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SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO C
LA CENA DEL SIGNORE
“Ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore” (1 Cor 11,26)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, di tutti i sacramenti che Cristo ha istituito per comunicarci la vita del Padre, per conservarla e svilupparla, il più grande è l'Eucaristia, che per questa ragione chiamiamo «il santissimo sacramento».
Esso rende realmente presente Cristo sotto le specie del pane e del vino, permettendogli così di perpetuare il sacrifico del calvario e farci vivere, con la comunione, della sua stessa vita, quella che egli vive col Padre.
Egli ha voluto sottolineare l'importanza di questo sacramento istituendolo la vigilia della sua morte, durante l'ultima cena con gli apostoli. «Prendete e mangiate: questo è il mio corpo. Prendete e bevete: questo è il mio sangue».
Oggi più che mai lasciamoci conquistare da questo mistero di amore!
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Apprezziamo nel suo giusto valore il dono dell'Eucaristia, che il Signore ci ha fatto la vigilia della sua morte, per perpetuare e rendere sempre attuale il sacrificio del calvario?
- Quale devozione abbiamo per la santa messa? Ci facciamo un dovere, anzi una gioia, di parteciparvi regolarmente e con le dovute disposizioni?
- Le nostre comunioni sono frutto del sincero desiderio di unirci a Cristo, per trasformarci progressivamente in lui e vivere della sua vita?
2. Invocazioni
- Signore, che dai ai tuoi figli il pane della Parola e il pane dell'Eucaristia, abbi pietà di noi.
- Cristo, che ci dai la tua carne per cibo e il tuo sangue per bevanda, abbi pietà di noi.
- Signore, che ci fai intuire, gustare e vivere Il mistero dell'Eucaristia, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Gn 14,18-20): Il sacrificio di Melchisedek
Abramo ha appena riportato una brillante vittoria contro una coalizione di re predatori: ha liberato il nipote Lot dalle loro mani. Ecco che per ringraziare il Signore di questo successo, un personaggio misterioso di nome Melchisedek offre un sacrificio con pane e vino. Lontana raffigurazione del sacrificio eucaristico...
a. Melchisedek è re e sacerdote ad un tempo: egli regna sulla città di Salem, probabilmente il vecchio nome di Gerusalemme, e vi esercita contemporaneamente le funzioni di sacerdote.
b. È a questo titolo che, dopo aver benedetto Abramo, offre in rendimento di grazie un sacrificio «di pane e vino».
c. Adombrato dal personaggio di Melchisedek la liturgia ha voluto vedere lo stesso Gesù Cristo, e nell'offerta del pane e del vino la chiara prefigurazione dell'Eucaristia.
Salmo responsoriale (Sai 109): Cristo, re e sacerdote
La liturgia ricorre oggi al salmo 109, ricordandoci che il messia, di cui Melchisedek è una pallida immagine, è veramente re e sacerdote. Ma quanto più eccelso! Cristo, con l'investitura diretta del Padre, esercita le funzioni regali e sacerdotali in modo perfetto.
Rit.: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore!
Seconda lettura (1 Cor 11,23-26): La Cena del Signore
San Paolo ricorda ai Corinzi, che sembrano averlo dimenticato, l'eccellenza dell'Eucaristia. Celebrarla - dice loro - significa proclamare la morte e la risurrezione di Cristo, nell'attesa del suo ritorno.
a. Delle esagerazioni e dei disordini si erano introdotti nelle assemblee liturgiche dei cristiani di Corinto. San Paolo li denuncia senza tanti riguardi.
b. Per far loro comprendere con quanta serietà devono tenere quelle riunioni, ricorda loro che cos'è realmente l'Eucaristia e in quali drammatiche circostanze Cristo l'ha istituita.
c. Questo grave avvertimento dell'apostolo non ha perduto nulla della sua attualità. «L'Eucaristia, sacro mistero! - ricordava il papa Paolo VI - che richiede un'atmosfera di dignità e di gravità. Semplicità, sì; ma troppa disinvoltura, mai!».
