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Testi dell'editrice Elledici
Il senso profondo di questa liturgia si esprime nelle parole con cui Gesù consegna la sua eredità ai suoi apostoli e a noi. Due sono le cose che egli ci lascia: lo Spirito Santo, che anima il nostro rapporto con il Padre, e la pace. In una formula riassuntiva egli ci invita a una vita spirituale serena ed operosa, che non si manifesta mai in un distacco dalla quotidianità e dalla vita pratica, ma che sboccia sempre in una fedeltà creativa, in cui ogni giorno è una nuova occasione per capire e gioire del più profondo dei misteri: l'amore di Dio per noi.
Signore, le nostre ansie sommergono la serenità di un rapporto sincero con te. Abbi pietà di noi.
Cristo, la paura di perdere l'amore ci rende schiavi della fragilità. Abbi pietà di noi.
Signore, la durezza della realtà ci fa dubitare che in essa ci sia spazio per la tua dolcezza. Abbi pietà di noi.
Prima lettura - At 15, 1-2.22-29: E' parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie.
L'osservanza dell'insegnamento di Cristo non si riduce ai soli segni esteriori, siano essi la circoncisione, gli atti di beneficienza o una rispettosa educazione. La fedeltà a Dio si manifesta quando nasce da un rapporto consapevole della sua grazia, libero e intimo. Questo punto centrale, nel brano degli Atti, anima gli apostoli nelle loro scelte riguardo all'evangelizzazione dei pagani.
Dal Salmo 66: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Uniamoci al salmista nel proclamare la sua certezza: Dio farà splendere il suo volto sulla terra. Tutti gli uomini conosceranno la sua via, e tutte le genti la sua salvezza (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Ap 21,10-14.22-23: L'angelo mi mostrò la città santa che scende dal cielo.
La Gerusalemme che scende dal cielo non ha più tempio perché Dio è sempre e dovunque in essa. Allo stesso modo il cammino di ogni credente è finalizzato ad annullare la distanza che separa il suo agire nel mondo dal suo rapporto intimo con Dio.
Canto al Vangelo: Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia.
Vangelo - Gv 14, 23 - 29: Lo Spirito Santo vi ricorderà ciò che io vi ho detto.
In questo brano di vangelo Gesù non lascia spazio a dubbi: il rapporto con il Padre e l'osservanza della parola sono un tutt'uno. L'azione dello Spirito Santo, la pace e la serenità di fronte alle tribolazioni vengono tutte insieme da questo intimo rapporto, la cui immagine è la figura di Gesù Cristo.
Il Signore ci ama nel profondo e il nostro compito di cristiani è solo quello di aver fiducia in questo sguardo d'amore. Preghiamo insieme e diciamo: Signore prendi dimora in noi.
1. Perché il rapporto con te non si riduca ad un resoconto dei nostri fallimenti e delle nostre vittorie. Preghiamo.
2. Perché ci sia sempre continuità tra la nostra fede in te e la nostra partecipazione alla vita sociale. Preghiamo.
3. Perché la pace, condizione interiore prima che equilibrio esteriore, accompagni sempre il nostro cammino. Preghiamo.
4. Perché la tua voce ci ricordi sempre che siamo liberi figli di Dio e nulla di meno. Preghiamo.
O Padre, Tu ci chiedi solo di abbandonarci al tuo abbraccio paterno. Aiutaci a sopportare la nostra fragilità che ci tiene lontani da te e dal tuo amore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Gesù ci ha ricordato che il Padre non ci lascia mai soli e che la sua voce ci chiama costantemente all'amore, in continua attesa di essere ascoltata. Esprimiamo questa consapevolezza con le parole ch'Egli stesso ci ha insegnato e diciamo insieme...