Copyright © 2024 laparrocchia.it
SEO e sito realizzato
da ViDYO GmbH
dal 15-04-2001 online
IV DOMENICA DI QUARESIMA C
LA GIOIA DELLA RICONCILIAZIONE
“Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor 5,20)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, mentre la domenica scorsa l'appello alla conversione è stato impellente e severo - un vero grido di allarme -' l'invito che oggi ci è rivolto di riconciliarci con Dio, pur nella sua insistenza, ci ispira fiducia e perfino gioia: «Rallegratevi!» è la parola con la quale si apre la liturgia. Apprensione, scoraggiamento, difficoltà, tutto si dilegua di fronte alla rivelazione della tenerezza divina, dimostrata nell'accoglienza fatta al figlio prodigo e nel restituirgli la dignità e i diritti di figlio.
Anche noi per la Pasqua daremo al nostro Padre che è nei cieli la gioia di aprirci le braccia e di dirci: Eccoti qua, finalmente, figlio mio!
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Ci rendiamo conto veramente della nostra miseria spirituale e sentiamo il bisogno di riconciliarci con Dio con un sincero pentimento?
- Non è possibile riconciliarsi con Dio senza riconciliarsi prima con i fratelli: ci sentiamo disposti a fare il primo passo verso di loro?
- Di fronte agli sforzi che continuamente fa la Chiesa per raggiungere gli increduli e ricondurre i dispersi, abbiamo dato prova di comprensione? O siamo indifferenti?
2. Invocazioni
- Signore, che non vuoi la morte del peccatore, ma che si converta e viva, abbi pietà di noi.
- Cristo, venuto in terra fra noi uomini per riconciliarci col Padre, abbi pietà di noi.
- Signore, che ci sostieni nel nostro cammino verso la casa del Padre, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Gs 5,9a. 10-12): La prima Pasqua nella terra promessa
Gli Ebrei sono arrivati nella terra promessa. La lunga traversata nel deserto è finita. Per la prima volta celebrano la loro Pasqua «a casa», nella più grande gioia ed esultanza.
a. Sotto la guida di Giosuè, successore di Mosè, gli Ebrei hanno guadato il Giordano e sono penetrati nella terra di Canaan, antico nome della Palestina.
b. Nulla per loro è più urgente che celebrare la Pasqua, per ringraziare il Signore di averli liberati dalla schiavitù dell'Egitto e condotti nel paese dell'abbondanza, della sicurezza e della pace.
c. Per noi cristiani la festa della Pasqua è sempre attuale: infatti in virtù del battesimo siamo passati dalla schiavitù del peccato alla libertà del regno del Padre.
Salmo responsoriale (Sal 33): Invito alla lode di Dio
Dopo aver descritto in modo meraviglioso la sollecitudine di cui il Signore circonda il povero e il giusto che confida solo in Lui, il salmista invita tutti ad unirsi a lui per cantare e magnificare il Signore.
Rit.: Il Signore è vicino a chi lo cerca.
Seconda lettura (2 Cor 5,17-21): Riconciliati con Dio
In un brano della seconda Lettera ai Corinzi, san Paolo ci dice che Dio, nella sua bontà infinita, ha voluto riconciliare gli uomini con sé, per mezzo del sacrificio del Figlio suo. Quale gioia per l'apostolo essere il messaggero di questa meravigliosa realtà, offerta a tutti gli uomini.
a. Dio non ha bisogno di riconciliarsi col mondo, è il mondo che deve riconciliarsi con lui. Ma nella sua misericordia è lui stesso che prende l'iniziativa per questa riconciliazione.
b. Per realizzarla ha voluto il Figlio suo solidale col peccato degli uomini, affinché potesse, dando la sua vita sulla croce, espiare i loro peccati e giustificarli ai suoi occhi.
c. Il ministero della riconciliazione è stato affidato da Cristo alla sua Chiesa, ai suoi capi, ai suoi sacerdoti, ma anche ad ogni cristiano. E noi sentiamo il dovere di essere presso i nostri fratelli gli ambasciatori della misericordia di Dio?
