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II DOMENICA DOPO NATALE - C
“II Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
La liturgia di questa domenica ci chiama ad approfondire il significato della grande festa del Natale. Per farlo è necessario capire chi è Colui che è venuto tra noi, e a quel fine ha fatto questo. Sentiremo perciò di nuovo, al vangelo, il notissimo prologo di san Giovanni: ~In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio».
Questo “Verbo», Parola eterna del Padre, si è fatto carne, e con la sua incarnazione ha realizzato il piano concepito da Dio per la salvezza dell’umanità. E san Paolo precisa che il fine ultimo del piano di Dio è fare di noi uomini i suoi figli. Cristo è venuto: luce per illuminare ogni uomo che viene in questo mondo; grazia e verità', capace di stringere con noi un rapporto vivificante che ci libera e ci salva.
Questa è l'essenza del Natale, questo è il meraviglioso dono che ci è stato fatto.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Il Signore ci ha amati e scelti prima della creazione del mondo. Abbiamo riflettuto su questa realtà e risposto generosamente alla divina iniziativa?
Cristo e' la luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Apparteniamo anche noi al mondo delle tenebre, che rifiuta Cristo?
- Cristo e venuto nel mondo, ma il mondo non lo riconobbe. Siamo pronti a rifiutare il mondo con la sua dottrina e le sue opere, per riconoscere Cristo, unico salvatore?
2. Invocazioni
Signore, che hai mandato il tuo Figlio nel mondo per salvarci, abbi pietà di noi.
- Cristo, che sei luce, vita e salvezza di quanti ti accolgono, abbi pietà di noi.
- Signore, che ci dài il potere e la grazia di diventare figli di Dio, abbi pietà noi.
Prima lettura (Sir 24,1-4.8-12): La vera sapienza
La sapienza di Dio scende dal trono celeste e fissa la sua dimora tra gli uomini. Non è una cosa astratta, ma una presenza attiva, che fa scoprire all'uomo il disegno d'amore di Dio.
a. Non si tratta di quella sapienza umana che insegna a riuscire nella vita, ma della sapienza eterna che fa scoprire all'uomo la via della salvezza.
b. Questa sapienza è un soffio che rinnova ogni cosa, è come una acqua pura che fa rifiorire la pianta inaridita della nostra conoscenza.
c. L'uomo così illuminato scopre la verità: ha una coscienza nuova del suo destino e un modo nuovo nel suo agire. Usa le cose del mondo solo in quanto possono elevano fino a Dio.
Salmo responsoriale (Sal 146): Dio ha ricostruito la città santa
Israele, dopo l'esilio, loda e ringrazia il Signore, che ha ricostruito la sua città e restaurato la sua vita civile e religiosa. A maggior ragione si elevi il nostro ringraziamento a Dio, che ha mandato il suo Figlio a riportarci la speranza, la sicurezza, la vita.
Rit.: Il Verbo si e' fatto carne, e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.
Seconda lettura (Ef 1,3-5.15-18): Figli adottivi di Dio
San Paolo riassume a grandi linee il mistero della nostra redenzione, compiuta da Cristo; alla scelta misericordiosa di Dio deve corrispondere la nostra vita: santi e immacolati al suo cospetto nella carità..
a. L'apostolo eleva anzitutto un inno di lode a Dio per l'opera della salvezza, compiuta mediante Cristo, che ci ha resi figli adottivi del Padre.
b. Ringrazia Dio del dono della fede concesso ai cristiani dì Efeso e della loro corrispondenza, manifestata in modo particolare nella pratica dell'amore fraterno.
c. Non cessa però di pregare perché sia loro concesso anche uno spirito di sapienza e di rivelazione per approfondire sempre più la conoscenza di Dio e del suo amore.
