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XXI DOMENICA ORDINARIA C
CHI VARCHERÀ LA PORTA?
“Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti... cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno” (Lc 13,24)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, c'è stato un tempo nel quale, sotto l'influsso del giansenismo, la predicazione cristiana aveva un tono piuttosto minaccioso. Oggi prevale la tendenza contraria: certe pagine severe del vangelo sono deliberatamente lasciate da parte. Oggi la liturgia ci presenta una di queste pagine. «Sforzatevi di entrare per la porta stretta». Dopo questa vita c'è per l'uomo l'altra vita: quella che non finirà mai.
Quindi per quelli che vogliono riflettere un po', c'è un grave problema da considerare, il più grave di tutti: quello della salute eterna.
È proprio il problema che gli apostoli hanno posto a Gesù. «Chi si salverà? Chi entrerà nel regno eterno?» E il Signore risponde chiaramente: «Si salveranno coloro che si sforzeranno di entrare per la porta stretta». In altre parole, coloro che saranno tanto generosi da conformare la loro vita al Vangelo.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Non dobbiamo mai stare troppo tranquilli Sul problema della nostra salute eterna, con la ragione che siamo fedeli a certe pratiche religiose, e in particolare alla santa messa.
- Ci facciamo abbastanza piccoli da poter entrare per la porta stretta, riconoscendo umilmente le nostre miserie, e confidando nella misericordia di Dio piuttosto che nei nostri meriti personali?
- Ci preoccupiamo di estendere il regno di Dio, di riunire tutti gli uomini intorno a Cristo nella Chiesa da lui fondata, pure rispettando la libertà di ciascuno?
2. Invocazioni
- Signore, che col tuo amore vuoi riunire tutti gli uomini nel tuo regno, abbi pietà di noi.
- Cristo, mandato dal Padre per fondare la Chiesa e riunire in essa tutti i popoli, abbi pietà di noi.
Signore, che sei vincolo di unità per tutti i cristiani nella stessa fede e nello stesso amore, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Is 66,18-21): Dio raduna tutti i popoli
Il profeta Isaia espone con parole di grande bellezza il disegno di Dio, che è quello di riunire tutti gli uomini, per farne un popolo unico.
a. Ritornato dalla schiavitù, il popolo d'Israele si trova di fronte a grandissime difficoltà: dopo l'entusiasmo del ritorno c'è la deludente realtà quotidiana.
b. Il profeta tenta di infondere nuovo coraggio, descrivendo l'avvenire glorioso del popolo eletto: Dio lo ha scelto per farne un centro di riunione per tutte le nazioni; anche queste saranno chiamate al culto del vero Dio.
c. L'oracolo del profeta si realizzerà soprattutto con la Chiesa, fondata da Cristo. Tutti i popoli della terra sono chiamati a lei, ad entrarvi per formare il regno di Dio. Allora sarà veramente la festa universale.
Salmo responsoriale (Sal 116): Canto universale
L'amore di Dio abbraccia il mondo intero: egli offre la salvezza a tutte le nazioni. Tutte perciò cantino ad una sola voce la loro lode a Dio.
Rit.: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
Seconda lettura (Eb 12,5-7.11-13): Le prove: divina pedagogia
La Lettera agli Ebrei, di cui proseguiamo la lettura, esorta i cristiani, perseguitati a causa della fede, a sopporta re coraggiosamente le loro prove.
a. Dio nel suo amore misterioso, si serve delle prove per educarci come dei figli diletti: esse sono anche la prova del suo amore. Come un padre sollecito, egli corregge, purifica e fortifica.
b. L'autore della lettera esorta poi i suoi lettori a non lasciarsi abbattere dalle avversità, ma a dar prova di coraggio e di perseveranza. Più la via è difficile, più deve crescere la loro speranza.
c. Certamente al primo momento non è piacevole essere trattati così e dover sottoporsi a umiliazioni e sofferenze. Ma alla luce della fede dobbiamo saper riconoscere e benedire la mano paterna di Dio, che vuole solo il nostro bene.
