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Anno B
6° Domenica del Tempo Ordinario
Testi dell'Editrice Elledici
Accanto a chi soffre
Introduzione
Se la sofferenza è la dura realtà con la quale dobbiamo sempre fare i conti, abbiamo anche un alleato al nostro fianco: il Signore Gesù. La potenza di Dio si manifesta non tanto nell'eliminare i singoli mali, ma nell'indicarci la strada per andare alla radice del dolore, attraverso la condivisione e la compassione. Uno stile di vita che riceviamo partecipando all'Eucaristia.
Atto penitenziale
Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a condividere lo stesso percorso di vita. Riconosciamo di aver bisogno della misericordia del Padre.
Presentazione della Parola di Dio
Prima lettura - Lv 13,1-2.45-46: Il lebbroso se ne starà da solo, abiterà fuori dall'accampamento.
Il Levitico ci descrive l'atteggiamento nei confronti del malato prima della venuta di Cristo: il lebbroso deve essere allontanato, non può far parte della società.
Dal Salmo 31: Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia.
La preghiera e l'incontro con il Signore trasforma il peccato e il dolore in occasione di accoglienza e di perdono (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - 1Cor 10,31-11,1: Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
Imitare l'apostolo Paolo è anzitutto seguire l'insegnamento di Gesù: cercare anzitutto la gloria di Dio.
Vangelo - Mc 1,40-45: La lebbra scomparve da lui ed egli guarì.
Gesù permette agli esclusi, ai malati di poter essere di nuovo accolti nella società. Ma questa sua opera lo costringe ad essere ora lui stesso l'escluso.
Preghiera dei fedeli
Il Signore nostro Gesù Cristo ha preso su di sé le nostre sofferenze per farci partecipare alla sua risurrezione. Consapevoli di questo suo dono, rivolgiamo a lui il grido della nostra preghiera. Preghiamo insieme e diciamo: Risanaci, o Signore!
Signore, che hai toccato la mano del lebbroso e l'hai risanato, tocca anche i nostri cuori, liberali dall'egoismo e dall'indifferenza che ci spinge a chiudere gli occhi di fronte al male presente nel mondo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Monizione alla preghiera del Signore
Nella preghiera del Signore la richiesta di essere liberati dal male si collega all'urgenza della venuta del suo Regno. Diventiamo interpreti di questa richiesta per il mondo intero.