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Battesimo del Signore - Anno C
Prima Lettura - Is 40,1-5.9-11
Salmo Responsoriale – Sal 103
Seconda Lettura - Tt 2,11-14; 3,4-7
Vangelo – Lc 3,15-16.21-22
Contesto
Il Vangelo proposto dalla liturgia è tratto dal Vangelo di Luca (Lc 3,15-16.21-22).
Il capitolo 3 del Vangelo di Luca inizia con un riferimento temporale preciso: siamo nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio e Pilato era governatore della Giudea; questo capitolo narra la predicazione di Giovanni Battista, il Battesimo di Gesù e si conclude con la genealogia di Gesù.
I temi del Vangelo proposto oggi
Il racconto è una grandiosa manifestazione che comprende due segni di alto significato.
Il primo è la colomba che per gli evangelisti è il simbolo dello Spirito di Dio che viene effuso in pienezza sul Messia come aveva annunziato Isaia: (11,2)
“Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.”
In Cristo si realizza la presenza perfetta di Dio che si rivela al mondo proprio attraverso l’effusione dello suo Spirito. Cristo è totalmente pervaso dallo Spirito che lo consacra per la sua missione di Salvatore e di Rivelatore, quale Parola definitiva del Padre.
L’altro segno è la voce divina che raccoglie due citazioni dell’AT: la prima è il Salmo 2,7, un canto messianico che esclama, citando le parole di Dio nei confronti del suo re-Messia “Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato”. La seconda è tratta dal primo dei “Canti del Sevo del Signore” (prima lettura di oggi) “Ecco il mio Servo che io sostengo, ecco il mio eletto in cui mi compiaccio” (Is 42,1). In Cristo quindi sono realizzate non solo la presenza del Messia-Re, figlio di Davide, ma anche la figura del Messia-Servo sofferente presentato da Isaia in quei canti. Nel battesimo di Gesù c’è una vera e propria catechesi sul mistero di Cristo, Messia, Re, Servo, Profeta, Figlio di Dio.
Spunti di lavoro con i bambini
Far riflettere che l’episodio sopra descritto, definito Battesimo di Gesù, non è il sacramento che noi riceviamo (peraltro istituito da Gesù stesso). Il battesimo di Gesù è la sua presentazione al mondo, presentazione che troverà compimento sulla croce e nella pasqua. Gesù si fa battezzare da Giovanni (non ne aveva certo bisogno!) per essere solidale con il nostro destino di peccatori votati alla morte; risale dall’acqua ricolmo di Spirito Santo, pronto a compiere la sua missione di Messia Salvatore. Realizza questa missione attraverso il supremo battesimo nelle acque simboliche della morte, da cui riemerge con la risurrezione. Dal suo fianco trafitto sgorgano acqua e sangue, cioè il battesimo e l’eucarestia, sacramenti della nuova vita. (Gv 19,34)
Il Battesimo che noi cristiani abbiamo ricevuto (altrimenti non potremmo definirci tali) è il sacramento della fede e della conversione a Cristo, è la porta di ingresso appunto nella comunità cristiana. Il Battesimo è dono del Signore risorto, mediante la Chiesa. Lo si riceve come un dono, non ci si battezza da soli.
Il significato del Battesimo va oltre il simbolismo naturale di lavare con acqua, che indica una purificazione. Infatti molti eventi dell’AT prefigurano questo sacramento:
• sulle acque della creazione aleggia lo Spirito di Dio, per suscitare la vita; (Gen 1,2)
• dalle acque del diluvio, come da un battesimo cosmico, esce un’umanità nuova; (Gen 6,5-9,17; 1Pt 3,20-21)
• attraversate le acque del Mar Rosso gli Israeliti si liberano dalla schiavitù e diventano popolo di Dio, portatore dell’alleanza; (Es 14,15-31)
• nel deserto riprendono vita bevendo l’acqua scaturita miracolosamente dalla roccia; (Es 17,1-7; 1Cor 10,1-4)
• bagnandosi sette volte nel fiume Giordano Nàaman il siro viene guarito dalla lebbra e recupera la freschezza di un bambino; (2Re 5,1-27; Lc 4,27;)
• immersi da Giovanni Battista nel Giordano, i peccatori manifestano la loro volontà di conversione e ottengono la promessa di essere salvati nel giorno imminente del giudizio; (Lc 3,1-18)
Il battesimo di Gesù, a differenza di quello di Giovanni, non si limita a promettere la salvezza per il futuro, ma la anticipa già al presente, sia pure solo in germe: dà infatti una partecipazione alla vita nuova del Cristo Risorto.
Chiedere ai ragazzi se sanno la data del loro Battesimo, altrimenti di informarsi; far portare una foto del loro Battesimo, chiedere se sanno chi sono i loro padrini e spiegare il ruolo che hanno,…
Nell’incontro successivo portare un cartellone che avrà come titolo “Sono diventato figlio di Dio il…..” e poi in ordine sparso ognuno scriverà in grande il proprio nome con sotto la data del proprio battesimo e incollerà la foto.
Proporre di festeggiare in qualche modo l’anniversario del loro battesimo con una preghiera in famiglia, andando alla Messa anche se è un giorno feriale,…Come ricordiamo il giorno della nostra nascita “agli uomini”(compleanno) perché non ricordare il giorno della nostra nascita “alla Luce” ?
Segno
Portare una conchiglia per ogni ragazzo, ricordando il gesto di Giovanni su Gesù e anche il gesto fatto su di noi il giorno del nostro Battesimo, versando l’acqua; su questa conchiglia scrivere la data del proprio Battesimo e conservarla come ricordo; eventualmente, con la presenza del sacerdote, far rinnovare le promesse Battesimali.
Oppure dare un cartoncino con il nome di ciascuno, ricordando che il Signore ci chiama per nome, prima che nascessimo ci conosceva, ci ama singolarmente e, se anche i genitori si dimenticassero del loro figlio, il Signore, che è Padre, non si dimenticherà mai di lui, né di nessuno dei suoi figli.
(dal Catechismo CEI Io sono con voi)
Canto
IO VEDO LA TUA LUCE
Tu sei prima di ogni cosa, prima di ogni tempo, d’ogni mio pensiero: prima della vita.
Una voce udimmo che gridava nel deserto: preparate la venuta del Signore.
Tu sei la Parola eterna della quale vivo che mi pronunciò soltanto per amore.
E ti abbiamo udito predicare sulla strade della nostra incomprensione senza fine.
Io ora so chi sei,
io sento la tua voce,
io vedo la tua luce,
io so che Tu sei qui
e sulla Tua Parola io credo nell’amore,
io vivo nella pace,
io so che tornerai.