Copyright © 2024 laparrocchia.it
SEO e sito realizzato
da ViDYO GmbH
dal 15-04-2001 online
I DOMENICA DI QUARESIMA C
IL TRIONFO DELLA FEDE E DELL'AMORE
”Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato” (Rm 10,13)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, oggi è la prima domenica di quaresima. La parola deriva dal numero «quaranta»: incominciando dal mercoledì delle ceneri e andando fino alla Pasqua, ricorda i quaranta giorni passati da Cristo nel deserto, prima di cominciare la sua vita pubblica.
Per noi cristiani di oggi, che cos'è la quaresima? Un tempo di penitenza e di severa mortificazione? Una volta era proprio così. Ma questa semmai è solo una faccia della medaglia. La quaresima consiste in ben altro: è la scoperta dei veri valori umani, che aggiungono alla fede grandezza e felicità. E questa scoperta siamo invitati a farla sotto la, guida stessa di Cristo. Siamo disposti a seguirlo nel deserto? E solo lì che potremo incontrarlo.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- A prima vista, le tentazioni subite da Cristo nel deserto sembrano diverse da quelle che abbiamo noi. In realtà sono le stesse, sotto una forma differente: c'è la tentazione dei beni materiali, desiderati e cercati a preferenza di quelli spirituali.
- C'è poi la tentazione del potere con i vantaggi che ne provengono. Di qui i compromessi e le adulazioni per conquistare il favore dei ricchi e di chi è in alto, e di riuscire ad ogni costo.
- C'è infine la tentazione della superbia: noi ci crediamo superiori agli altri, sempre preoccupati «più di sembrare che di essere».
2. Invocazioni
- Signore, che dai ai tuoi figli il pane che nutre il corpo e quello che nutre lo spirito, abbi pietà di noi.
- Cristo, che hai voluto sottoporti all'umiliante prova della tentazione, abbi pietà di noi.
- Signore, che con la tua luce e la tua forza ci aiuti a trionfare dagli assalti del nemico, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Dt 26,4-10): Le primizie offerte a Dio.
Mosè insiste presso il popolo eletto, perché si ricordi dei benefici di cui Dio non ha mai cessato di ricolmarlo lungo il corso della sua storia, e specialmente della liberazione dall'Egitto e della traversata del deserto.
a. Ogni anno, nel corso di un'imponente cerimonia, il popolo d'Israele offriva a Dio le primizie dei suoi raccolti. Era necessario che questo atto rituale fosse da parte sua un'autentica professione di fede.
b. Per conservare il suo valore, questa offerta doveva essere quasi una nuova presa di coscienza di tutto ciò che Dio aveva fatto per liberare Israele dalla schiavitù dell'Egitto.
c. I nostri atti religiosi sono l'espressione di una fede autentica? Ci aiutano a comprendere che, avendo noi ricevuto tutto da Dio, dobbiamo sempre ringraziarlo, lodarlo e adorarlo?
Salmo responsoriale (Sai 90): Sicurezza del giusto, «sotto le ali di Dio»
Il salmista canta la sicurezza di cui gode colui che si mette sotto la protezione di Dio. Nel cammino della vita, sul quale si moltiplicano insidie e pericoli di ogni sorta, la provvidenza divina non gli viene mai meno. Non esitiamo a porre in Dio ogni nostra fiducia.
Rit.: Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.
Seconda lettura (Rm 10,8-13): La salvezza per mezzo della fede
In questo brano della Lettera ai Romani, san Paolo insegna che unicamente per mezzo della fede in Gesù Cristo noi possiamo essere giustificati e salvati.
a. San Paolo incomincia col ricordare l'essenza di questa fede:
proclamare con la bocca e col cuore il mistero di Gesù Cristo, morto e risuscitato per la liberazione e la salvezza dell'uomo.
b. Ma perché questa fede sia veramente sorgente di vita, è necessario che essa impregni l'anima in profondità, che sia l'ispiratrice di ogni decisione, di ogni attività e di tutti i sentimenti.
c. Di quale fede diamo noi testimonianza? Le nostre opere di religione sono forse macchiate di formalismo, a detrimento di una fede sincera? Ricordiamoci che «la lettera uccide» e che solo «lo spirito vivifica».
