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XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - B
SERVIRE PER AMORE FINO ALLA MORTE
“Chi vuoi essere grande... chi vuol essere il primo, si faccia servo di tutti” (Mc 10,44)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, chi è, secondo il modo corrente di giudicare, colui che riesce nella vita? Colui che diventa qualcuno, che è ricco, influente, che arriva all'apice degli onori. Questi criteri però non sono quelli di Dio. L'ambizione manifestata dai figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, offre a Gesù l'occasione di precisare in che cosa consiste la vera grandezza.
Egli proclama che essa consiste, specialmente per i suoi discepoli, non negli onori, nelle ricchezze o nel potere, ma nel servizio del prossimo: «Chi vuole diventare grande - egli dice - deve farsi il servo di tutti». Noi mediteremo su questo insegnamento.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Come discepoli di Cristo, che ha dato la sua vita per noi, siamo pronti a seguirlo su questa strada di dedizione, di servizio, di dono di noi stessi?
- Non siamo forse molto più preoccupati di assicurare il nostro benessere, la nostra autorità, il nostro potere, che di assolvere i nostri umili compiti di servizio?
- Che cosa facciamo praticamente per andare in aiuto a quelli che sono nelle difficoltà, nella malattia, nella prova, sotto qualunque forma si presenti?
2. Invocazioni
- Signore, tu hai voluto che il Figlio soffrisse e morisse su una croce per la salvezza del mondo: abbi pietà di noi.
- Cristo, che nella tua passione hai preso su di te tutta l'umana sofferenza, abbi pietà di noi.
Signore, tu che ci fai comprendere, amare e vivere il mistero del Calvario, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Is 3,2-3.10-1 1): La sofferenza espiatoria di Gesù
Qual è il valore e quali sono gli effetti della sofferenza subita dal giusto? Vissuta nella fede e nell'amore - ci dice Isaia - essa è sorgente di perdono e di vita per le moltitudini e per il giusto stesso; essa si trasforma in pienezza di gloria e di gioia.
a. Questo quarto «canto del servo sofferente» esalta il sacrificio di un giusto che, sostituendosi agli uomini colpevoli, ripara i loro peccati e ottiene loro il perdono da Dio.
b. Egli stesso, in ricompensa, sarà colmato di gloria. Dalla pienezza del dolore scaturirà la pienezza della gioia; all'orrore della notte succederà lo splendore della luce.
c. E’ Cristo che realizzerà pienamente questa profezia. Egli sarà schiacciato dai nostri peccati, ma la sua morte sfocerà nel suo trionfo e in quello di tutti coloro che il suo sacrificio avrà salvati.
Salmo responsoriale (Sal 32): Il Signore non abbandona mali suoi
Nelle prove il giusto conserva intatta la sua fiducia, sicuro che Dio stesso, che è giustizia e bonta', prenderà le sue difese e non gli farà mancare il suo aiuto. Insieme con il servo sofferente, cantiamo anche noi la nostra fiducia in Dio.
Rit.: Donaci, Signore, la tua grazia: in te speriamo.
Seconda lettura (Eb 4,14-16): Gesù Cristo, il sommo sacerdote che compatisce
L'autore dell'epistola, dopo averci insegnato che Cristo è il nostro sommo sacerdote per eccellenza, ci invita a stare saldi nella nostra fede in lui e a camminare sotto la sua guida, con assoluta sicurezza, verso il Padre.
a. La sua risurrezione e il suo ritorno nella gloria gli hanno forse fatto dimenticare gli uomini e le loro miserie? Giammai! Il cielo non gli ha cancellato il ricordo di noi.
b. L'esperienza ch'egli ha avuto di persona delle nostre prove, l'ha reso solidale con noi, con la nostra povertà. Senza cessare di essere Dio. egli vive con noi e in noi.
c. Perciò, per quante siano le nostre debolezze, non scoraggiamoci mai. La mancanza di fiducia sarebbe la più grande delle nostre colpe. Sarebbe un'ingiuria all'amore di Dio.
