Copyright © 2024 laparrocchia.it
SEO e sito realizzato
da ViDYO GmbH
dal 15-04-2001 online
Anno A
1ª Domenica Tempo di Quaresima
Testi dell'Editrice Elledici
Fidarsi di Dio significa vincere il male
Introduzione
La liturgia ci propone di iniziare il cammino quaresimale prendendo coscienza di una verità scomoda: siamo mortali, fragili e peccatori. Negare questa verità, tentare di “vincere la morte”, significa offrire campo libero al male che punta proprio sul nostro risentimento verso Dio. Il cammino del Cristiano è invece indicato ed esemplificato da Gesù che, nel momento della prova, si affida all’amore del Padre, fiducioso che egli non abbandona mai i suoi figli.
Atto penitenziale
Signore, a volte ti attribuiamo le nostre mancanze e così iniziamo ad odiarti invece di odiare il nostro peccato. Abbi pietà di noi.
Cristo, aderiamo assai stentatamente alla tua volontà e così continuiamo ad essere manchevoli. Abbi pietà di noi.
Signore, ci facciamo sedurre dalla potenza del male e desideriamo essere suoi schiavi. Abbi pietà di noi.
Presentazione della Parola di Dio
Prima lettura - Gn 2, 7–9; 3, 1–7: La creazione dei progenitori e il loro peccato.
Il male e la morte penetrano nel mondo a causa della mancanza di fiducia dell’uomo in Dio. C’è dunque una caduta dell’uomo nel peccato, cioè una rottura del suo rapporto armonico con Dio, con se stesso e con il mondo. Sarà questa stessa caduta che Gesù eviterà, mantenendo la fiducia nel Padre, quando sarà messo alla prova nel deserto.
Dal Salmo 50: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Il salmista comincia con un riconoscimento del proprio peccato per poi continuare con una richiesta di purificazione. È una proposta a Dio di ricominciare insieme.
Seconda lettura - Rm 5, 12–19: Dove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.
Paolo sottolinea ancora una volta la centralità del Figlio nella vita del cristiano. L’apostolo mette il racconto di Genesi in relazione diretta con la morte e resurrezione di Cristo. Adamo, con la sua debolezza, è fonte di dannazione per tutti noi; Gesù, invece, è per tutti noi fonte di salvezza.
Canto al Vangelo: Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo - Mt 4, 1–11: Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.
È Gesù l’uomo nuovo che vince il male affidandosi alla parola di Dio. Egli, a differenza di Adamo ed Eva, sceglie di rimanere fedele al Padre. Nel deserto viene sottoposto a tre tentazioni che rivelano la fragilità dell’essere umano. Cristo, però, non si vergogna della propria condizione di uomo, bisognoso di cibo, attenzioni e soddisfazioni. Egli pone tutto ciò di fronte a Dio, fidandosi saldamente della sua misericordia.
Preghiera dei fedeli
Come Cristiani non siamo tenuti ad essere perfetti. Dobbiamo invece cercare di essere perfetti, sapendo sempre riconoscere i nostri peccati, sicuri che, anche di fronte ad essi, Dio continua ad amarci. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, fa’ che riconosciamo sempre la tua amicizia.
O Padre, tu non desideri che noi compiamo il male e non ci consideri mai condannati ad essere schiavi del peccato. Aiutaci a vederci con gli stessi occhi con cui tu ci guardi. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Monizione alla preghiera del Signore
Gesù non si è lasciato ingannare ed ha mantenuto un’immagine autentica della bontà del Padre. Seguiamo il suo esempio, ripetendo le parole che egli stesso ci ha insegnato. Diciamo insieme…