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VI DOMENICA DI PASQUA - B
DIO E’AMORE
«Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore» (1 Gv 4,8)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, la liturgia di questa sesta domenica di Pasqua mette l'accento sul grande comandamento del vangelo: quello dell'amore. Dio è amore: egli ci ha amati per primo fino a darci il Figlio suo. Che cosa aspetta in cambio? Una risposta di amore, ma una risposta autentica. Come possiamo sapere se il nostro amore per lui è vero? È facile farsi delle illusioni. Le letture di oggi insistono su due segni particolari: la fedeltà ai comandamenti e l'amore effettivo al prossimo.
E da questi due segni che noi riconosceremo, senza tema di errore, che il nostro amore per Dio è di oro puro, non di vile piombo falsamente dorato.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Abbiamo compreso che il mistero di Dio è un mistero di amore? Egli ci ama gratuitamente, senza alcun merito da parte nostra. Egli accoglie tutti gli uomini, qualunque sia la loro razza, la loro origine, la loro cultura.
- Convinciamoci che il nostro amore per lui sarebbe semplice menzogna, se non cercassimo di seguire in tutto il suo beneplacito.
- Siamo presso i fratelli i messaggeri del suo amore, con la testimonianza di una vita di carità e di dedizione?
2. Invocazioni
- Signore, che ci hai amati per primo, fino a fare del tuo Figlio la vittima per i nostri peccati, abbi pietà di noi.
- Cristo, mandato a rivelarci i segreti di amore del Padre tuo celeste, abbi pietà di noi.
- Signore, che ci apri all'amore del Padre e ci aiuti a corrispondervi, abbi pietà di noi.
Prima lettura (At 10,2548):
I primi pagani chiamati alla fede e al battesimo
Col racconto del battesimo di un ufficiale romano di nome Comelio, san Luca ci mostra che Dio non esclude nessuno dalla salvezza in Gesù Cristo. Il vangelo è offerto a tutti gli uomini senza eccezione, con la sua ricchezza di luce e di vita.
a. Un grave problema si poneva alla chiesa nascente: si potevano ammettere al battesimo i pagani, senza sottoporli alle prescrizioni della legge giudaica?
b. Il fatto avvenuto a Pietro, voluto dallo Spirito Santo, fornisce la soluzione del problema: Dio non fa preferenze di persone; tutti gli uomini sono ammessi alle sorgenti della vita divina.
c. Lo Spirito Santo ha rovesciato le barriere che dividevano gli uomini: barriere di razza e di classe. Siamo noi forse portati a rialzarle, spinti da un egoismo e da un orgoglio più o meno cosciente?
Salmo responsoriale (Sal 97): Annuncio della salvezza universale
Il Signore manifesta la sua potenza, la sua giustizia e il suo amore, moltiplicando le meraviglie della sua tenerezza in favore di tutte le nazioni. Che tutta la terra lo acclami!
Rit.: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.
Seconda lettura (1 Gv 4,7-10): Dio è amore!
«Dio è amore», ci dice san Giovanni. Ce ne ha dato la prova più certa mandando il suo Figlio nel mondo, come vittima per i nostri peccati. Da ciò il dovere che abbiamo, di amarci gli uni gli altri come egli ci ama.
a. Con l'occhio della fede - un occhio d'aquila - Giovanni penetra nel mistero della vita intima di Dio. «Dio è amore», egli ci dice. Non ha forse mandato il Figlio suo alla morte per salvarci?
b. Il fedele, il vero cristiano, è quindi colui che crede a questo amore, che vive di questo amore, e che vi corrisponde riversandolo sugli altri, permettendo così a Dio di amarli per mezzo di lui.
c. Questo è il senso dell'esortazione di san Giovanni: «Amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio». È così che, divenuti figli di Dio per il battesimo, noi dobbiamo amare il Padre come lo ama Cristo, e amare gli altri sempre come li ama Cristo.