Vangelo (Mc 10,35.45): Servo di tutti
Gesù insegna che, nel suo regno, la vera grandezza consiste non nell'essere serviti, come i grandi di questo mondo, ma nel servire gli altri fino al dono della propria vita. Un servizio di amore, sul suo esempio.
a. Gesù ha appena annunciato per la terza volta la sua passione e la sua morte, e i suoi discepoli, come se non avessero sentito niente, discutono tra di loro e litigano, preoccupati di assicurarsi i posti migliori nel suo regno futuro.
b. Gesù si sforza di far loro vedere dov'è la vera grandezza: essa non è nel prestigio e negli onori; essa è nel servizio degli altri, che dovrà giungere, se sarà necessario, fino al sacrificio supremo.
c. Le parole di Cristo ci riguardano tutti: esse sgonfino le nostre ambizioni, il nostro orgoglio, i nostri sogni di potere. Servire è l'esigenza dell'amore. Servire è l'unica via della vera grandezza.
Suggerimenti per l'omelia
Essere qualcuno, essere influenti, lodati, onorati: chi c'è al mondo, cristiano o no, che non abbia nel fondo di se stesso questa aspirazione? Gesù insegna ai suoi discepoli qual è la vera grandezza e come la si conquista.
- La vera grandezza di una vita viene solo dal servizio reso agli altri. La ragione di ciò è chiara: la sacra Scrittura, il vangelo in particolare, ci ricordano che il più grande comandamento - potremmo dire l'unico, perché da esso derivano tutti gli altri - è quello dell'amore:
«Amerai il Dio tuo con tutto il tuo cuore, e il tuo prossimo come te stesso». Per essere autentico, quest'amore dev'essere effettivo. E come lo sarà se non si esprimerà, se non si concretizzerà nel dono di se stessi agli altri? Servizio significa «amore in azione».
- Per essere vero, fino a dove dovrà arrivare questo servizio? fino alla spogliazione di s~: bisogna purificarlo da ogni desiderio di dominio, di vanagloria, di ricerca di se stessi.
fino alla sopportazione delle incomprensioni e delle critiche: e anche degli insuccessi. Bisogna armarsi di pazienza e di perseveranza, « sorriso incluso».
fino al sacrificio della vita, data e offerta negli umili doveri quotidiani, nei diversi incarichi che si esercitano, talvolta nella sofferenza e anche nella morte, sull'esempio di Cristo crocifisso.
Essere servo, e servo sofferente, con Cristo e come Cristo, vuol dire privarsi di tutto, anche di se stessi, per essere presi totalmente dall'amore.
Preghiera universale
Fratelli, Cristo è venuto non per essere servito, ma per servire e dare la vita in riscatto per tutti. Abbiamo sentito lui stesso proclamarlo. Come cristiani e come suoi discepoli, noi abbiamo il dovere di prendere esempio da lui. Domandiamo di capire che la via della vera grandezza è quella di metterci al servizio degli altri.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Sull'esempio di Cristo suo fondatore, la chiesa ha il dovere di essere al servizio dell'umanità. Affinché, fedele alle direttive del Vaticano Il, ella presenti al mondo il volto di una madre amorosa, attenta e devota: preghiamo.
2. Il papa ha il titolo di «servo dei servi». Affinché questo sia il programma di tutti i pastori della chiesa: prodigarsi instancabilmente al servizio di tutti gli uomini: preghiamo.
3. Troppo spesso i capi delle nazioni si considerano come i padroni assoluti, gelosi della loro autorità. Affinché siano piuttosto i padri dei loro popoli, preoccupati unicamente di assicurare la pace, la tranquillità e sufficienti risorse materiali: preghiamo.
4. La maggior parte della gente si guadagna la vita servendo e lavorando per gli altri. Affinché lo facciano con spirito di carità fraterna, e il loro lavoro sia giustamente apprezzato: preghiamo.
5. Affinché noi prendiamo maggiormente coscienza che le nostre comunità parrocchiali dovrebbero essere delle vere famiglie, in cui ognuno dovrebbe preoccuparsi del bene dei suoi fratelli: preghiamo.
Signore Gesù, tu ti sei fatto «servo di tutti». Anche oggi tu ti doni a noi senza riserve, specialmente nel sacrificio eucaristico. Trasforma il nostro cuore a immagine del tuo, affinché siamo tutto a tutti, come hai fatto tu stesso, e sul tuo esempio siamo anche noi capaci di dare la vita per i nostri fratelli. Tu che vivi e regni col Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Recitando la preghiera dei figli di Dio, pensiamo a tutti coloro dei nostri fratelli che non hanno da saziare la loro fame, e proponiamo di dare loro il nostro aiuto con generosità.
Parole di congedo e di saluto
Cristo è venuto per servire. Vogliamo anche noi essere suoi discepoli? Mettiamoci come lui al servizio di Dio e dei nostri fratelli.