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LE CONDIZIONI DI UNA TESTIMONIANZA AUTENTICA
”Gesù chiamò i Dodici e li mandò a due a due” (Mc 6,7)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, la domenica scorsa, non l'avete dimenticato, la chiesa ci ricordava che, come cristiani, dobbiamo rendere testimonianza della nostra fede a Gesù Cristo, essere i suoi messaggeri presso i nostri fratelli. Il battezzato ha ricevuto questa missione: «Tu sei membro di Gesù Cristo, sacerdote, profeta, re» si è sentito dire nel momento in cui ha ricevuto sulla fronte l'unzione con l'olio santo. E in quanti campi ci sono gli «incaricati di una missione»: nella diplomazia, nell'esercito, nell'economia, ecc. E vengono scelti, sono accreditati solo elementi competenti e degni di fiducia.
Noi a quali condizioni potremo essere dei testimoni validi del vangelo? Sarebbe urgente che ci ponessimo il problema...
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Abbiamo mai intravisto lo splendore del piano amoroso di Dio, realizzato nel suo Figlio e per mezzo del suo Figlio: rendere tutti gli uomini suoi figli, a pieno diritto?
- Cooperiamo alla realizzazione di questo piano, aiutando i messaggeri di Cristo, sacerdoti, missionari, cristiani impegnati, ad assolvere il loro compito evangelico?
- Personalmente siamo testimoni di Cristo col nostro amore a Dio e agli uomini, la nostra sollecitudine per il regno di Dio, la nostra vita di rinuncia e di generosità?
2. Invocazioni
- Signore, che ci hai scelti prima della creazione del mondo ad essere i tuoi figli amati, abbi pietà di noi.
- Cristo, che riunisci tutti gli uomini in una sola famiglia, cioè il «tuo mistico corpo», abbi pietà di noi.
- Signore, soffio di vita e di amore in seno alla chiesa, che è il vero regno di Dio, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Am 7,12-15): Intrepidezza del profeta Amos
All'imposizione di abbandonare la terra d'Israele, dove la sua predicazione non è gradita, il pro feta Amos oppone un rifiuto categorico: egli ha ricevuto la missione di predicare, quindi predicherà, anche se la sua parola potrà dispiacere a quelli che sono al potere.
a. Amos, un semplice contadino, è mandato da Dio a rimproverare al re d'Israele e ai sacerdoti del santuario di Betei il formalismo e la superficialità della loro religione.
b. Amazia, uno dei sacerdoti fedeli al re, gli intima l'ordine di abbandonare il paese. Amos reagisce vivamente: ha la missione di profetizzare, quindi profetizzerà.
c. Come reagiamo noi quando siamo chiamati a professare o a confermare la nostra fede? Siamo abbastanza forti e coraggiosi, da non lasciarci imbavagliare?
Salmo responsoriale (Sal 84): Supplica fiduciosa a Dio
Dio è la benignità stessa: ha mandato il Figlio suo agli uomini per rivelare loro il suo amore, per portar loro la felicità, instaurando sulla terra un mondo nuovo nella verità, nella giustizia e nella pace. Ora è necessario prestare ascolto agli insegnamenti dei suoi inviati.
Rit.: Mostraci, o Dio, il volto del tuo amore.
Seconda lettura (Ef 1,3-14): Ricapitolare In Cristo tutte le cose
Da tutta l'eternità Dio aveva stabilito che gli uomini sarebbero stati chiamati a diventare suoi figli, e che l'artefice di questo disegno meraviglioso sarebbe stato il Figlio suo. È precisamente questo il piano che san Paolo rivela ai suoi fedeli, con un commosso entusiasmo.
a. Questa lettera è senza dubbio una specie di «circolare», destinata a parecchie chiese: essa rappresenta uno dei più alti vertici del pensiero di san Paolo.
b. Paolo ha descritto il piano di Dio: da prima della creazione del mondo, egli aveva stabilito di colmare gli uomini delle sue ricchezze, della sua grazia, per mezzo di Cristo, suo Figlio prediletto.
e. Un mistero di amore, e quale amore! In compenso, quale responsabilità per noi! Dobbiamo assolutamente mostrarci degni della nostra vocazione di cristiani e cooperare nel modo migliore alla realizzazione della divina volontà.
