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Investitura di Cristo, Figlio prediletto del Padre
“Tu sei il mio Figlio prediletto in te mi sono compiaciuto” (Mc 322)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, l'andata di Gesù da Giovanni, suo cugino, per essere da lui battezzato, ha di che sorprenderci. Egli è colui che è senza peccato: perché domanda il battesimo di penitenza, quasi fosse peccatore? Lo fa per mostrare, fin dall'inizio della sua vita pubblica, ch'egli entra pienamente nel disegno del Padre suo, e che sarà, come i profeti avevano annunciato, «il servo obbediente", di un'obbedienza di amore, fino ad accettare la morte sulla croce: questo battesimo di sangue, compimento e consacrazione del battesimo di acqua. Tutto questo ci permette di comprendere il significato del nostro battesimo, che è l'impegno totale di vivere in comunione di amore con Dio.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Col battesimo noi siamo diventati veramente figli del Padre che è nei cieli: ce ne rendiamo conto in realtà?
- Come tali, dobbiamo amare Dio con tutto il cuore: davanti a Lui ci comportiamo da figli amorevoli e riconoscenti?
- Consideriamo gli altri, tutti gli altri, come veri fratelli in Cristo? E come si manifesta l'amore che noi diciamo di avere per loro?
2. Invocazioni
- Signore, col battesimo siamo diventati tuoi figli adottivi: abbi pietà di noi.
- Cristo, venuto in questo mondo per comunicarci la vita del Padre, abbi pietà di noi.
Signore, che col tuo soffio di amore ravvivi e guidi la nostra vita, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Is 40,1-5.9-11): Il perdono di Dio dato al popolo pentito
Il popolo d’Israele geme nella notte dell'esilio. Ma ecco che in questa notte un profeta sorge per parlargli di amore e di perdono. L'esilio volge alla fine: presto ci sara' il ritorno, un ritorno trionfale alla madre patria.
a. Quale consolazione per gli infelici deportati! Il tempo del servaggio, della schiavitù, del lavoro forzato e' finito. Si allontana lo spettro della sventura e della catastrofe.
b. Come all'alba di un nuovo giorno, si sogna una partenza festosa, e già si sentono le voci cbe dirigono le carovane in pieno deserto, sul cammino del ritorno.
c. Queste stupende promesse sono fatte anche a noi. Noi siamo inquieti e anche spaventati di fronte ai fatti dolorosi che riempiono ogni giorno le cronache. Basterebbe che noi, pieni di fiducia, gridassimo a Dio il nostro pentimento, e una nuova era di pace si aprirebbe davanti a noi.
Salmo responsoriale (Sal 103): Lo splendore delle opere dl Dio
Questo inno celebra lo splendore delle opere di Dio. Animate dallo Spirito, le creature cantano la gloria di colui che è il loro autore. Ma ahimè, quest'armonia è turbata e distrutta dal peccato. Riconosca l'uomo i suoi torti, si penta, per poter riscoprire ed esaltare l'armonia ristabilita.
Rit.: Benedetto il Signore che dona la vita!
Seconda lettura (Tt 2,11-14; 3,4-7): La bontà dl Dio, manifestata dal figlio suo, Gesù Cristo
Dio è tutto bontà, tutto tenerezza per gli uomini: ce ne ha dato la prova suprema mandando in mezzo a noi il Figlio suo, che si è offerto per riscattarci dal peccato e fare di noi un popolo santo, degno di appartenergli.
a. Dalla considerazione di questa meravigliosa verità dobbiamo ricavare per noi l'assoluta esigenza di liberarci da ogni egoismo e da ogni cattiveria.
b. Solo in questo modo, giustificati dalla grazia di Cristo, fedeli al dono dello Spirito, noi ci prepareremo a ottenere l'eredità finale nella gloria del Padre.
c. Questo testo, testimonianza preziosa della fede delle prime comunità cristiane nella divinità di Gesù, è stato scelto in questo tempo di Natale per spingerci ad essere creature rigenerate dalla grazia del battesimo, in cammino verso la meta: quella di condividere la gloria stessa di Dio nella vita eterna.
