità, sforziamoci di essere anche noi gli artefici di questa unità.