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Testi dell'editrice Elledici
Ogni volta che cominciamo la celebrazione eucaristica, ogni volta che entriamo in relazione con Dio nella preghiera ricordiamo, tracciando sul nostro corpo il segno della croce, di essere avvolti nella relazione trinitaria. La nostra fede ci spinge sempre a discernere i modi in cui Dio si manifesta nel mondo e a sperimentare nuove vie in cui l'amore vince sul grigiore dell'abitudine e instaura nuove forme di comunione. L'unità di questo cammino di ricerca riposa nella sua origine e nel suo punto d'arrivo: in Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo e che, in una misteriosa unione, santifica il nostro essere, la nostra intelligenza e il nostro amore, accogliendoli e innalzandoli.
Signore, troppo spesso pretendiamo di conoscere appieno noi stessi e il mondo e ci precludiamo la gioia della novità. Abbi pietà di noi.
Cristo, a volte la nostra vita ci appare senza valore e ci scordiamo che tu ci chiami a collaborare all'avvento del regno dei cieli. Abbi pietà di noi.
Signore, i desideri del nostro cuore ci spingono sempre a ricercare il tuo volto e ci fanno dimenticare che tu stesso ce lo riveli nella pace. Abbi pietà di noi.quando spesso il non vederti diventa per noi occasione per non sentirti vicino. Abbi pietà di noi.
Prima lettura - Prv 8, 22 - 31: Prima che la terra fosse, già la Sapienza era generata.
La Sapienza, figura di Cristo, ci dà un'immagine familiare del suo rapporto con Dio. In questa familiarità siamo chiamati ad immergerci ascoltando queste parole, sapendo di essere coinvolti anche noi in questa relazione d'amore più antica dei mari, delle colline e degli abissi.
Dal Salmo 8: O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
L'uomo è meraviglia del creato e la sua grandezza riposa nella grandezza di Dio. La perfezione di questa relazione è ciò che il salmista, e noi con lui, vogliamo lodare (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Rm 5, 1 - 15: Andiamo a Dio per mezzo di Cristo, nella carità diffusa in noi dallo Spirito.
Il Cristiano nella pienezza della sua fede sperimenta una condizione di perfezione: egli rimane nella pace, non teme le tribolazioni, si affida ad una speranza che non delude. Questa perfezione non è frutto della sua forza e della sua capacità di affermarsi, bensì deriva dalla giustificazione donataci da Dio resa possibile da Gesù Cristo e trasmessa a noi dallo Spirito Santo.
Canto al Vangelo: Alleluia, alleluia. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, a Dio che è, che era e che viene. Alleluia.
Vangelo - Gv 16, 12 - 15: Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà.
L'apparente parzialità dell'annuncio di Gesù non è frutto di una sua sfiducia nei nostri confronti. La comprensione della pienezza dell'annuncio evangelico non può essere immediata e totale perché deve nascere da un rapporto intimo col Padre. Lo stesso rapporto con il Padre e con noi che Gesù mantiene sempre costante, è lo stesso che siamo chiamati a costruire ascoltando la voce dello Spirito.
Il Signore ci chiede di non rimanere in noi stessi, ma di metterci sempre in relazione con lui. Come cristiani siamo chiamati ad essere consapevoli che la grandezza di questa relazione non si esaurisce mai. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, dacci il desiderio di conoscerti.
1. Perché sappiamo credere veramente che da sempre tu ci ami, preghiamo.
2. Perché la nostra relazione con te sia stimolo e modello per costruire relazioni con i nostri fratelli, preghiamo.
3. Perché sulla tua parola sappiamo affrontare le difficoltà e i momenti di morte, ricordandoci che il tuo silenzio non è sinonimo della tua assenza, preghiamo.
4. Perché sappiamo sempre camminare sulla strada della comprensione del tuo annuncio, sapendo che essa non è mai una nostra conquista, ma sempre un tuo dono, preghiamo.
O Padre, il tuo mistero è profondo e, nel tuo Figlio Gesù, tramite l'azione dello Spirito Santo tu ci chiedi di esplorarlo e prima ancora di amarlo. Aiutaci ad essere all'altezza di questo compito infinito. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Gesù è sempre stato tutt'uno col Padre e per mezzo di lui noi possiamo vivere la stessa realtà. Esprimiamo questa piena consapevolezza con le parole che Egli stesso ci ha insegnato, e diciamo insieme...