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V DOMENICA DI QUARESIMA C
QUARESIMA, TEMPO DI RINNOVAMENTO
Ecco faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? (IS 43,10)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, vi ricordate certamente l'insistente esortazione che ci è stata rivolta le domeniche precedenti: di convertirci e di riconciliarci con Dio. Conversione e riconciliazione che non si possono realizzare veramente, se non accettiamo di rinnovarci nel nostro intimo.
«Dacci, Signore, un cuore nuovo!» Questo dev'essere il nostro grido in risposta all'invito che ci è rivolto. in effetti è una questione di cuore: e non si tratta tanto di riparare a un passato, quanto di aprirci a un mondo nuovo, quello dell'amore. A questo scopo dobbiamo indirizzare i nostri sforzi di rinnovamento di tutto il nostro essere per con formarci al modello di Cristo.
E lo Spirito Santo ci venga in aiuto con la sua grazia.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Come discepoli di Cristo, dobbiamo lasciarci condurre da lui e prenderlo come nostro modello. Ci sforziamo alla luce del Vangelo di vivere da uomini nuovi?
- Non dobbiamo fossilizzarci nelle nostre pratiche religiose, senza mai sentire il bisogno di rimetterle in discussione, di rianimarle con un nuovo soffio di fede.
- Siamo forse portati a vedere solo i peccati degli altri e a gettare la prima pietra? Perché teniamo gli occhi chiusi dinanzi alle nostre mancanze?
2. Invocazioni
- Signore, che mai condanni i peccatori ma sempre li richiami al pentimento, abbi pietà di noi.
- Cristo, immagine perfetta del Padre, alla quale sempre dobbiamo conformarci, abbi pietà di noi.
- Signore, luce che rischiara il nostro cammino, forza che sostiene la nostra debolezza, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Is 43,16-21): Un esodo ancora più bello
Il popolo ebreo è in esilio a Babilonia: anni tragici! Isaia annuncia agli infelici deportati che Dio non li ha abbandonati: un nuovo esodo li condurrà' a Gerusalemme, un esodo accompagnato da prodigi ancor più sorprendenti che nel primo.
a. Il profeta incomincia evocando il ricordo dei molteplici interventi del Signore in favore del suo popolo, durante la traversata del deserto, dopo l'uscita dall'Egitto.
b. Sempre fedele alle sue promesse - aggiunge il profeta -, Iddio libererà il suo popolo anche dalla cattività di Babilonia e lo ricondurrà in patria, in mezzo a prodigi ancor più grandi e mirabili.
c. E una lezione di speranza. Schiavi del peccato, noi viviamo esiliati lontani da Dio. La sua misericordia non si stanca mai di ricondurci verso la nostra vera patria. Sono i miracoli della sua grazia.
Salmo responsoriale (Sal 125): La letizia dei rimpatriati
Gli esiliati di Babilonia cantano di gioia per la liberazione. Il loro canto sia anche il nostro. Liberati dal peccato, ecco che anche noi siamo sul cammino del ritorno: quello che conduce alla patria celeste.
Rit.: Grandi cose ha fatto il Signore per noi!
Seconda lettura (Fu 3,8-14): Sulle orme di Cristo
In questo brano della Lettera ai Filippesi, san Paolo racconta, in un compendio mirabile, quale è stato il suo itinerario spirituale: dal momento in cui ha conosciuto Cristo, tutto per lui è cambiato.
a. In quel giorno un completo rovesciamento di valori si è compiuto per lui: ai suoi occhi più niente vale qualcosa, se non lasciarsi guidare e formare da Cristo, perdersi in lui, perdere tutto per conquistare lui solo.
b. Una conformità così perfetta ha delle grandissime esigenze:
implica la partecipazione al mistero di Cristo fino alla passione e alla morte, prima di giungere a vivere nella gloria della risurrezione.
c. Siamo anche noi pronti, come san Paolo, a lasciarci conquistare da Cristo? Siamo disposti a seguirlo giorno per giorno, in un impegno gioioso - quello dell'amore -' sulla strada dove lui ci precede: quella della passione?
