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XXIV DOMENICA ORDINARIA C
LA MISERICORDIA DI DIO
«Gesù Cristo è venuto nel mondo per salvare i peccatori» (1 Tm 1,15)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, Dio è misericordia e perdona: così ce lo presenta il Figlio suo. Perché il suo insegnamento è chiamato Vangelo, cioè Buona Novella, se non perché ci rivela che Dio è amore, e amore infinito?
Ed essendo amore, è il Dio del perdono, a tal punto che è per lui una festa accogliere il peccatore pentito. «Bisognava rallegrarsi e fare festa - dirà il padre del figliol prodigo -, perché tuo fratello che era perduto è stato ritrovato».
Ma questo volto di Dio non si rivela che a coloro che accettano di rifletterlo sul proprio volto, col loro comportamento di fronte agli altri. Dio è misericordia per noi, solo se noi lo siamo per i fratelli.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Il Signore è venuto sulla terra per salvarci. Siamo convinti che nonostante tutti i nostri peccati è sempre pronto a perdonarci?
- Siamo forse tentati di abusare di questa misericordia del Signore, continuando a vivere nel peccato e tramandando sempre la nostra conversione?
- Essendo peccatori perdonati e amati, abbiamo cura di far conoscere anche agli altri la bontà del Signore, perché non abbiano alcun timore di presentarsi a lui?
2. Invocazioni
- Signore, sempre pronto ad accoglierci, per quanto siamo peccatori, abbi pietà di noi.
- Cristo, venuto nel mondo a rivelare agli uomini la misericordia del Padre, abbi pietà di noi.
- Signore, che ispiri nel cuore il pentimento e la speranza del perdono, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Es 32,7-11.13-14): Mosè intercede per Israele
Il popolo ebreo ha tradito il Signore inginocchiandosi davanti al vitello d'oro. Questa idolatria provoca l'ira di Jahvè. Ma alla preghiera di Mosè egli dimentica il peccato del suo popolo e gli fa grazia.
a. E accaduto durante la traversata del deserto, dopo l'uscita dall'Egitto. Mentre Mosè, chiamato da Dio, si trova sul monte Sinai, il popolo, stanco di aspettarlo, si fabbrica un idolo fondendo dei gioielli d'oro: il vitello d'oro.
b. Irritato da questa infedeltà, Dio si appresta a punire il popolo colpevole. Ma Mosè intercede per la sua gente. Vinto dalla sua preghiera, Dio si lascia commuovere e perdona.
c. Il vero volto di Dio ci sarà rivelato da Gesù Cristo, suo figlio. È il volto di un Padre che, nonostante i nostri errori e i nostri peccati, ci offre generosamente il suo perdono, e lo accorda al primo sincero grido di pentimento.
Salmo responsoriale (Sal 50): Il grido di un cuore contrito
Beato colui che ama abbastanza per credere nella misericordia del Signore e confessare il suo sbaglio. Dio lo libera, lo purifica e gli mette la gioia nel cuore. Col cuore contrito, il salmista chiede umilmente il perdono di Dio; sicuro di ottenerlo, alza il suo canto di ringraziamento.
Rit.: Donaci, Padre, la gioia del perdono.
Seconda lettura (1 Tin 1,12-17):
Ringraziamento di Paolo, peccatore perdonato
Cristo è venuto nel mondo per salvare i peccatori: la prova più certa che san Paolo può darne è la propria conversione. Egli è travolto dalla gioia e dalla riconoscenza.
a. Il brano è preso dalla prima Lettera dell'apostolo al suo più caro discepolo, Timoteo. Altri brani di questa Lettera saranno letti nelle prossime domeniche.
b. Il Signore - ci dice san Paolo - non solo gli ha perdonato i suoi peccati, ma lo ha anche incaricato di essere il messaggero del suo amore e della sua misericordia presso i popoli pagani: ha fatto di lui il suo apostolo.
c. E chi potrebbe narrare tutte le misericordie di Dio a nostro riguardo? Come per san Paolo, così anche per noi il modo migliore per esprimere la nostra riconoscenza è quello di rivelare ai fratelli l'infinita misericordia di Dio.
