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I DOMENICA DI AVVENTO C
IL RITORNO GLORIOSO DI CRISTO
“State bene attenti... vegliate e pregate in ogni momento” (Lc 2134.36)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, con questa prima domenica di avvento incomincia un nuovo anno liturgico. L'avvento ci ricorda i tanti secoli lungo i quali gli uomini sono vissuti nell'attesa della realizzazione della promessa fatta da Dio, di un salvatore che li avrebbe strappati dalla schiavitù del peccato e introdotti nella Terra Promessa...
Noi siamo invitati a vivere intensamente la stessa attesa per prepararci alla festa del Natale. Cristo viene! La nostra attesa deve essere fatta di fede e di speranza. «Tenetevi pronti», ci dirà Cristo stesso, «vegliate e pregate!» Cerchiamo di avere un cuore che ascolta», animato dal desiderio di rispondere al richiamo di Cristo.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Siamo intimamente convinti che anche la storia ha un senso e si svolge nell'attesa del ricordo glorioso del Figlio di Dio?
- Sappiamo leggere i segni dei tempi, i segni con i quali Dio marca la strada dell'umanità in mezzo alle prove e alle lotte, e perfino tra le tenebre del peccato?
- C'è in noi il vivo desiderio di vedere il regno di Dio stabilirsi sempre meglio nella Chiesa, e per mezzo di essa nel mondo, con l'aumento della giustizia, della carità e della pace?
2. Invocazioni
- Signore, che chiami tutti gli uomini ad entrare nel tuo regno di amore, abbi pietà di noi.
- Cristo, disceso dal cielo per instaurare anche in terra il regno di Dio, abbi pietà di noi.
- Signore, che illumini e sostieni il nostro cammino verso il regno del Padre, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Ger 33,14-16): è annunciato il Messia, re giusto e pacifico
E’ un oracolo del profeta Geremia, e, una visione di speranza: una città nella quale finalmente si realizzeranno le promesse divine di un regno di giustizia, di sicurezza e di pace.
a. Il Signore aveva dato assicurazioni a Davide che la sua dinastia avrebbe regnato per sempre sul popolo d'Israele. Ma ecco che è già passato un secolo da quando essa è crollata sotto i colpi dell'invasione babilonese.
b. Geremia ribadisce la sua fede in una prossima restaurazione:
un discendente di Davide libererà il popolo oppresso e lo introdurrà in una città nella quale regneranno giustizia, tranquillità e gioia.
c. Evidentemente questo testo riconduce il nostro pensiero a Cristo che di secolo in secolo resta per l'umanità l'unica vera speranza. È da Cristo che viene per l'uomo il diritto, la libertà, la salvezza e la pace.
Salmo responsoriale (Sal 24): Un fremito di speranza
Il giusto non si crede mai al sicuro dall'errore. Però egli sa clic, ricorrendo a Dio con umiltà e fiducia, é certo di continuare sulla strada giusta, senza smarrirsi e senza cadere: Dio e, il suo consiglio e il suo sostegno. Non scoraggiamoci di fronte alle difficoltà, ma raccomandiamoci fiduciosamente al Signore.
Rit.: A te, Signore, innalzo l'anima mia.
Seconda lettura (1 Ts 3,12-4,2): Prepararsi con la santità della vita al ritorno del Signore
San Paolo esorta i cristiani di Tessalonica a perseverare nella fede e a fare sempre nuovi progressi nell'amore di Dio e dei Fratelli, per essere pronti ad accogliere il Signore, quando "erra.
a. Paolo aveva predicato il vangelo a Tessalonica durante il suo secondo viaggio. Ma cacciato dalla città per istigazione di alcuni giudei ostinati, non aveva potuto completare la formazione spirituale di quella giovane comunità: per questo è preoccupato.
b. Da ciò le sue lunghe lettere, nelle quali scongiura i fedeli a ricordarsi dei suoi insegnamenti, a crescere nella santità e a fare sempre nuovi progressi nella fede, nella pietà e nella carità.
c. E in questo sta veramente tutta la dinamica spirituale dell’avvento Il cristiano è colui che, posto sulla via della santità il giorno del suo battesimo, non deve più fermarsi nel suo cammino, ma deve scoprire ogni giorno di più le esigenze dell'amore.
