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IV DOMENICA DI PASQUA C
IL PASTORE DI TUTTI GLI UOMINI
“Vidi una moltitudine immensa che nessuno poteva contare” (Ap 7,9)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, nel brano dell'Apocalisse che la Chiesa oggi ci fa leggere, noi vediamo un'immensa folla stringersi intorno al trono dell'Agnello, per costituire il regno di Dio: gente di ogni nazione, di ogni razza e di ogni lingua.
Se la Chiesa infatti è chiamata «cattolica», lo è perché è stata fondata da Cristo per accogliere e riunire nel corso dei secoli tutti coloro che avrebbero creduto in lui, da tutti i punti della terra. La Chiesa è l'ovile di cui Cristo è il pastore, e questo pastore vuole che tutti gli uomini, come pecorelle amate da Dio, vi entrino.
È anche questo il nostro desiderio? Che cosa facciamo perché si realizzi e che, secondo la bella espressione di Cristo, «si faccia presto un solo ovile e un solo pastore»?
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- La nostra adesione a Cristo dipende solo dalla nostra famiglia, dal nostro ambiente sociale, o proviene da una convinzione personale, debitamente motivata?
- E per rendere questa adesione più vera, più sincera, più efficace, cerchiamo anche di rafforzare la nostra fede con una conoscenza più approfondita di Cristo, della sua vita e della sua dottrina?
- Abbiamo capito che prima di condividere la gioia degli eletti in cielo, è necessario passare attraverso la prova? E quando essa si presenta, come l'accogliamo e come la sopportiamo?
2. Invocazioni
- Signore, che vuoi riunire tutte le genti attorno al tuo Figlio Gesù, il buon pastore delle anime: abbi pietà di noi.
- Cristo, che vuoi condurre al Padre tutto intero il gregge che egli ti ha affidato, abbi pietà di noi.
- Signore, che rendi le nostre anime docili alla voce e ai richiami del divino pastore, abbi pietà di noi.
Prima lettura (At 13,14.43-52): La salvezza è offerta a tutti gli uomini
Fedeli all'insegnamento e alle consegne del Signore, gli apostoli hanno proclamato fin dall'inizio del loro ministero, che tutti gli uomini senza distinzione erano chiamati a far parte del popolo di Dio, per mezzo della fede in Cristo.
a. Paolo e il suo compagno Barnaba si scontrano con l'ostilità dei giudei, che non vogliono accettare che i pagani convertiti godano di un trattamento uguale al loro.
b. Ben lungi dallo scoraggiarlo, questa ostilità conferma ancor più l'apostolo nella convinzione di aver ricevuto la missione particolare di annunciare la Buona Novella proprio alle nazioni pagane.
c. Anche molti cristiani sono tentati talvolta di pensare che la Chiesa dovrebbe riservare i suoi favori e le sue attenzioni ai cristiani osservanti e praticanti.
Salmo responsoriale (Sal 99): Gioioso ringraziamento
Tutti gli uomini, a qualunque razza appartengano, sono invitati a riconoscere e a proclamare che Cristo risorto è la loro guida e il loro liberatore. A lui dunque si innalzi il canto di gioia e di lode.
Rit.: Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.
Seconda lettura (Ap 7,9-17): Il corteo degli eletti, venuti da tutte le nazioni
San Giovanni, il veggente dell'Apocalisse, descrive il trionfo degli eletti, riuniti davanti al trono dell'Agnello. Egli li vede, dopo che hanno superato le prove della vita presente, formare un immenso corteo che accompagna e acclama Cristo, l'Agnello divino.
a. Gli eletti accorrono da tutto l'universo: qualunque sia la loro razza, la loro lingua, la loro cultura, essi fanno parte del corteo trionfale dell'Agnello.
b. Lavati nel suo sangue, purificati dai loro peccati, sono guidati da lui, divenuto loro pastore, alle sorgenti vive per dissetarsi in eterno.
c. Dopo le pene e le sofferenze di quaggiù, il Cristo, nostro divino pastore, vuole riunirci attorno a sé per introdurci nella pienezza della gioia, presso il Padre suo.
