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II DOMENICA DI QUARESIMA C
A SOMIGLIANZA DI CRISTO GLORIFICATO
“Noi siamo i cittadini del cielo... Cristo trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso” (Fil.3,20-21)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, per noi poveri mortali vivere significa camminare nella notte. La vita non è fatta spesso di dubbi, di angosce e di lacrime? Abbiamo bisogno che un po' di luce venga a rischiarare la nostra notte. Da dove potrà mai venire?
Il miracolo della trasfigurazione di Cristo ci dà la risposta: da Cristo stesso. Proprio nel momento in cui sta per annunciare agli apostoli la sua morte prossima, col rischio di sprofondarli nella tristezza, sul suo viso sfavilla una luce che lo trasfigura, ed essi si sentono totalmente rassicurati e consolati.
Viviamo uniti a Cristo. Nelle ore di stanchezza e di angoscia la stessa luce sgorgherà da lui, dal suo cuore più che dal suo viso, e il grido di gioia di Pietro salirà anche alle nostre labbra: «Come è bello, Signore, stare qui!».
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Divenuti figli di Dio col battesimo, siamo convinti che dobbiamo trasformarci a somiglianza del suo Figlio, se vogliamo un giorno partecipare alla sua gloria nel cielo?
- La speranza della risurrezione e della nostra trasfigurazione in Cristo, deve sostenerci nelle lotte, nelle prove, nei nostri doveri quotidiani.
- Abbiamo cura di trascinare anche gli altri sulla via che conduce al cielo, per mezzo della nostra fedeltà a Dio e con la luce della nostra carità?
2. Invocazioni
- Signore, che nei tuo ineffabile amore vuoi trasformarci ad immagine del tuo Figlio, abbi pietà di noi.
- Cristo, che hai suggellato col tuo sangue l'alleanza tra Dio e l'uomo, abbi pietà di noi.
- Signore, che già in questa vita ci fai vivere nella speranza della futura risurrezione, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Gn 15,5-12.17-18): L'alleanza con Abramo
Dio conclude con Abramo un'alleanza, in base alla quale gli promette una discendenza numerosa e in eredità una terra fertilissima. Per quanto avanzato in età e sposato con una donna sterile, Abramo accetta in perfetta fiducia la parola di Dio.
a. Una scena strana, quella descritta, per stabilire un'alleanza. Per comprenderne il senso, bisogna ricordarsi che si trattava di una pratica usuale in oriente, quando due uomini volevano fare degli accordi tra di loro.
b. Qui è Dio stesso che prende l'iniziativa: sotto il simbolo del fuoco, egli solo passerà tra le vittime squartate. Da Abramo egli aspetta soltanto una fede assoluta.
c. Dio è fedele senza alcuna riserva. Siamo pronti anche noi a mettere in lui ogni nostra fiducia, per quanto possano sembrare incredibili le sue promesse, e per quanti possano essere i nostri insuccessi e le nostre difficoltà?
Salmo responsoriale (Sal 26): Il canto della fiducia
Una preghiera di speranza per le ore nelle quali ogni speranza umana sembra abbandonarci. Per quanto si moltiplichino le difficoltà, il credente trova sempre in Dio un rifugio sicuro. La sua preghiera diventa una ricerca appassionata di Dio, e il Signore sarà sempre al suo fianco.
Rit.: Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Seconda lettura (Fil 3,17-4,1): La trasfigurazione dei cristiano
San Paolo incita vivamente i Filippesi a vivere, non come pagani, da nemici della croce di Cristo, ma come cittadini del cielo, ad esempio di Cristo.
a. San Paolo dice di provare una grande tristezza, un rammarico che arriva fino alle lacrime, al pensiero di tutti coloro che, chiamati a vivere la vita stessa di Cristo, sentono solo l'attrattiva delle cose della terra, arrivando fino a fare del loro ventre un dio.
b. Divenuto cittadino del cielo per mezzo del battesimo, il cristiano deve invece assomigliare a Cristo, trasformarsi in lui, uniformando la sua condotta ai suoi esempi.
c. Non lasciamoci sviare dai sofismi che vanno di moda. «Rimanete saldi nel Signore», raccomanda l'apostolo. Purtroppo è molto facile, sotto il pretesto di salvare i valori umani, rifiutare le esigenze della croce e divenirne perfino nemici.