Vangelo (Lc 15,1-32): La parabola del figliol prodigo
In questa parabola Gesù ha voluto si farci toccare con mano la miseria del peccatore, ma soprattutto mostrarci il volto di Dio: quello di un padre infinitamente misericordioso, che si preoccupa solo di accogliere e di perdonare.
a. E in risposta alle malevoli insinuazioni dei farisei che Cristo ha narrato le meravigliose parabole della misericordia, e in particolare quella del figliol prodigo.
b. Più che l’ingratitudine e l'incoscienza dei peccatori, queste parabole ci mostrano l'infinita bontà di Dio, sempre pronto al perdono e che per di più fa una grande festa per il loro ritorno.
c. E noi siamo pronti a partecipare alla gioia di Dio e della Chiesa quando uno dei nostri fratelli torna a riprendere il suo posto alla tavola di famiglia? Sappiamo anche noi perdonare e divenire così, in qualche modo, ministri della riconciliazione?
Suggerimenti per l'omelia
Le parabole della misericordia riportate da san Luca, e specialmente quella del figliol prodigo, ci invitano a prendere coscienza della nostra miseria spirituale: noi siamo peccatori. Ma più ancora ci mostrano l'immensa tenerezza di Dio nei riguardi dei peccatori. Però alla magnanimità del perdono divino de"e corrispondere la generosità di cuore del peccatore perdonato.
- Magnanimità del perdono divino. Noi facciamo fatica a perdonare: quanti rancori a lungo mantenuti! quante scuse per sottrarci ad una effettiva riconciliazione! Quanto diverso, totale, il perdono che Dio accorda a noi nel figlio suo Gesù Cristo! Lui, che è l'offeso, prende l'iniziativa della riconciliazione e ne fa le spese: il prezzo del riscatto è il Figlio suo. E proprio come il padre del figliol prodigo, lungi dal richiedere riparazioni, si preoccupa solo di organizzare la festa del ritorno e del ritrovamento.
- Magnanimità del peccatore perdonato. Non vogliamo neppure parlare di abuso di una tenerezza così grande, così profonda... sarebbe veramente un atto troppo odioso, imperdonabile! Noi peccatori dobbiamo stare attenti a non mai dimenticare che il prezzo della riconciliazione è Cristo crocifisso, è il suo sangue sparso fino all'ultima goccia.
Un buon criterio per giudicare della sincerità del nostro pentimento e della nostra riconoscenza, è il nostro modo di comportarci di fronte a chi ci ha procurato qualche torto. Sappiamo perdonare con una generosità che assomigli un po' a quella di Dio? Sappiamo dimenticare senza riserve, dal profondo del cuore, come il Padre nostro che è nei cieli?
Preghiera universale
Fratelli, Gesù Cristo è venuto a rivelarci che Dio è per noi un Padre, pieno di bontà e di misericordia. Nessun timore o esitazione quindi a presentargli le nostre domande, a implorare il suo perdono con la massima fiducia, quali che siano le nostre miserie e le nostre debolezze.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La Chiesa ha ricevuto la missione di riconciliare i peccatori con Dio. Perché i suoi pastori sappiano preparare e aprire i cuori alla gioia del perdono divino: preghiamo.
2. La bontà di Dio è infinita, la sua misericordia non si stanca mai. Perché anche noi sappiamo esserne i testimoni di fronte ai fratelli col nostro spirito di pazienza e di dolcezza: preghiamo.
3. Al peccatore che l'offende e lo rifiuta, Dio continua ad offrire il suo perdono. Perché l'insistenza di Dio nel suo amore trionfi dell'ostinazione del peccatore nel male: preghiamo.
4. Per tutti i figli prodighi che intristiscono nella loro miseria. Perché il ricordo della paterna bontà di Dio ravvivi la loro fiducia ed affretti il loro ritorno: preghiamo.
5. Tanti nostri fratelli cercano un raggio di luce nella notte del dubbio. Perché essi lo trovino nelle varie comunità cristiane per l'irradiamento della loro carità: preghiamo.
Signore, tu non vuoi la morte del peccatore ma che si converta e viva. Rivelaci la profondità dell'amore del Padre, affinché noi corriamo a lui nonostante tutti i nostri peccati, sicuri, come il figliol prodigo, di essere accolti e perdonati. Tu che vivi e regni col Padre e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Giacché tutti siamo peccatori, siamo anche tutti figli prodighi: imploriamo il perdono dal Padre celeste, sicuri di ottenerlo, se il nostro pentimento è sincero.
Parole di congedo e di saluto
Quanti uomini vanno errando lontani da Cristo. Noi cristiani dobbiamo essere per loro i messaggeri della sua misericordia e i ministri del suo perdono.