Vangelo (Lc 9,1 lb- 17): La moltiplicazione dei pani
Il miracolo della moltiplicazione dei pani, che la liturgia ci presenta nel racconto di san Luca, costituisce un annuncio e una figura anticipata dell'Eucaristia.
a. La scena si svolge in un luogo deserto, dove le folle hanno seguito Cristo, senza preoccuparsi di portare con sé dei viveri.
b. Preso dalla compassione, Gesù moltiplica miracolosamente cinque pani e due pesci, che un ragazzo aveva con sé: tutti possono mangiarne a sazietà e ci sono anche abbondanti avanzi.
c. Questo miracolo è figura della moltiplicazione ben più preziosa del pane eucaristico, con la quale il Signore dà ai suoi discepoli, che sono tutti cristiani, il nutrimento vivo e vivificante del suo corpo e del suo sangue.
Suggerimenti per l'omelia
È inconcepibile che un cristiano non senta il dovere di assistere regolarmente alla santa messa, come la Chiesa non cessa mai di raccomandare. Ed è anche poco bello che quelli che vi assistono, non rispondano all'invito di Cristo, di comunicarsi, salvo ragioni particolari. Purtroppo ciò prova che molti «praticanti» hanno una fede piuttosto fiacca nel mistero dell'Eucaristia. Che peccato! Di fronte a sì grande mistero!...
- L'Eucaristia è il sacramento della Presenza... Cristo ha appena avvertito i discepoli che sta per passare da questo mondo al Padre. Dunque li abbandonerà? No! Nel suo amore troverà il mezzo di restare con loro e, nel corso dei secoli, con tutti quelli che crederanno in lui. Questo mezzo meraviglioso è l'Eucaristia. In essa Cristo rende perenne la sua presenza, e lo fa ripetendo l'atto supremo del suo amore: la sua morte e la sua risurrezione. Con l'Eucaristia questo atto sarà sempre rinnovato, durerà sino alla fine dei tempi, presso tutte le nazioni e tutti popoli, per applicare loro i benefici della redenzione.
- L'Eucaristia è il sacramento dell'Unita'... Essa è il sacramento dell'amore per eccellenza. Ci unisce a Cristo di un'unione intima, giacché viene in noi sotto le specie del pane e del vino, e ci fa vivere così della sua stessa vita. Unendoci a Cristo, ci unisce nello stesso tempo al Padre. «Chi riceve me, riceve il Padre» - ha detto Gesù. L'Eucaristia suggella anche l'unione dei cristiani tra di loro: riuniti intorno alla stessa mensa, essi bevono allo stesso calice, dividono lo stesso cibo; vivono lo stesso mistero di amore, più uniti tra di loro che non i figli di una stessa famiglia.
Ravviviamo la nostra fede ed accogliamo nel nostro cuore questo grande mistero.
Preghiera universale
Fratelli, celebrando oggi il mistero del corpo e del sangue di Cristo, presente sotto le specie eucaristiche, riconosciamo che Gesù risorto vive sempre in mezzo a noi. Lasciamoci conquistare da questo grande mistero di fede e di amore.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Di tutti i doni fatti dal Cristo alla sua Chiesa, certamente il più prezioso è l'Eucaristia, memoriale della sua passione. Perché anche noi ne riconosciamo l'eccellenza: preghiamo.
2. «Io sono il pane vivo disceso dal cielo». Perché queste parole del Signore siano ascoltate e comprese in tutta la loro chiarezza e ricchezza: preghiamo.
3. Quanti poveri sono privi di tutto! Perché i cristiani, discepoli di Cristo, sappiano dividere con loro il pane della mensa, il pane dell'amore e il pane della vita divina: preghiamo.
4. Molti non hanno appetito che del cibo terreno. Perché sentano anche la fame del pane spirituale della Parola di Dio e dell'Eucaristia: preghiamo.
5. Perché aumenti in noi l'amore all'Eucaristia, e si manifesti con una partecipazione più viva e più efficace al sacramento dell'altare: preghiamo.
Signore, insegnaci a fare dell'Eucaristia il centro della nostra vita spirituale. Le nostre comunità cristiane, da essa fortificate, crescano nell'amore verso Dio e nella carità verso il prossimo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
L Eucaristia fa del corpo e del sangue di Cristo il nostro cibo e la nostra bevanda. Domandiamo a Dio, nostro Padre, che aumenti in noi il desiderio di questo nutrimento spirituale.
Parole di congedo e di saluto
Fortificati dal pane della Parola di Dio e da quello dell'Eucaristia, ci sforzeremo di compiere la nostra missione di cristiani in spirito di lode e di ringraziamento.