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I prediletti del Signore
Testi dell'editrice Elledici
Monizione d'accoglienza
I criteri di scelta di Dio non sono quelli del mondo. Questo ribadisce più volte la liturgia di oggi. Il Signore indica come suoi prediletti i poveri, i miseri, i deboli, i perseguitati. Sono coloro che non hanno la mente e il cuore offuscati dal potere e dalla gloria terrena, e che perciò sono più facilitati ad aprirsi alla misericordia di Dio. Compimento del discorso delle beatitudini è la croce, che Gesù assume fino alle estreme conseguenze.
Atto penitenziale
Signore, giudichiamo e misuriamo ancora con gli occhi del mondo. Abbi pietà di noi.
Cristo, abbiamo intorno troppe cose per sentirci poveri. Abbi pietà di noi.
Signore, non sappiamo anteporre la giustizia alla ricerca di fama e di ricchezza. Abbi pietà di noi.
Presentazione della Parola di Dio
Prima lettura - Sof, 2, 3; 3, 12 – 13: Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero.
Il profeta Sofonia ammonisce i governanti del regno di Giuda che non operano secondo giustizia, ed esorta il popolo a non disperare ma a continuare ad osservare la parola di Dio. Una volta che il Signore avrà giudicato i potenti, Egli riconoscerà come suo popolo i poveri e gli umili che non hanno smesso di confidare in lui.
Dal Salmo 145: Beati i poveri in spirito.
Il salmista riprende le parole della prima lettura e ricorda che Dio è sempre vicino ai miseri e agli oppressi. Egli regna per sempre e la sua giustizia è valida in ogni tempo (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - 1 Cor, 1, 26 – 31: Dio ha scelto ciò che è debole per il mondo.
Il brano si inserisce in un discorso più ampio, che Paolo fa per distinguere la sapienza dei dotti e dei parlatori dalla saggezza di chi accoglie dentro di sé il mistero della croce. Ai Cristiani di Corinto l’Apostolo ricorda che la loro elezione è motivata dalla loro fede in Dio e da null’altro, così che solo in Dio essi possano vantarsi.
Canto al Vangelo: Alleluia, alleluia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Alleluia.
Vangelo - Mt 5, 1 – 12a: Beati i poveri in spirito.
Il discorso della montagna, iniziato dal brano delle beatitudini, è il primo lungo discorso di Gesù nel vangelo di Matteo. È impossibile non interrogarci sul significato per noi delle otto beatitudini, e non sentire che Gesù dice a noi, oggi, che i poveri e i perseguitati sono i suoi eletti.
Preghiera dei Fedeli
E’ quando ci sentiamo deboli e miseri che Dio ha più fiducia in noi. Tutto quello che dobbiamo fare è avere il coraggio di aprire il nostro cuore al suo progetto d’amore. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, accogli la nostra povertà.
1. Perché dove la nostra sete di giustizia non è soddisfatta ripartiamo sempre dal tuo esempio di umiltà e pazienza. Preghiamo.
2. Perché, se chiamati ad assumere qualche responsabilità, sappiamo sempre vederla come un servizio e non come un privilegio. Preghiamo.
3. Perché una facile beneficienza materiale non ci scarichi la coscienza rispetto al nostro egoismo. Preghiamo.
4. Perché la felicità del tuo amore ci rincuori sempre di fronte alle nostre mancanze fisiche, mentali e spirituali, e ci inviti sempre a migliorare. Preghiamo.
O Padre, tu ci lanci un messaggio sempre nuovo ed originale, invitandoci a non guardare il mondo con occhi disillusi ma pieni della tua gioia. Aiutaci a capire quanto sia grande la tua fiducia nei piccoli. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Al Padre Nostro
Gesù ci ha dimostrato che il Padre sceglie gli ultimi. Rivolgiamoci a Dio, coscienti della nostra povertà, con le parole ch’egli stesso ci ha insegnato. Diciamo insieme…