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V DOMENICA DI QUARESIMA – B
ALLEANZA D'AMORE
“Porrò la mia legge nel loro animo” (Ger 3t,32)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, il vangelo è prima di tutto, anzi esclusivamente, un fatto di amore: la liturgia di questa quinta domenica di quaresima si sforza di mettere in risalto questo mistero. L'alleanza conclusa tra Dio e l'uomo è un'alleanza d'amore. Perché nessuno ne resti all'oscuro egli ha voluto che fosse suggellata nel sangue del suo Figlio, versato su di una croce. «Nessuno - ha detto Gesù - può dare a coloro che ama un segno di amore più grande di quello di morire per loro». E lui è morto per noi. L'ora della passione di Cristo, «la mia ora», come l'ha chiamata Gesù stesso, è l'ora dell'amore, del supremo amore.
Sarà anche la nostra? Ci apriamo noi all'amore? Durante questa eucaristia noi chiederemo che si realizzi la parola del Signore, riferita dal profeta: «Io metterò la mia legge nel loro animo; la scriverò nel loro cuore».
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- La quaresima continua... Sappiamo approfittare di questo tempo privilegiato per preparare il rinnovamento pasquale, lavorando alla riforma di tutto il nostro essere spirituale?
- Ci sforziamo di togliere dalla nostra vita tutto ciò che non è conforme allo spirito del vangelo: il nostro sussiego, il nostro orgoglio, la nostra pigrizia?
- Siamo sensibili ai disperati richiami di tanti infelici? Cosa facciamo per loro? Quali sacrifici ci siamo imposti?
2. Invocazioni
- Signore, che nel tuo amore per noi, non hai esitato a sacrificare il tuo stesso Figlio, abbi pietà di noi.
- Cristo, grano di frumento sepolto nella terra per germogliare la spiga della vita, abbi pietà di noi.
- Signore, che doni ai tuoi fedeli un cuore nuovo, per fare di essi i figli della croce, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Ger 31,31-34): La nuova alleanza
Il profeta Geremia annuncia che Dio stipulerà col suo popolo una nuova alleanza, non più impressa su tavole di pietra, come quella di cui Mosè fu il mediatore, ma scritta proprio nei cuori: un'alleanza d'amore, suggellata dal sangue di Cristo.
a. All'uscita dall'Egitto, Dio aveva dato a Mosè sul monte Sinai le tavole della legge, sulle quali erano impressi i dieci comandamenti, che il popolo doveva osservare.
b. Nel corso della loro storia, i giudei tradirono spesso questa alleanza. Il profeta annuncia che Dio la rinnoverà, incidendola nel più intimo dei loro cuori.
c. Portata da Cristo e segnata col sigillo della croce, questa nuova alleanza instaura tra Dio e l'uomo una comunione di amore: essa penetra il credente fino nel profondo del suo cuore e lo fa entrare nel mistero del Dio vivente.
Salmo responsoriale (Sal 129): Preghiera per ottenere la santità
Affinché il peccato venga estirpato dai nostri cuori, è necessaria una radicale trasformazione. Domandiamo a Dio di compiere questa nuova creazione e di infondere in noi uno spirito nuovo, portatore di santità, di pace e di gioia.
Rit.: Crea in me, o Dio, un cuore puro.
Seconda lettura (Eb 5,7-9): La sofferenza di Cristo è sorgente di perdono
Con espressioni di sorprendente efficacia, l'autore della Lettera agli Ebrei dimostra come Cristo, accettando di soffrire per obbedienza al Padre suo, ha meritato la salvezza per tutti gli uomini.
a. Assumendo la condizione umana, ad eccezione del peccato, il Figlio di Dio si è sottomesso, per amore verso il Padre suo, alla legge della sofferenza: e l'ha vissuta veramente in tutta la sua estensione.
b. Nello stesso tempo ha - per così dire - accolto in se stesso tutta l'umana sofferenza; ne ha fatto un'offerta di amore, facendola così passare attraverso il mare della felicità di Dio.
c. Pertanto nessuno può ritenersi abbandonato solo nella prova. Cristo crocifisso e risuscitato cammina al suo fianco, per aiutarlo a fare della sofferenza un'offerta di amore.