Vangelo (Lc 4,1 - 13): Le tentazioni di Gesù nel deserto
Il Vangelo ci racconta come Gesù, all'inizio della sua vita pubblica, abbia subito la prova della tentazione e come ne abbia trionfato, proteso unicamente al compimento della volontà del Padre.
a. E una cosa sorprendente che Gesù Cristo si sia lasciato tentare dal diavolo. Ma, essendo egli diventato uomo, ha accettato di condividerne ogni' esperienza, se non proprio del peccato, almeno fino alla tentazione.
b. Quale è stata esattamente la tentazione? Ha riguardato la sua missione: per realizzarla avrebbe percorso le vie volute da Dio, quelle della debolezza e della sofferenza, o le vie preconizzate dal mondo, quelle delle comodità, della potenza e della superbia?
c. Anche noi siamo esposti alle stesse tentazioni di Gesù: la ricerca dei beni materiali, il desiderio di comparire, la sete del potere. Sapremo anche noi, illuminati e sostenuti dallo Spirito Santo, respingere la tentazione, per non volere se non ciò che Dio vuole?
Suggerimenti per l'omelia
La quaresima, ci dice la liturgia, è il tempo favorevole per eccellenza. Sarebbe un vero peccato sprecarlo inutilmente. In che modo è un tempo di grazia di sì grande valore? E in che modo dobbiamo viverlo, perché ci sia della massima utilità?
- Cos'è la quaresima? Un tempo di penitenza? Certamente, ma non solo questo. La penitenza non è mai stata fine a se stessa: e semplicemente un mezzo. L'essenza della quaresima è un'esperienza, personale e comunitaria ad un tempo, dell'amore di Dio per l'uomo e in particolare del dono inestimabile della fede in Gesù Cristo. Le continue preoccupazioni della vita, il chiasso, l'attrattiva del superficiale, sono tutte cose che ci lasciano vuoti. Entrare nella quaresima significa mettersi all'ascolto di Dio, immergersi nel suo mistero, come ha fatto Cristo.
- Come riuscire in questa esperienza? Con uno sforzo intenso di purificazione e di liberazione: il deserto simboleggia mirabilmente questo sforzo. Ogni vegetazione è scomparsa, il paesaggio è nudo, nulla arresta lo sguardo. La penitenza della quaresima non ha altro scopo che quello di distoglierci dall'accessorio per aprirci all'essenziale, stabilirci nel silenzio e nel raccoglimento perché solo la voce di Dio arrivi al nostro orecchio.
In breve, la quaresima è un'esperienza intima e appassionata dell'amore divino. Quindi, per viverla è necessario ritirarsi nel deserto con Cristo. Silenzio e preghiera: qui c'è Dio!
Preghiera universale
Fratelli, la Chiesa, madre premurosa degli interessi spirituali dei suoi figli, non ha trovato mezzo più efficace per farli giungere alla felicità stessa di Dio, che quello di invitarli a meditare non solo gli insegnamenti di Gesù Cristo, ma anche gli avvenimenti della sua esistenza terrena. Oggi ci parla della sua permanenza nel deserto di Giuda. Domandiamo la grazia di poterci ritirare insieme con lui.
Preghiamo insieme e diciamo. Ascoltaci, o Signore.
1. Perche' la Chiesa tutta, pastori e fedeli, segua Cristo nel deserto durante la quaresima: resti con lui, nel silenzio e nella preghiera, per ascoltare attentamente la parola di Dio: preghiamo.
2. Perché i cristiani, abbandonate le frivolezze terrene, si mettano alla ricerca dell'essenziale, e riservino il primo posto ai valori evangelici: preghiamo.
3. Perché il pensiero dei popoli che soffrono la miseria, l'oppressione, la guerra e la fame, ci aiuti ad accettare con maggiore generosità la penitenza della quaresima: preghiamo.
4. Il diavolo esiste realmente. Nemico dell'uomo, ha un solo scopo: trascinarlo con sé alla dannazione. Perché possiamo sfuggire alle sue manovre subdole ed insidiose: preghiamo.
5. All'inizio della quaresima, offriamo questa santa messa per la nostra comunità parrocchiale. Perché nell'impegno di preghiera e di sacrificio inizi il suo cammino con Cristo verso la gioia della Pasqua: preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno, tu ci offri questi quaranta giorni di quaresima come un momento privilegiato di conversione e di grazia. Per mezzo del tuo Spirito insegnaci a viverli nell’intimita con Cristo, preoccupati solo di camminare sui suoi passi e di conformare la nostra condotta ai suoi insegnamenti e ai suoi esempi. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Abbiamo in cielo un Padre che ci ama infinitamente e che veglia senza posa su di noi. Preghiamolo di aiutarci a trionfare sulle tentazioni del mondo e del demonio.
Parole di congedo e di saluto
Entriamo decisamente nel tempo di quaresima. Mettiamoci sinceramente all'ascolto della parola di Dio. Viviamo in un vero spirito di preghiera e di mortificazione.