Vangelo (Gv 8,1-11): La donna adultera
La storia della donna adultera, per la quale il Signore manifesta tanta pietà e comprensione, rivela qual è la sua missione: non condannare i peccatori ma riconciliarli con Dio e con se stessi: in una parola, salvarli.
a. Stando alle prescrizioni della legge di Mosè, questa donna, colta in flagrante adulterio, avrebbe dovuto morire lapidata. Gesù invece ne prende le difese.
b. Sotto lo sguardo del Maestro che li fissa e li trafigge, i suoi accusatori si ritirano vergognosamente uno dopo l'altro, lasciandola sola di fronte a Gesù. E sulle sue labbra la donna non sentirà che parole di pace e d'incoraggiamento.
c. E una grande lezione anche per noi. Invece di giudicare gli altri e di condannarli senza appello, dobbiamo accusare noi stessi e nello stesso tempo aprirci alla misericordia e al perdono.
Suggerimenti per l'omelia
Il richiamo alla conversione, che risuona alle nostre orecchie fin dall'inizio della quaresima, è riuscito a scuoterci dal nostro torpore spirituale? L'abbiamo preso sul serio? La preghiera che abbiamo recitato: «Donaci, Signore, un cuore nuovo e infondi in noi uno spirito di rettitudine», esprime il nostro sincero desiderio di cambiare vita e di conformarci all'esempio di Cristo?
- E’ un lavoro che non finirà mai. Costa molto alzarsi, abbandonare il dolce tepore del focolare, le proprie abitudini, la propria indifferenza, e prendere la croce sulle spalle... «Ancora?» siamo tentati di dire: «Ma non sarà dunque mai finita?» No! La conversione non è mai finita:
fatica spirituale bisognerà continuarla sempre, perché il modello è Cristo, con la sua perfezione.
- Come rendere possibile questo lavoro? Non si può intraprenderlo e condurlo a buon fine se non a condizione di essere «afferrati da Cristo» come san Paolo, colpiti al cuore. Ma per questo è necessario incontrarlo: ognuno deve avere la sua «via di Damasco». Per chi è in buona fede e dà prova di onestà, Cristo si rivela con la sua luce, la sua bellezza, la sua bontà e il suo amore.
- I risultati di questo lavoro. Dal momento in cui si è afferrati da Cristo, tutto ciò che non è lui perde ogni valore e, secondo la forte espressione dell'apostolo, non è che spazzatura. Qui si è nel cuore del mistero. Nulla più conta se non lui. Abitudini, comodità, benessere, livello di vita, tutto si è pronti ad abbandonare per camminare sulle sue orme e uniformarsi a lui.
Solo così il cristiano realizza la sua identità: Christianus, alter Christus! Il cristiano è un altro Cristo.
Preghiera universale
Fratelli, la quaresima si avvicina alla fine. L'invito a convertirci è sempre più insistente. Uniti nella preghiera, domandiamo la generosità necessaria per lavorare alla nostra riforma spirituale, per imitare gli esempi di Cristo e divenire in lui e per lui «uomini nuovi» nella grazia e nella verità.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La Chiesa deve essere nel mondo il lievito evangelico. Perché essa si rinnovi e si adegui senza posa nel suo apostolato, per non adagiarsi nella faciloneria e nell'abitudine: preghiamo.
2. Molti cristiani si dimenticano di essere i discepoli di Cristo. Perché si risveglino e prendano sul serio i loro impegni battesimali: preghiamo.
3. In questo nostro tempo molte famiglie purtroppo si dissolvono, i divorzi si moltiplicano. Senza condannare nessuno, per gli sposi tentati di dimenticare e di venir meno alle loro promesse di fedeltà: preghiamo.
4. Ci sono molti che vivono nel lusso, mentre ancor più numerosi sono quelli che mancano del necessario. Affinché i cristiani lottino perché sulla terra ci sia più giustizia e più carità: preghiamo.
5. Perché la nostra comunità parrocchiale sia animata da un più vivo slancio di fede, e i suoi membri si sentano più solidali gli uni con gli altri: preghiamo.
Signore, tu ci inviti a cambiare, a rinnovare la nostra vita per renderla conforme allo spirito del Vangelo. Fa' che siamo più generosi e non esitiamo a camminare, al seguito del tuo Figlio, sulla via della giustizia e della verità, anche se talvolta si tratta della via della croce. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Uniti a Gesù Cristo, presente sull'altare, cerchiamo di recitare con cuore rinnovato, traboccante di riconoscenza e di amore, la preghiera dei figli di Dio.
Parole di congedo e di saluto
Il Signore ci ha fatto ascoltare la sua chiamata alla conversione. Non chiudiamo i nostri orecchi e il nostro cuore. Rispondiamo con la massima generosità.