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Abbiamo contemplato la sua gloria
Testi dell'editrice Elledici
Introduzione
La liturgia del tempo di Natale propone un cammino volto a farci comprendere appieno il significato della festività che abbiamo celebrato solo pochi giorni or sono. Questa domenica siamo invitati a riflettere sull’origine eterna e sul significato teologico della venuta di Dio sulla terra in Gesù Cristo. Egli è la Sapienza di cui aveva parlato l’Antico Testamento; il Verbo di cui Giovanni dice che si è fatto carne; e colui tramite il quale, utilizzando le parole di San Paolo, il Padre ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.
Atto penitenziale
Signore, non sappiamo interpretare i segni che tu ci invii e così smarriamo il senso della nostra esistenza. Abbi pietà di noi.
Cristo, tu ci hai mandato il tuo Figlio e noi non sappiamo accettare di mettere in gioco le nostre cose più preziose per seguire la tua volontà. Abbi pietà di noi.
Signore, percepiamo la celebrazione della tua nascita nel mondo solo come una ricorrenza annuale e non ne cogliamo il senso rivoluzionario. Abbi pietà di noi.
Presentazione della Parola di Dio
Prima lettura - Sir, 24, 1 – 4. 12 – 16: La Sapienza di Dio è venuta ad abitare nel popolo eletto.
L’autore del libro del Siracide descrive la venuta della Sapienza in mezzo al popolo d’Israele. È in Gesù, Sapienza del Padre, che si realizzerà l’ordine di Dio. Egli compirà la sua missione in Gerusalemme, la città santa in cui la sapienza ha preso dimora e ha posto le sue radici.
Dal Salmo 147: Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.
Come nella prima lettura, nel salmo troviamo un riferimento a Gerusalemme, la città in cui il Signore ha posto la sua tenda. E’ in essa che Dio stabilisce una nuova alleanza con l’umanità nell’uomo Gesù, il Cristo (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Ef, 1, 3 – 6. 15 – 18: Mediante Gesù, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.
Paolo parla agli Efesini di una benedizione da parte di Dio avvenuta prima della creazione del mondo e realizzata mediante Gesù Cristo. In lui Dio si fa uomo e rende l’uomo santo. E’ lo Spirito che permette di capire a fondo questo rapporto d’amore, e che predispone alla possibilità di viverlo nella nostra vita di cristiani.
Canto al Vangelo - Alleluia, alleluia: Gloria a te, o Cristo, annunziato a tutte le genti; gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo. Alleluia.
Vangelo - Gv 1, 1 – 18: Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
Cristo è il verbo di Dio che in Gesù prende carne e stabilisce una dimora nella storia con l’umanità. Cristo è la luce e la vita che rischiara le tenebre del peccato e dona vita agli uomini. Con Lui, e grazie a Lui, agli uomini è donata la possibilità di diventare figli di Dio. A condizione che la sua presenza sia riconosciuta e accolta nella fede.
Preghiera dei fedeli
Il popolo d’Israele ha atteso per secoli che Dio desse compimento alla sua alleanza con l’uomo inviando un Messia. Oggi siamo noi il popolo che è chiamato a collaborare con l’azione di Dio nella storia. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, donaci uno spirito di Sapienza.
1. Perché il cammino di fedeltà e di mancanze d’Israele ci incoraggi a mantenere sempre un rapporto autentico con Dio. Preghiamo.
2. Perché l’esempio di Gesù Cristo, e la sua parola, guidi sempre le nostre azioni nel mondo. Preghiamo.
3. Perché sappiamo sentirci fratelli in Cristo e quindi responsabili l’uno dell’altro. Preghiamo.
4. Perché la nostra ricerca della verità ci spinga ad esplorare il mistero del tuo amore per l’uomo. Preghiamo.
O Padre, tu hai dato una risposta alla ricerca della vera Sapienza che da sempre tormenta l’uomo inviando sulla terra il tuo unico Figlio. Aiutaci a tradurre questa rivelazione in una condotta di vita degna della tua fiducia. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Monizione alla preghiera del Signore
Gesù è stato la manifestazione vivente dell’amore del Padre per noi, suoi figli. Rivolgiamoci a Dio con le parole che egli stesso ci ha insegnato. Diciamo insieme…