Vangelo (Lc 15,1-32): La gioia di Dio nel perdonare
Per mettere in risalto la gioia che Dio ha nel perdonare, san Luca racconta tre parabole che esaltano la misericordia di Dio nei riguardi del peccatore: la pecorella smarrita, la dramma perduta, il figliol prodigo.
a. Gesù ha raccontato queste parabole per rispondere agli scribi e ai farisei che lo rimproveravano di gradire la compagnia dei peccatori.
b. Tutte e tre sono caratterizzate dallo stesso concetto fondamentale: ritrovare ciò che era perduto. Così è posta in rilievo l'iniziativa di Dio che si muove per primo alla ricerca del peccatore e lo invita al ritorno e alla gioia.
c. Pur nella sua piccolezza e nella sua miseria, ognuno di noi ha un valore infinito davanti a Dio. Condividiamo anche noi la sollecitudine di Dio nei riguardi dei «poveri peccatori», e ci rallegriamo quando uno di essi si converte?
Suggerimenti per l'omelia
Cristo è venuto in mezzo a noi per essere il testimone dell'amore del Padre. Sul suo volto di uomo egli lascia trasparire il volto di Dio, per infonderci la certezza che Dio è presente in noi, e che il suo amore è sicuro e totale.
Lasciamoci almeno amare; apriamo umilmente il nostro cuore all'amore che ci viene offerto.
- Dio si è avvicinato agli uomini, per vivere in mezzo a loro, con loro, e in loro. Egli ha incarnato il suo amore in Gesù per essere l'Emanuele, cioè il «Dio con noi». Per mezzo del Figlio ha posto gli occhi su di noi, ha aperto le sue mani alla nostra miseria, e oggi, col suo Vangelo, ci infonde una speranza che ci fa vivere.
- Dio parla agli uomini. Cristo è venuto - Parola di Dio - a rivelarci la grandezza dell'amore del Padre e ad invitarci ad innestare la nostra vita mortale sulla sua, traboccante di pienezza e di gioia. Egli ci chiede di entrare in noi, di ricolmarci talmente della sua Parola, che tutto nella nostra vita diventi conforme al disegno di amore che egli ha concepito per ciascuno di noi.
- Dio ascolta gli uomini. Presta orecchio alle nostre richieste; conosce le nostre segrete amarezze, le nostre speranze deluse, le nostre paure e le nostre angosce. La sua bontà attenta e misericordiosa induce alla confidenza, alla distensione e alla gioia. Impariamo a parlare a Dio perché egli ci ascolta: diciamogli le nostre debolezze, confessiamogli i nostri errori e le nostre colpe, nella certezza che dandoci il suo perdono ci farà sapere anche ciò che si aspetta da noi e ci aiuterà a realizzarlo.
Preghiera universale
Fratelli, le letture ci hanno fatto vedere fino a che punto può arrivare l'amore misericordioso di Dio nei riguardi dei peccatori: non soltanto li accoglie e perdona loro i peccati, ma va loro incontro, e non si ferma finché non li ha ricondotti al focolare paterno, riconciliati, riconfortati e festeggiati.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Perché la Chiesa, dispensatrice dei doni di Dio, sia sempre benevola e accogliente con i peccatori, piena della tenerezza stessa di Cristo: preghiamo.
2. I sacerdoti sono i ministri del perdono divino: perché siano solleciti nel raggiungere le anime perdute e ricondurle alla casa del Padre: preghiamo.
3. Perché gli uomini, per quanto peccatori, non dubitino mai dell'amore di Dio, e ritornino a lui sicuri di ritrovare col suo perdono la vita, la libertà e la pace: preghiamo.
4. Perché i cristiani abbiano la più grande stima del sacramento della confessione, e vi ricorrano fiduciosamente per rinsaldare la loro amicizia con Dio: preghiamo.
5. Perché in seno alle nostre comunità sappiamo mostrarci più umili e più fraterni tra di noi, per rallegrarci insieme della bontà di Dio: preghiamo.
Dio di bontà, tu sei sempre disposto ad accoglierci dopo il peccato e a darci il tuo perdono. Insegnaci a comprendere i nostri fratelli, a scusare le loro debolezze e, sul tuo esempio, a perdonarli se ci hanno fatto qualche torto. Tu che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Il Signore fa sempre buona accoglienza ai peccatori che implorano il suo perdono. Il pentimento, che manifestiamo col Padre nostro, sgorghi da un cuore veramente contrito.
Parole di congedo e di saluto
Siamo solidali gli uni con gli altri. Consideriamoci «ministri di Dio» e i dispensatori dei suoi doni, specialmente con quelli che nulla sanno del suo amore.