Vangelo (Lc 9,28b-36): La trasfigurazione del Signore
Il vangelo di oggi ci descrive la scena grandiosa e misteriosa della trasfigurazione di nostro Signore, davanti a pochi intimi.
a. Gesù è salito su di un monte a pregare. Si è fatto accompagnare da tre apostoli: Pietro, Giacomo e Giovanni. Improvvisamente è avvolto di luce: il suo volto cambia di aspetto, egli è trasfigurato!
b. Più avanti questi stessi apostoli saranno testimoni della sua agonia nell'orto degli ulivi. Senza dubbio egli ha voluto prepararli in anticipo a questo spettacolo doloroso, affinché in quel momento la loro fede non venga meno.
c. Il battesimo ci assimila a Cristo: da quel momento portiamo in noi i germi della nostra trasfigurazione. Ma non dimentichiamo che prima di conoscere la gloria, dobbiamo passare attraverso le sofferenze e le umiliazioni della croce.
Suggerimenti per l'omelia
Dio ha concepito per l'uomo un meraviglioso progetto di amore:
ha pensato di farci somiglianti al Figlio suo, per poter dire a ciascuno di noi come ha detto a lui: Questi è il mio figlio diletto, nel quale ho posto tutto il mio amore.
Il mistero della trasfigurazione ci invita oggi a riflettere sul progetto di amore di Dio sul modo di collaborarvi. Quale sventura se, per nostra colpa, questo progetto fallisse!
- Il progetto d'amore di Dio. Creando l'uomo a sua immagine e somiglianza, Dio ha fatto di lui una creatura privilegiata. Poi ha voluto fare ancor di più: fare dell'uomo il figlio suo, elevarlo alla dignità di figlio ad immagine del suo Unigenito, Gesù Cristo. E il battesimo che comunica all'uomo la vita stessa di Dio.
- La collaborazione dell'uomo è indispensabile. Rispettoso della libertà di cui l'ha dotato, Dio nulla impone all'uomo, solo propone. Gli domanda il gradimento al disegno che ha concepito per lui, la sua libera e volontaria collaborazione per realizzarlo. E’come un patto con lui, un'alleanza che viene conclusa.
- In che cosa consiste questa collaborazione? Consisterà prima di tutto nel rimuovere, con la forza e il sostegno dello Spirito Santo, tutto ciò che potrebbe essere di ostacolo all'irrompere della luce e dell'amore divino nell'intimo del nostro essere; consisterà nello spogliarci - come dice san Paolo - dell'uomo vecchio, per rivestirci dell'uomo nuovo, in Cristo Gesù.
La trasfigurazione si realizzerà quaggiù nella tribolazione e nelle lacrime, ma si manifesterà un giorno nel pieno splendore dell'aldilà, nella gioia che non avrà mai fine.
Preghiera universale
Fratelli, durante il lungo cammino che alla fine l'avrebbe condotto al calvario, il Signore ha voluto che i suoi apostoli avessero un saggio della gloria che l'attendeva, dopo l'ignominia della passione, affinché non restassero turbati e sconcerta ti. Domandiamo anche noi al Signore che, nella notte che spesso ci avvolge, faccia brillare la luce del suo volto.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Perché la Chiesa con la sua fedeltà a Dio, con lo splendore del suo insegnamento e della sua carità, sia il volto stesso di Cristo che illumina il mondo: preghiamo.
2. Perché pastori e teologi, predicatori e catechisti abbiano a cuore di annunciare il Vangelo in tutta la sua purezza, come l'ha interpretato la lunga tradizione della Chiesa: preghiamo.
3. Per tutti coloro che con ansia sono alla ricerca della verità:
perché la luce di Cristo risplenda nella loro notte e porti loro la pace e la gioia con la sicurezza della fede: preghiamo.
4. La nostra società con l'abbondanza delle comodità materiali sembra aver perduto il senso dei veri valori. Perché i cristiani vivendo la loro fede, siano la luce che dissipa le tenebre della terra:
preghiamo.
5. Per la nostra comunità parrocchiale: perché noi tutti, suoi membri, ci sforziamo di liberarci dai legami della terra per vivere in anticipo come cittadini del cielo: preghiamo.
Signore, nel tuo amore di Padre hai voluto che il volto trasfigurato del tuo Figlio illuminasse il nostro cammino e riconfortasse il nostro cuore. Egli è la luce che rischiara, è la vita che ridona forza e coraggio. Fa' che sappiamo compiere con generosità gli sforzi e i sacrifici necessari per conformare la nostra vita ai suoi insegnamenti. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Col battesimo Dio ci ha fatti suoi figli. Procuriamo di avere quei sentimenti di fiducia e di amore che Cristo ha avuto, mentre recitiamo la nostra preghiera di figli.
Parole di congedo e di saluto
San paolo ci dice che già da quaggiù i cittadini del cielo. Non lasciamoci prendere dalle preoccupazioni terrene fino a dimenticare il nostro supremo destino.