Vangelo (Cv 12,20-33): L'ora del Figlio di Dio
Gesù prende occasione dalla presenza di qualche pagano di origine greca per parlare della «sua ora». Si tratta dell'ora della sua passione: egli accetta di viverla, sapendo che è indispensabile per la salvezza dell'umanità.
a. Nessuno sapeva, meglio di lui, che per compiere l'opera della redenzione, era necessario passare per la sofferenza e la morte. Ma via via che il momento si avvicina, sopravviene il timore. Egli ha paura di quest'ora.
b. Egli supererà la sua angoscia, pensando che quest'ora di morte è anche l'ora della fecondità dell'opera sua, l'ora della sua glorificazione. Come il grano di frumento che muore nella terra per risorgere come spiga.
c. Ogni cristiano è chiamato a vivere l'ora di Cristo. Associato alla passione del divin maestro, lo sarà anche della sua glorificazione. Se sarà uomo di rinuncia e di sacrificio, sarà anche uomo di gioia spirituale. E noi viviamo l'ora di Gesù?
Suggerimenti per l'omelia
Chi non ha capito che il vangelo è prima di tutto, anzi unicamente, un fatto di amore, non ha capito niente. È un invito urgente, fatto all'uomo, di dare amore per amore.
- Il vangelo è un'alleanza di amore. Dio è l'amore infinito: e non può concludere con l'uomo che un'alleanza di amore. Tuttavia è un'alleanza che non può prescindere dai comandamenti. E non si può eluderli, col pretesto che Dio non è un padrone, ma un padre. Un padre non dà forse delle direttive al figlio, per il suo bene? I comandamenti del Signore non sono altro che l'espressione della sua sollecitudine paterna.
- Un'alleanza suggellata col sangue di Cristo. Per aiutare l'uomo a vincere le resistenze del suo orgoglio e del suo egoismo, Dio non ha trovato mezzo più efficace che mettere sotto i suoi occhi la croce, sulla quale il Figlio suo agonizza. Come resistere di fronte a tale testimonianza di amore? Né Dio né il suo Figlio avrebbero potuto fare di più. La croce è una «sublime follia». Sì, la follia dell'amore, portata all'estremo, all'infinito.
- Un'alleanza che dev'essere impressa nel cuore. Nella contemplazione della croce, vicino alla Vergine in pianto, il cristiano dovrà sentire il bisogno di aprire il cuore alla legge dell'amore. In un certo senso, ogni cristiano deve essere uno « stimmatizzato». Solo così entrerà subito nel mistero del Dio vivente, e non avrà altro desiderio che quello di riempire d'amore tutta la sua vita.
Preghiera universale
Fratelli, Cristo ha dichiarato: «Quando sarò innalzato da terra, io trarrò tutto a me». Tutti uniti preghiamo che la croce del salvatore Gesù, lungi dall'essere per noi uno scandalo, diventi un polo d'attrazione, in cui troveremo luce, verità e vita.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per la chiesa: affinché si sforzi di vivere la passione di Cristo, per essere in grado, con la sua povertà, la sua pazienza e la sua mansuetudine, di attirare gli uomini a Dio: preghiamo.
2. Quante ingiustizie nel nostro tempo e quante vittime inchiodate alla croce: popoli asserviti, persone senza lavoro scoraggiate e umiliate, stranieri votati al disprezzo! Affinché il loro grido di angoscia sia accolto dai cristiani come il grido di Cristo sulla croce: preghiamo.
3. Affinché a loro volta, tutti i crocifissi della vita sappiano alzare il loro sguardo verso la croce e unire le loro sofferenze a quelle del salvatore Gesù, per la salvezza del mondo: preghiamo.
4. Nulla ha valore senza sforzo, senza rinuncia, ad esempio del grano di frumento che incomincia col morire nel solco. Affinché i discepoli di Cristo accettino questa legge, che è il segreto di ogni vera fecondità: preghiamo.
5. E anche per noi qui riuniti: affinché impariamo ad accogliere nella nostra vita il mistero della croce, e a viverlo uniti a Cristo, per la nostra salvezza e per quella del mondo intero: preghiamo.
Signore Gesù, la tua croce è un mistero che la nostra ragione difficilmente comprende, e davanti al quale la nostra sensibilità è sconvolta e si rifiuta. Illumina tu la nostra mente perché ne comprendiamo il senso, donaci la forza di accettarlo con tutte le sue esigenze, e la gioia di viverlo con te, per l'avvento del regno del Padre tuo in noi e su tutta la terra, per i secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
È Cristo che ci ha insegnato la preghiera del Padre nostro. Cerchiamo di recitarla con un cuore nuovo, ricreato ad immagine del suo.
Parole di congedo e di saluto
Ogni ora che passa dovrebbe essere per noi cristiani l'ora di Cristo. Viviamola come lui nell'amore e nel dono di noi stessi al servizio di Dio e dei nostri fratelli.