Vangelo (Gv 15,9-17):
Amare come ama Dio significa aprirsi alla gioia
Poco prima di morire, Gesù, nel discorso della cena, svela con accenti indimenticabili il mistero dell'unità che deve esistere tra lui e i suoi discepoli: è il mistero stesso di Dio, il mistero dell'amore.
a. Per rimanere in questo amore, è indispensabile che ci sia una fedeltà totale ai comandamenti del Signore, non nella costrizione ma nello slancio del cuore.
b. In più, il discepolo di Cristo dev'essere il messaggero dell'amore del Padre, riversando questo amore sui suoi fratelli, arrivando a dare per essi perfino la vita, se necessario.
c. In questo modo la gioia di Gesù diventa quella del cristiano. Dall'istante in cui l'uomo prende coscienza di essere amato da Dio e di vivere in una reciprocità di amore, egli si apre alla gioia stessa di Dio.
Suggerimenti per l'omelia
«Dio è amore!». È l'affermazione fondamentale del vangelo. Ma a forza d'essere sentita e ripetuta, forse ha perduto parte della sua forza e ha subito una certa usura. La liturgia ci invita oggi a riscoprire il profondo significato.
Dio è amore. Gesù Cristo è venuto tra noi solo per rivelarci questo mistero: esso costituisce l'essenza del suo insegnamento. E questo che pone la religione cristiana al di sopra di tutte le altre, quanto il cielo è più alto della terra. E la prova suprema di questo amore, è il dono che Dio ci ha fatto del suo Figlio: «Dio ha tanto amato il mondo - dice san Giovanni - che, per salvarlo, ha mandato il suo Figlio». Amore gratuito, amore incondizionato. Dio ci ha amati per primo,
senza alcun merito da parte nostra. Egli ci ha scelti così come siamo, con le nostre debolezze e i nostri peccati. E nella sua «follia d'amore», egli arriverà a fare di noi i suoi figli.
- Egli aspetta da noi una risposta di amore. L'amore esige amore. Ora amare Dio significa:
- rimanere in lui, secondo l'espressione di Cristo stesso, restare alla sua presenza, essere sempre in ascolto della sua parola;
- cercare solo ciò che a lui piace. Colui che veramente ama, non ha altra preoccupazione che di piacere all'amato, di soddisfare ogni suo minimo desiderio, anzi di prevenirlo in ciò che desidera;
- riversare sugli altri questo amore di Dio. Dio li ama: possiamo pretendere di amare Dio, se anche noi non amiamo coloro ch'egli ama? se noi ci rifiutiamo di far rifluire sui fratelli l'amore che Dio ha per noi?
Preghiera universale
Fratelli, abbiamo sentito Cristo mettere l'accento sull'unione di cuori che deve esistere tra i suoi discepoli, segno del loro amore verso il Padre. Supplichiamolo che ci aiuti a vincere le resistenze e le reticenze del nostro egoismo, per avvicinarci a questo ideale che egli ci propone.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La missione della chiesa è di annunciare agli uomini il mistero rivelato da Gesù Cristo: Dio è amore. Affinché possa assolverla con l'audacia di una carità senza limiti: preghiamo.
2. Affinché, al di sopra di ogni frontiera, gli uomini cerchino di comprendersi meglio, per costruire una società più giusta, più umana, più fraterna: preghiamo.
3. La luce del vangelo non brilla ancora su tutti i continenti. Affinché uomini e donne, innamorati di Cristo, tutto abbandonino per mettersi al suo servizio: preghiamo.
4. Per tutti coloro che sono oppressi dalla prova, dall'insuccesso, dalla solitudine, dalla malattia. Affinché l'amore di Dio si riveli loro attraverso il sorriso, la mano, il gesto di un amico: preghiamo.
5. Per noi stessi. Affinché l'amore di Cristo, attinto ogni domenica dall'eucaristia, si espanda quale gioia celeste nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie, nei nostri ambienti di lavoro: preghiamo.
Signore, allarga il nostro cuore alla dimensione del tuo. Da' al nostro amore la forza del tuo amore! Dov'è la discordia, insegnaci a portare la pace. Dove sono le tenebre, insegnaci a far brillare la luce. Dove c'è la disperazione, insegnaci a ravvivare la speranza. Poni la tua dimora in noi affinché noi possiamo regnare con te, presso il Padre, nello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Dio ci ama come il migliore dei padri. Non ci ha fatto forse suoi figli? Ci sia ora nella nostra preghiera una profonda reciprocità di amore.
Parole di congedo e di saluto
Sforziamoci, con la testimonianza di un amore veramente fraterno, di rivelare, a tutti coloro che incontreremo sulla nostra via, il grande amore che Dio ha per loro.