Vangelo (Gv 10,27-30): Il Buon Pastore
Nella parabola del buon pastore, Cristo raffigura se stesso come un pastore che si prende cura delle pecore, ed arriva fino a sacrificare la sua vita per esse. Il brano di oggi è solo la conclusione della parabola: indica quale deve essere l'atteggiamento delle pecore in risposta alla sollecitudine del loro pastore.
a. Le pecore docili, vale a dire quelle che ascoltano la voce di Cristo, sono sicure di non andare in rovina, ma di arrivare sotto la sua guida ai pascoli del paradiso.
b. Docili sono coloro che hanno fede in colui che li ama, che mettono in lui tutta la loro fiducia, che perciò producono frutti di vita, in colui che è la Vita.
c. Certamente ognuno di noi vuole entrare nella vita eterna. Ascoltiamo allora docilmente la voce di Cristo, di cui la Chiesa è la eco infallibile, e lasciamoci attirare alla luce dei suoi insegnamenti e all'effusione del suo amore.
Suggerimenti per l'omelia
Viviamo in un mondo inquieto e diviso: i combattimenti si estendono e minacciano di degenerare in un conflitto totale, nel quale l'umanità rischia di perire. Dove ci può essere salvezza? Solo nella risposta unanime all'invito fatto da Cristo a tutti i popoli della terra, di riunirsi senza distinzione di razza attorno al figlio suo Gesù Cristo, per formare una sola famiglia.
- L'invito è rivolto a tutti gli uomini: far parte del gregge di Cristo. Dio non fa eccezione di persone. Ha mandato il suo Figlio sulla terra perché tutti i popoli, qualunque sia il continente dove abitano, il colore della loro pelle, il loro grado di cultura, abbiano parte alle ricchezze del suo amore. La salvezza, conquistata da Cristo, è offerta a tutti. «Andate, evangelizzate tutte le genti».
- Cristiani, discepoli di Cristo> nutriamo lo stesso desiderio di una riunione generale nell'amore del Padre?
- Di fronte ai popoli stranieri: Guardiamoci dal nutrire nei loro confronti, più o meno coscientemente, un certo disprezzo, come se noi appartenessimo a una razza superiore. Lottiamo affinché scompaiano le ingiustizie di cui sono vittima, e perché sia facilitata anche presso di loro la penetrazione del Vangelo.
- Di fronte ai nostri connazionali: sentiamo, ancorata in fondo al cuore, la brama di una vera giustizia, di una uguaglianza più reale e di una fratellanza più efficace?
Perché, se siamo figli dello stesso Padre, non camminiamo insieme come fratelli, la mano nella mano?
Preghiera universale
Fratelli, oggi il Signore si presenta a noi sotto la figura del Buon Pastore. Pregheremo affinché si compia il suo voto di vedere tutti gli uomini riunirsi attorno a lui, perché si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per la Chiesa e i suoi pastori. Perché non si scoraggino di fronte alle difficoltà del loro compito e lavorino per riunire tutti gli uomini attorno a Cristo, vero Pastore: preghiamo.
2. Perché siano pastori vigilanti e assidui nel custodire, orientare, guidare, nutrire le anime che sono loro affidate, pecorelle amate da Dio: preghiamo.
3. Quanti gruppi umani, privi di sacerdoti, vanno errando come pecore senza pastore! Perché la nostra supplica arrivi fino a Dio per ottenere numerose e sante vocazioni: preghiamo.
4. Perché i cristiani siano per i loro fratelli, specialmente i più abbandonati, luce che rischiara, mano che sostiene e cuore che dà fiducia: preghiamo.
5. Per la nostra comunità parrocchiale, perché formi un gregge nel quale ognuno si mostri docile alla parola di Cristo e desideroso di mettersi al servizio degli altri: preghiamo.
Signore Gesù, tu sei il Buon Pastore. Accorda alla tua Chiesa delle guide vigili e intelligenti per condurre e riunire tutti gli uomini intorno a te. Fa' che tutti ascoltino la tua voce e ti seguano nella via del Vangelo, via che giunge fino alla casa del Padre tuo, dove tu regni con lui e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Noi, popolo di battezzati, riuniti attorno a Cristo buon pastore, domandiamogli di presentare la nostra preghiera al Padre suo, avvalorandola col suo amore filiale.
Parole di congedo e di saluto
Lieti di aver conosciuto Cristo come buon pastore che ci guida alla casa del Padre, procuriamo anche noi di condurgli le pecore smarrite che troveremo sulla nostra via, affinché si faccia finalmente un solo ovile e un solo pastore.