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AnnoB
16° Domenica del Tempo Ordinario
a cura dell'editrice Elledici
Pecore radunate dal loro pastore
Introduzione
Siamo sempre di corsa, non abbiamo mai tempo. Spesso siamo così affannati da vedere la cura della vita spirituale come un lusso. Il Signore nella liturgia di oggi parla proprio a noi: ci raduna, ci raccoglie nella sua casa, ha compassione della nostra vita dispersiva e ci invita a riposarci nella sua dimora. Accogliamo il suo invito!
Atto penitenziale
Durante la settimana abbiamo speso molto tempo per il lavoro, gli impegni, i nostri sogni e desideri. Domandiamoci ora quanto tempo abbiamo dato a Dio, e se questo non è avvenuto chiediamo perdono al Signore.
Presentazione della Parola di Dio
Prima lettura - Ger 23,1-6: Radunerò le mie pecore.
L'infedeltà dei pastori del popolo di Israele è colmata dall'unico vero pastore del popolo: il Signore stesso. Sarà lui la giustizia e la salvezza degli uomini.
Dal Salmo 22(23): Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla.
Ci rivolgiamo con fiducia a Dio, nostro pastore, che non fa mancare nulla al suo popolo (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Ef 2,13-18: Cristo è la nostra pace.
Il popolo della nuova alleanza ha un unico pastore, che porta pienezza di vita con il dono di sé sulla croce: è Cristo la nostra pace!
Vangelo - Mc 6,30-34: Erano come pecore senza pastore.
Il Vangelo ci presenta l'attenzione compassionevole di Gesù, uomo e Dio, nei confronti degli uomini che si rivolgono a lui senza tregua. E senza sosta lui continua a donare se stesso.
Preghiera dei fedeli
Il desiderio di incontro con il Signore ci ha spinti nella sua casa. A lui affidiamo tutte le nostre necessità, fiduciosi che l'amore di Dio si muove sempre a compassione dei suoi figli. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
Signore, che hai avuto pietà dei tanti uomini senza pastore e li hai istruiti a lungo, donaci pastori che sappiano imitare la tua carità, e rendici docili agli insegnamenti che essi ci trasmettono in tuo nome. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Monizione alla preghiera del Signore
Al Padre che ci conosce, ci ama, e ci ha chiamati a condividere la sua gloria, rivolgiamo la nostra preghiera, con gli stessi sentimenti di Gesù, che per primo l'ha pronunciata.