Vangelo Lc 13,22-30): La porta stretta
Se è vero che tutti gli uomini sono invitati ad entrare nella casa del padre e a prender parte al banchetto celeste, tuttavia non vi può entrare se non chi proprio lo vuole: la porta - dice Cristo -è stretta, e la possono varcare solo coloro che, con tutte le loro forze, hanno cercato la verità e praticato la giustizia.
a. Tra gli ascoltatori di Cristo, molti pensavano che la loro appartenenza al popolo eletto fosse la garanzia sicura per entrare nel regno di Dio.
b. Il Signore apre loro gli occhi: non servirà a niente essere i discendenti dei patriarchi per ciò che riguarda la salvezza, se la loro personale religione non è fatta di santità e di giustizia interiore.
c. L'insegnamento resta valido anche per noi cristiani. Se non siamo più solleciti della verità, della giustizia e della carità, rischiamo di vedere la porta del cielo chiudersi davanti a noi e sbatterci il naso, mentre invece, la varcheranno tante persone di buona volontà, venute da chissà dove.
Suggerimenti per l'omelia
«Sono molti quelli che si salvano?» È la domanda fatta a Cristo da uno degli ascoltatori. Il Signore non risponde se saranno pochi o tanti, ma dice senza mezzi termini chi si salverà:
«Colui che si sforzerà di passare per la porta stretta». Meditiamo questa risposta del Signore.
- L'unica cosa necessaria: salvarsi l'anima. Questo è il più grande, anzi l'unico problema. L'uomo è stato creato immortale: la morte fisica non è che un passaggio dalla vita che finisce e quella che non finirà mai più. Di qui la stoltezza di coloro che, tutti occupati dagli affari terreni, dimenticando l'essenziale. «Cosa serve - dice Cristo - conquistare il mondo intero, se poi si perde l'anima?».
- Come guadagnare la vita eterna. Cristo risponde: «Sforzandosi di passare per la porta stretta». Qual è questa porta? L'osservanza dei comandamenti di Dio; quante volte l'ha detto ai suoi ascoltatori! Va da sé che non potranno aver parte all'eterna felicità se non quelli che per amore avranno compiuto la sua volontà, insegnata dal Figlio suo nel Vangelo.
- Di qui lo sforzo che bisogna fare per entrare in quella porta stretta. Ricordiamo che in nessun campo si può fare qualcosa di valido, senza sforzo, senza sacrificio. Come potrebbe essere altrimenti quando si tratta dell'affare più grande che ci sia? Ricordiamo ancora che le esigenze del Vangelo sono quelle stesse dell'amore. Essere cristiani vuol dire amare come Cristo ha amato, fino alla croce.
Ecco qual è la porta stretta che dobbiamo varcare. Rassicuriamoci: essa ci introduce nella gioia.
Preghiera universale
Fratelli, Cristo ci ricorda l'urgenza che c'è per ciascuno di noi di assicurarci la salvezza eterna. «Sforzatevi - ci dice - di entrare per la porta stretta». Lo Spirito Santo ci dia la grazia di prendere molto sul serio questa esortazione, perché il problema della nostra salvezza è veramente il più importante, anzi l'unico.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per la Chiesa e i suoi pastori. Perché trasmettano gli insegnamenti del Signore senza lasciarsi sviare dal loro compito dagli intrighi, dalle minacce o dalle lusinghe: preghiamo.
2. Per gli uomini che dimenticano il loro eterno destino: perché non si ostinino in questa dimenticanza, ma si convertano senza più attendere, per non essere poi rigettati dal regno di Dio:
preghiamo.
3. Per il numero ancor troppo grande dei pagani: perché Dio susciti numerose vocazioni missionarie per portare loro l'invito di Cristo a prender parte al convito del regno: preghiamo.
4. Perché i genitori cristiani sappiano presentare ai loro figli, che hanno ricevuto il battesimo, l'ideale evangelico dell'amore, che è fatto insieme di tenerezza e di forza: preghiamo.
5. Perché la nostra comunità parrocchiale, più aperta allo Spirito, dia testimonianza di una fede solida e generosa, preoccupandosi dei valori eterni: preghiamo
Signore Gesù, tu ci chiami a scegliere la via stretta, quella dell'impegno generoso e del sacrificio. Tu l'hai scelta per primo: è la via dell'amore e della croce. Liberaci dalla paura e dall'egoismo, perché la seguiamo onestamente e coraggiosamente per amor tuo, che vivi e regni col Padre e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
In unione con tutti i cristiani nostri fratelli, specialmente con quelli che soffrono persecuzioni per la giustizia, preghiamo perché si stabilisca il regno di Dio sulla terra.
Parole di congedo e di saluto
Cristiani, figli di Dio, proclamiamo la Buona Novella: il Signore, nel suo amore, chiama tutti ad entrare nel suo regno.