Vangelo (Lc 21,25-28.34-36): Tenersi pronti al ritorno del Signore
San Luca riferisce l'insegnamento di Cristo relativo alla fine del mondo e al suo ritorno glorioso. Ricorda il grave ammonimento che ci viene dato, di tenerci pronti ad accogliere il Signore, quando verrà.
a. Con l'aiuto di immagini apocalittiche, paurose e consolanti ad un tempo, questo brano del vangelo descrive il ritorno ultimo del Figlio dell'uomo, che verrà a celebrare il suo giorno di gloria.
b. Ma nello stesso tempo mette in evidenza l'aspetto personale di questo evento universale: la conclusione della nostra vita. Essa verrà certamente, ma noi non ne conosciamo nè il momento nè le circostanze: dobbiamo tenerci pronti.
c. Molto più che una celebrazione religiosa di qualche settimana in preparazione alla festa del Natale, l'avvento dev'essere per noi un modo di essere, di pensare e di vivere: noi andiamo all'incontro col Signore, e dobbiamo avere come compagne di strada la vigilanza e la preghiera.
Suggerimenti per l'omelia
Per quattro settimane la Chiesa non smetterà mai di esortarci a vivere intensamente la nostra fede nell'attesa del Natale, questo solenne anniversario della venuta del Figlio di Dio nel mondo. E cosa dev'essere in pratica l'avvento perché noi, secondo la raccomandazione di Cristo, possiamo essere pronti e vigilanti?
- E' un invito a scuotersi... Il Signore ci invita alla gioia, alla gioia che egli stesso ci porta. Ma questa gioia è solo frutto di un impegno totale: soltanto attraverso un arduo percorso ci si può arrivare. Cristo non ama nè chi ne sta comodamente disteso, nè i soddisfatti, nè i paurosi... Cristo vuole gente audace, avventurosa, magari dei «pazzi», capaci di rischiare tutto, pur di trovarlo.
- E’ una favorevole occasione di rinnovamento... il Signore fissa il suo sguardo su ciascuno di noi, a ciascuno assegna una particolare missione nella sua Chiesa, che è portatrice della Buona Novella. Durante l'avvento, tempo privilegiato, dobbiamo sforzarci di scuotere la nostra pigrizia per rispondere in pieno all'appello del Signore.
- E’ un incitamento alla solidarietà... Lo sforzo personale che ci è richiesto deve inserirsi in una comunità di credenti, la Chiesa, la parrocchia. Perciò questo sforzo lo realizzeremo nell'unione più stretta possibile con coloro che ne fanno parte.
Risvegliamoci dunque, affinché con la testimonianza della nostra generosità e del nostro entusiasmo, possiamo trascinare anche i fratelli nel cammino verso Cristo.
Preghiera universale
Fratelli, il tempo di avvento ci fa rivivere la venuta del Figlio (li Dio in mezzo a noi. Venuta che non è la semplice rievocazione del passato, ma un fatto di palpitante attualità. Sappiamo come accogliere il Signore? La preghiera comunitaria ci ottenga la grazia di essere vigilanti e pronti ad aprirgli la porta del nostro cuore, al momento del suo arrivo.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La Chiesa ha ricevuto da Cristo, suo fondatore, la missione di annunciare la Buona Novella. Perché essa l'adempia con fervido slancio d'amore: preghiamo.
2. L'umanità tutta intera vive nell'angoscia del domani. Perché i cristiani, pastori e fedeli, le infondano il conforto della loro incrollabile speranza: preghiamo.
3. La sofferenza sotto tutte le forme affligge tanta parte dell'umanità, quasi inchiodandola alla croce. Perché i cuori si aprano e le mani si tendano ad alleviare tante sofferenze: preghiamo.
4. Mentre popoli interi muoiono di fame, le nazioni ricche spendono somme favolose per la fabbricazione o l'acquisto di armi e strumenti di morte. Perché cessi finalmente questo scandalo: preghiamo.
5. Le prime comunità cristiane attendevano il ritorno del Signore unite nella preghiera fraterna. Perché anche noi, sul loro esempio, ci prepariamo al Natale con un sincero impegno di generosità e di santità: preghiamo.
Signore, all'inizio dell'avvento tu ci inviti a prepararci seriamente alla tua venuta. Non permettere che il nostro cuore si infiacchisca e si appesantisca nelle preoccupazioni della vita presente. Infondi in noi desideri generosi che si trasformino in vigilanza, impegno, dedizione e carità. Tu che vivi e regni col Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Solo vivendo costantemente nell'amore del Padre possiamo disporci ad entrare nel suo regno. Ravviviamo questo amore recitando col Figlio la preghiera dei figli.
Parole di congedo e di saluto
Noi cristiani abbiamo la missione di preparare la venuta di Cristo nel mondo: per affrettarla cerchiamo di vivere sempre una carità più attenta e generosa.