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Anno A
9ª Domenica del Tempo Ordinario
Testi dell'Editrice Elledici
Chi mette in pratica la parola è gradito agli occhi di Dio
Introduzione
Ogni uomo è sempre libero di scegliere se fare il bene o fare il male. Due vie alternative sulle quali è possibile condurre l’intera propria esistenza, seppure con esiti diversi. Non si tratta solo di assolvere dei precetti esteriori, perché per seguire l’esempio di Gesù dobbiamo far penetrare in profondità dentro di noi la sua parola che rivela la volontà del Padre, e far sì che essa diventi in noi carne e vita, la roccia sicura sulla quale edificare la nostra casa.
Atto penitenziale
Signore, per la nostra debolezza basta un soffio di vento a distoglierci dal cercare il bene. Abbi pietà di noi.
Cristo, desideriamo annunciare la tua Parola, ma noi per primi non la viviamo. Abbi pietà di noi.
Signore, ci atteggiamo a tuoi discepoli, ma non ci lasciamo convertire dalla tua grazia. Abbi pietà di noi.
Presentazione della Parola di Dio
Prima lettura - Dt 11,18.26–28.32: Io pongo davanti a voi benedizione e maledizione.
Mettere in pratica i comandamenti dati da Dio significa per il popolo vivere la propria concreta fedeltà a lui. Sia per Israele che per noi è necessario porre la Parola come norma di tutto il proprio desiderare e agire. Non è solo questione di obbedienza formale, ma modo concreto di affermare la propria scelta d’amore per colui che per primo ci ha amati.
Dal Salmo 30: Sei tu, Signore, per me una roccia di rifugio.
Rifugiarsi nel signore vuol dire essere forti. Avere in lui la propria roccia significa non rimanere mai senza appoggio (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Rm 3,21–25a.28: L’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge.
L’uomo è tenuto a operare secondo giustizia, e a metter in pratica la Parola per imitare il Figlio nell’obbedienza al Padre. Ma guai a considerarsi salvati in virtù della propria buona condotta! E’ Dio che salva, per mezzo di Gesù Cristo. Se non ci riconosciamo peccatori di fronte a Dio, non possiamo accogliere il dono della sua grazia.
Canto al Vangelo: Alleluia, alleluia. Io sono la vite, voi i tralci, dice il Signore; chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto. Alleluia.
Vangelo - Mt 7,21–22: La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.
Il Vangelo di oggi è un monito contro l’incoerenza. Gesù ammonisce i discepoli ad edificare praticamente la loro vita sulla sua parola, e a mostrarsi così ascoltatori saggi. È la conclusione del discorso della montagna: tutte le sue parole sono la roccia stabile su cui fondare la propria esistenza.
Preghiera dei fedeli
Dio ci chiede di essere coerenti con la nostra scelta di fede come lui è coerente nell’amarci costantemente. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, sii tu la nostra roccia.
1. Perché anche in situazioni di minoranza e di persecuzione i Cristiani sappiano testimoniare coerentemente la propria fede. Preghiamo.
2. Perché sappiamo sempre di avere in te la nostra sicurezza. Preghiamo.
3. Perché l’umiltà e la perseveranza accompagnino sempre la volontà di metterci al tuo servizio. Preghiamo.
4. Perché per testimoniare di fronte agli altri sappiamo vivere la nostra fede con sincerità di fronte a noi stessi. Preghiamo.
O Padre, tu hai indicato all’uomo la via della salvezza inviando tuo Figlio, Gesù Cristo. Fa’ che la tua parola guidi la nostra mente e le nostre mani. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Monizione alla preghiera del Signore
Gesù è stato obbediente al Padre fino alla fine. Proponendoci di seguire il suo esempio, rivolgiamoci a Dio con le parole che egli stesso ci ha insegnato. Diciamo insieme…