Vangelo (Lc 3,15-16.21-22): Il battesimo di Gesù
Luca ci conduce sulle rive del Giordano dove Giovanni, da qualche tempo, esercita il suo ministero di precursore del messia. Or ecco che Cristo si presenta a lui per essere battezzato.
a. Attratti dall'esempio della sua vita mortificata, meravigliati e sedotti dalla sua parola di fuoco, i giudei accorrono numerosi, domandandosi se non sia lui il messia. Giovanni si schermisce.
b. Il vero messia si presenta nella persona di Gesù di Nazaret. Il suo battesimo dà luogo ad una grandissima manifestazione della Trinità: sulla sua testa scende una colomba, simbolo dello Spirito Santo, mentre la voce del Padre rivela a tutti chi egli è: il Figlio suo prediletto.
c. Questa scena ci permette di capire ciò che è avvenuto nel nostro battesimo: la santissima Trinità ha fatto di noi la sua abitazione, o meglio ci ha introdotti nel suo mistero. Noi siamo divenuti a pieno diritto figli della Famiglia divina.
Suggerimenti per l'omelia
Tra i cristiani, sono proprio molti quelli che si sono preoccupati di riflettere sul dono meraviglioso che è stato loro fatto il giorno del battesimo? E noi?... Abbiamo compreso a fondo cosa significa diventare figli di Dio? Perché questo non è solo un modo di dire: è proprio una realtà, come afferma san Giovanni.
Quale risposta dobbiamo dare a Dio onnipotente, eterno, infinito, che ha fatto di noi i suoi figli diletti? Una risposta di amore! essere cristiani significa dunque vivere in comunione di amore.
Vivere in comunione di amore, significa rifiutare formalmente tutto ciò che può indebolirlo o distruggerlo, e che costituisce ciò che noi chiamiamo peccato, cioè il rifiuto di conformare la nostra condotta alla volontà di Dio.
- Vivere in comunione di amore, vuol dire rifiutarsi di fare ciò che Dio non piace, prevenire perfino i suoi desideri, sull'esempio di Cristo che diceva: «Io faccio ogni giorno ciò che è gradito al Padre aio che è nei cieli».
Vivere in comunione di amore, vuol dire sforzarci di avere un intesa perfetta nelle nostre relazioni con i fratelli, nella pace, nella dimenticanza di sé, nella dedizione, nell'amore fraterno.
Vivere in comunione di amore, significa essere obbedienti come Cristo, fino alla morte di croce, se Dio, nei suoi misteriosi disegni, vorrà che noi arriviamo fino a lì.
Questo è il significato del nostro battesimo, di cui quello di Gesù :i aiuta a capire la bellezza e l'eccellenza. Sforzarsi di realizzare tutto ciò, vuol dire vivere da cristiani.
Preghiera universale
In questa festa del battesimo del Signore, la Chiesa ci invita a riflettere sul nostro battesimo, col quale per virtù dello Spirito Santo siamo diventati figli del Padre e fratelli di Cristo. Domandiamo di comprendere il valore del dono che abbiamo ricevuto e saper conformare la nostra vita alle esigenze del nostro nome di cristiani.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Perché la Chiesa adempia con fervore la sua missione di condurre gli uomini a Cristo e di introdurli con il battesimo nella famiglia divina: preghiamo.
2. Perché i cristiani comprendano la grandezza del dono che è stato loro fatto e vivano nella fedeltà agli impegni e agli obblighi del loro stato di figli di Dio: preghiamo.
3. Il mondo è alle prese con delle grandi miserie: la fame, la guerra, l'ignoranza, l'ingiustizia. Perché i cristiani cerchino il rimedio a tutti questi mali, conducendo una vita degna del vangelo:
preghiamo.
4. Perché i genitori che chiedono il battesimo per i loro figli, lo facciano non per seguire un'usanza, ma per motivi di fede, e prendano sul serio il ruolo di educatori cristiani: preghiamo.
5. «Una sola fede, un solo Signore, un solo battesimo». Perché i cristiani di tutto il mondo abbiano a cuore il ritorno all'unità di fede e di amore voluta da Cristo stesso: preghiamo.
Signore, nel tuo amore misterioso hai voluto farci entrare nella tua famiglia: noi siamo divenuti tuoi figli e fratelli di Cristo. Donaci la luce e la forza dello Spirito Santo affinché, coscienti di un tale favore, teniamo ad ogni istante un comportamento conforme al vangelo. Tu che regni col Figlio tuo e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Grazie a Gesù, il Figlio prediletto, noi siamo diventati col battesimo figli del Padre. Uniti a lui, recitiamo con riconoscenza e amore la preghiera ch'egli ci ha insegnato.
Parole di congedo e dl saluto
Battezzati in Cristo, partecipi della sua vita divina, noi dobbiamo in unione con lui estendere il regno di Dio, suo Padre, ed essere nel mondo i testimoni del suo amore.