Vangelo (Mc 6,7-13): Gesù manda i Dodici In missione
Respinto dai suoi concittadini di Nazaret, Cristo manda i suoi apostoli in missione presso gli abitanti della Galilea, per predicare la penitenza. Nello stesso tempo dà loro delle consegne precise, atte ad assicurare il successo del loro ministero.
a. In primo luogo, una consegna di assoluto disinteresse: nessuno spirito di lucro né alcuna preoccupazione per quanto concerne la loro sussistenza. L'uomo volontariamente sprovvisto per amore, non manca di nulla: Dio sostiene e feconda i suoi sforzi.
b. Il vero apostolato esige il «mandato», la «missio». Esso riceve la sua autenticità da questa sorgente: l'invio in missione da parte di Cristo. Nessuno può arrogarsi da solo questo incarico.
c. E una condizione molto importante, specialmente nel nostro tempo, in cui si vedono spuntare dappertutto persone che pretendono di parlare in nome del vangelo. Diffidiamo! Quale mandato hanno ricevuto dai successori degli apostoli, dalla chiesa? Dobbiamo sempre esigere queste lettere credenziali.
Suggerimenti per l'omelia
Missione esaltante quella alla quale ogni cristiano è invitato a cooperare: è la missione stessa della chiesa. Diffondere fino agli estremi confini della terra il messaggio evangelico. A quali condizioni potrà essere un testimonio valido, un portatore autentico della parola di Dio?
A condizione di essere:
- Preso e attirato da lui. «Il Signore mi ha preso quando stavo dietro al mio bestiame», grida Amos. Essere testimone di Cristo, significa andare a proclamare il suo amore. E come possiamo farlo se non siamo convinti che egli ci ama, se non siamo «sedotti» come dicono i profeti - dal mistero del suo amore?
- Assolutamente disinteressato. Non si deve cercare in alcun modo la propria gloria oil proprio interesse personale. Senza questo disinteresse totale è impossibile trovare anche il minimo ascolto. Solo nel disinteresse la povertà evangelica acquista tutto il suo significato. Tutto ciò che è «avere» o desiderio di avere appesantisce e paralizza.
- Sereno e lieto nonostante tutto. Malgrado le rinunce, i sacrifici, gli insuccessi, le persecuzioni, il cristiano, testimonio di Cristo e portatore del suo messaggio, conserva nel cuore una gioia inalterabile: la gioia che si prova, quando si ama, ad annunciare questo amore: non ce n'è di più esaltanti. Se questa gioia traspare dal volto dell'apostolo, essa vince le ultime resistenze e conquista i cuori.
Preghiera universale
Fratelli, sappiamo dunque che a fianco dei ministri permanenti del vangelo come sono i pastori della chiesa, ogni cristiano deve sentire il dovere di esserne anche lui il messaggero. Pregheremo tutti insieme affinché ciascuno prenda a cuore le sue responsabilità, e comunque siano le sue condizioni di vita, non si sottragga a questo compito.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Affinché la chiesa e i suoi pastori annuncino senza mai stancarsi la parola di Dio, nonostante le difficoltà e le opposizioni che possono incontrare: preghiamo.
2. Affinché gli annunciatori del vangelo si mostrino distaccati da ogni interesse personale. preoccupati solo della gloria di Dio e del bene delle anime, e così il loro messaggio abbia veramente un valore inoppugnabile: preghiamo.
3. In un mondo frivolo come il nostro, assetato di ricchezze e di piaceri, è divenuto difficile prestare ascolto alla parola di Dio. Affinché l'umanità guarisca da questa sordità mortale, causa di tanti altri mali: preghiamo.
4. Noi siamo portati a rivolgere la nostra benevolenza solo a coloro che ci sono graditi. Affinché essa si allarghi a tutti gli uomini, e preferibilmente ai poveri e agli sventurati: preghiamo.
5. Ogni domenica, durante la messa, ascoltiamo la parola di Dio. Affinché sappiamo accoglierla con attenzione e riconoscenza, per poi esserne i testimoni viventi in tutte le nostre opere: preghiamo.
Signore, rendici disponibili alla tua chiamata. Colmaci di forza e di generosità affinché, trionfando sul nostro egoismo e sulle nostre paure, cerchiamo solo i tuoi interessi e quelli dei nostri fratelli. Aiutaci a sacrificare i nostri comodi alle esigenze del tuo regno. Nostra sola ambizione sia farti conoscere e amare. Tu che vivi e regni col Padre e con lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Dio ci ha scelti per amore, e noi siamo diventati suoi figli per mezzo di Gesù Cristo. Segnati dal suo Spirito, sforziamoci di dare la testimonianza di un vero amore per lui.
Parole di congedo e di saluto
Come discepoli di Cristo, abbiamo sentito il suo appello: «Siate miei testimoni!». Proprio dove ci troviamo abitualmente, cerchiamo di portare sempre il suo messaggio di amore e di pace.