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Il Messia atteso
A cura di Vienna International Religious Centre
È mezzogiorno al pozzo di Giacobbe. Stanco del cammino, Gesù si riposa. Il Verbo di Dio ha fame e sete. "È l'inizio dei misteri" (s. Agostino). Cerchiamo di comprenderli. C'è in gioco la fede di una donna e dei suoi concittadini, c'è in gioco la nostra fede. Una donna viene al pozzo, nell'ora più calda del giorno, senza dubbio per non incontrare nessuno, data la sua cattiva reputazione. Invece c'è un uomo seduto sulla pietra del pozzo. Ma che importa? È un giudeo, e i giudei stanno alla larga dai samaritani ... È una vecchia storia di scisma e di compromessi col paganesimo: come questa donna, che ha cinque mariti, la Samaria si è prostituita agli idoli. Ma il Verbo di Dio ha sete. Desidera la fede di questa donna. Portandola sul terreno del dialogo, scopre in lei la breccia segreta, attraverso cui affiora a poco a poco la domanda: chi è quest'uomo più grande di Giacobbe? Un profeta? Forse il messia? Assetata di acqua viva la samaritana corre al villaggio ad annunciare la buona notizia del mistero di Gesù.
E il Verbo, che aveva fame, sente che la sua fame è state saziata. Iniziando la donna alla vita della fede, suscitando autentici adoratori del Padre, non ha forse cominciato a compiere la sua missione? I samaritani si sono già messi in cammino: la loro adesione a Gesù, salvatore del mondo, prefigura la fecondità di un vangelo predicato fino agli estremi confini della terra. "Donami di quest'acqua che scaturisce dal tuo cuore, tu che sei il messia atteso, e io adorerò il Padre secondo verità, in tutti i luoghi del mondo, scoprendo nel nostro tempo le sorgenti da cui sgorga l'acqua viva dello Spirito. Allora si estinguerà la mia sete e la mia fame sarà saziata. E potrò gridare ai quattro venti il tuo nome: Gesù, messia e salvatore del mondo!".