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Testi dell'editrice Elledici
Riconoscere il volto di Gesù risorto presente nella nostra vita trasforma la nostra quotidianità. Questo ci suggeriscono le letture liturgiche di oggi. Nel Vangelo, quando il Cristo si fa presente, i discepoli vedono cambiare le sorti della loro giornata lavorativa; Pietro, nel racconto degli atti degli Apostoli, non ha paura di testimoniare di fronte al sinedrio la verità della fede. Anche noi oggi possiamo migliorare la nostra vita e la vita degli altri accogliendo lo stesso messaggio di salvezza.
Signore, le nostre giornate asfissianti ci fanno sempre lasciare indietro qualcosa, e molte volte quel qualcosa sei Tu. Abbi pietà di noi.
Cristo, siamo pieni di scrupoli e non riusciamo a testimoniare nel mondo la Tua verità. Abbi pietà di noi.
Signore, Tu sei morto per noi e noi non sappiamo riconoscerti. Abbi pietà di noi.
Prima lettura - At 5, 27b - 32.40b - 41: Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo.
Pietro risponde al Sommo Sacerdote con parole che devono diventare un precetto di vita per ogni cristiano: "Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini". Non è un invito al dogmatismo e all'intransigenza, bensì una professione di fedeltà e una rivendicazione di libertà verso tutte quelle forme di controllo e di schiavitù che il mondo ci propone ogni giorno.
Dal Salmo 29: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
Uniamoci al salmista nel lodare il Signore, poiché è lui che muta il nostro lamento in danza. Le tenebre che ci avvolgono durano quanto la sua collera, cioè un istante (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Ap 5, 11 - 14: L'Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza.
Le parole di lode rivolte all'Agnello, il Cristo nella visione dell'Apocalisse, sembrano stridere con l'umiltà della vita e della morte di Gesù. Questa è tuttavia la vera fonte di salvezza per gli uomini di tutti i tempi: Gesù si è immolato per noi e nella sua resurrezione ci ha trascinati con sé nella sua gloria.
Canto al Vangelo: Alleluia, alleluia. Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo, e ha salvato il mondo nella sua misericordia. Alleluia.
Vangelo - Gv 21, 1 - 19: Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, e così pure il pesce.
È il Cristo risorto che rende feconda la nostra vita, la nostra quotidianità. Questo è ciò che sperimentano i discepoli. Il loro pescare è improduttivo fino a quando non giunge il Risorto. È la presenza e il riconoscimento del Signore che cambia di segno la loro e le nostre giornate.
A volte la difficoltà maggiore nell'accogliere realmente nelle nostre vite la resurrezione di Cristo si manifesta proprio nell'incapacità di tradurre in azioni concrete questo messaggio di speranza. Preghiamo insieme e diciamo: Signore metti al tuo servizio il nostro lavoro.
1. Perché la ricerca del denaro e del potere non ostacoli mai la nostra ricerca di fede e non contraddica la nostra testimonianza. Preghiamo.
2. Perché abbiamo sempre fiducia che nei momenti di fatica e di stanchezza tu sei con noi. Preghiamo.
3. Perché il tuo amore per l'uomo ci faccia comprendere che le nostre azioni e le nostre scelte contano davvero. Preghiamo.
4. Perché, guidati dal desiderio d'incontrarti, siamo sempre capaci di riconoscere la luce della tua presenza. Preghiamo.
O Padre, Tu ci hai mandato il tuo unico Figlio per annunciarci che la nostra vita può e deve essere felice e proficua. Aiutaci a essere all'altezza di tale dono. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Dio non si disinteressa della nostra realtà quotidiana, per quanto piccola essa possa sembrare. Prendiamo coscienza di questa vicinanza con le parole ch'egli stesso ci ha insegnato, e diciamo insieme...