Vangelo (Gv 1,1-18): Il Verbo si è fato carne
È il «prologo» del vangelo di Giovanni, che abbiamo già sentito il giorno di Natale. È il volo d'aquila che si alza fino a Dio, e lo sguardo della fede che penetra in seno alla divinità.
a. Gesù è chiamato la Parola, il Verbo, perché è la rivelazione definitiva del Padre. Nell'Antico Testamento, nonostante le vane rivelazioni, Dio era rimasto avvolto nel mistero: per mezzo di Gesù si e rivelato chiaramente.
b. Dio aveva rivelato la sua potenza nella creazione; aveva parlato per mezzo dei profeti. Ma nella pienezza dei tempi ha parlato per mezzo del Figlio: Gesù è la Parola di Dio, fattasi carne per la salvezza dell'uomo.
c. In Gesù si realizza la parola e la promessa fatta da Dio nell'Antico Testamento: il Figlio ha piantato la sua tenda tra noi: in lui il Padre ci ha benedetti con ogni benedizione.
Suggerimenti per l'omelia
Il Padre si e' rivelato agli uomini nel figlio Gesù. In lui Dio ha assunto il volto dell'uomo e si e' espresso con parole umane. Gesù si presenta come luce e vita, offre agli uomini la possibilità di diventare figli di Dio.
La Parola si rivolge all'uomo impegnandolo ad una risposta.
Egli era nel mondo... ma il mondo non lo riconobbe. Il cristiano, pur vivendo nel mondo, non deve appartenere al mondo: deve rifiutarne la mentalità edonistica e materilistica, le leggi dettate dall'egoismo e dalla superbia. Chi è schiavo del mondo ha gli occhi della mente ottenebrati e non può riconoscere colui che viene a salvarlo.
Veniva nel mondo la luce vera... ma le tenebre non l'hanno accolta. Le tenebre sono le potenze del male, che si oppongono a Dio; sono i malvagi che «preferiscono le tenebre alla luce... Chi fa il male odia la luce e non viene alla luce, perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere vengono da Dio». Il rifiuto di Cristo ci chiude nelle tenebre.
A quanti l'hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio. E' l'essenza della redenzione: il rapporto di intimità esistente tra il Padre e il Figlio è divenuto possibile anche a chiunque si apre all'accoglienza del Verbo. E' il definitivo riscatto dell'uomo. Quale sventura irreparabile se l'uomo, rifiutando Cristo, il. suo Vangelo, la luce e la vita ch'egli offre, si privasse di questo dono gratuito di Dio, e diventasse di nuovo «figlio della perdizione'
Preghiera universale
Fratelli, siamo diventati figli di Dio con il battesimo, e per aver accolto con fede il suo Figlio, fatto uomo. Invochiamo dal Signore lo spirito di sapienza per conoscere i doveri che derivano da questa nostra dignità, e la forza per adempierli.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per la Chiesa e i suoi pastori, depositari e ministri della luce di Cristo. Perché siano sempre zelanti nel diffonderla nel mondo e renderne partecipi tutti gli uomini: preghiamo.
2. Per tutti coloro che, per interessi terreni, rifiutano il Vangelo. Perché comprendano che solo alla luce di Cristo potranno scoprire ciò che giova alla loro salvezza: preghiamo.
3. Per i poveri, i sofferenti, gli emarginati, che sono spesso senza la luce della speranza. Perché accettando Cristo riconoscano che e' possibile per loro un futuro diverso anche in questo mondo:
preghiamo.
4. Perché ognuno di noi accolga Gesù Cristo come «Parola di vita eterna», e rifiuti le parole vuote e i discorsi inutili che tentano di sopraffare l'unica Parola di verità: preghiamo.
5. Per questa nostra comunità parrocchiale. perché sia luce a chi vive nelle tenebre, e in questa luce faccia risplendere le sue opere di carità e di giustizia a favore dei fratelli: preghiamo.
Signore, che hai mandato il tuo Figlio nel mondo perché sia luce e vita per tutti gli uomini, fa' che lo riconosciamo e lo accogliamo come redentore e salvatore, per essere liberati dalle tenebre dell'errore e dalla morte del peccato, e poter cosi diventare tuoi figli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
AI Padre nostro
Accogliendo Cristo e credendo nel suo Nome, siamo diventati figli di Dio. Elevati a questa dignità, possiamo recitare anche noi la preghiera che Cristo ci ha insegnato.
Parole di congedo e di saluto
Abbiamo compreso che ~Natale~ significa sentirsi e comportarsi come figli di Dio. Le nostre opere manifestino a tutti questa nostra grande dignità.