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BATTESIMO DEL SIGNORE - B
L'INVESTITURA DEL CRISTO FIGLIO DILETTO DEL PADRE
"Tu sei il mio Figlio diletto, in te mi sono compiaciuto» (Mc 1,11)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, l'incontro di Gesù con Giovanni Battista, suo cugino, per essere da lui battezzato, ha qualcosa di sorprendente. Gesù è «il senza peccato»: perché mai chiede il battesimo di penitenza, come fosse un peccatore? Per mostrare chiaramente, fin dall'inizio della sua vita pubblica, ch'egli entrava in pieno nel disegno del Padre suo, e che sarebbe stato, come i profeti avevano predetto, «il servo obbediente», d'una obbedienza d'amore, fino a subire la morte di croce, questo battesimo di sangue, conclusione e consacrazione del battesimo di acqua.
In questo modo ci permette di capire il significato del nostro battesimo, che è l'impegno totale di vivere in comunione di amore con Dio.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Col battesimo siamo diventati veramente figli del Padre celeste: ce ne rendiamo conto?
- Come tali dobbiamo amare Dio con tutto il cuore; nei suoi confronti ci comportiamo proprio come dei figli amorosi e riconoscenti?
- E gli altri, tutti gli altri, li consideriamo come veri nostri fratellini Cristo? Come si manifesta l'amore che noi dobbiamo nutrire per loro?
2. Invocazioni
- Signore, noi siamo diventati col battesimo tuoi figli adottivi, abbi pietà di noi.
- Cristo, venuto nel mondo per comunicarci la vita del Padre, abbi pietà di noi.
- Signore, che col tuo soffio di amore animi e dirigi la nostra vita, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Is 42,1-4.6-7): La missione di servo
Il popolo giudaico è veramente provato: è costretto all'esilio di Babilonia. Per confortarlo, il profeta Isaia gli annuncia la scelta con cui Dio l'ha onorato: sarà il servo ideale, con la missione di rivelare Dio ai popoli pagani.
a. Dio stesso interverrà affinché sia idoneo al compimento di questa missione: farà scendere su di lui il suo Spirito, e lo investirà della sua stessa autorità.
b. Da quel momento porterà il messaggio di Dio con una fedeltà perfetta, senza tradimenti, senza transazioni, ma anche con dolcezza, pazienza e umiltà.
c. Il prediletto di Dio sarà per eccellenza il Cristo stesso. Egli sarà il servo perfetto: maestro dolce e umile di cuore, trasmetterà agli uomini gli insegnamenti del Padre, sosterrà con bontà i deboli, gli afflitti, gli infelici.
Salmo responsoriale (Sal 28): Inno di gloria al Signore
Glorifichiamo il Padre celeste, la cui voce s'è fatta sentire sopra il Figlio suo Gesù, nel giorno del suo battesimo nelle acque del Giordano. Benediciamolo per averci rivelato il suo Figlio diletto. Ringraziamolo di aver pronunciato le stesse misteriose parole nel giorno del nostro battesimo.
Rit.: Gloria e lode al tuo nome, Signore.
Seconda lettura (At 10,34-38): Il Signore di tutti
In occasione del battesimo di un ufficiale pagano e della sua famiglia, san Pietro fa osservare che Dio non fa distinzione di persone: egli offre la sua salvezza a tutti gli uomini senza distinzione di razza o di cultura.
a. Un ufficiale dell'esercito romano ha domandato all'apostolo Pietro di andare da lui, a Cesarea, per istruirlo e battezzarlo.
b. Prima di amministrare il sacramento a lui e ai suoi, Pietro rivela loro il messaggio di Cristo, facendo notare che quel messaggio è rivolto a tutte le anime rette.
c. Tutti gli uomini quindi sono chiamati alla fede in Cristo. Facilitiamo noi il loro ingresso nella chiesa per mezzo della preghiera, con lo spirito d'apostolato e l'aiuto tangibile ai missionari?
Vangelo (Mc 1,7-Il): Il battesimo di nostro Signore
All'inizio del suo vangelo Marco ricorda quale è stata la missione di Giovanni Battista: annunciare la venuta imminente del messia. E dopo aver fatto il racconto del battesimo di Gesù, narra le grandiose manifestazioni che si sono avverate alla sua uscita dall'acqua del Giordano.
a. Se Marco si preoccupa di raccontare la doppia manifestazione dello Spirito Santo e del Padre, è perché vuole che i lettori prendano coscienza della personalità del Cristo: Egli è realmente il Figlio di Dio.
b. Sottolineando la differenza che c'è tra il battesimo di acqua, amministrato da Giovanni, e il battesimo nello Spirito, che sarà dato da Cristo, Marco vuole richiamare l'attenzione sull'importanza del battesimo cristiano per coloro che l'hanno ricevuto.
c. Anche se non è accompagnato da sì imponenti manifestazioni celesti, il battesimo cristiano produce effetti non meno meravigliosi:
esso fa figli di Dio coloro che lo ricevono; li introduce nel mistero stesso della Trinità, in seno alla famiglia divina.
Suggerimenti per l'omelia
Sono molti i cristiani che si prendono la pena di meditare sul dono meraviglioso che è stato loro dato il giorno del battesimo? E noi qui presenti?... Abbiamo compreso che cosa significa questa espressione: diventare figli di Dio? Perché non si tratta solo di un modo di dire: è una precisa realtà, come afferma san Giovanni.
Quale risposta daremo a questo Dio eterno, onnipotente e infinito, che ha fatto di noi i suoi figli diletti? Una risposta di amore! Essere cristiani quindi vuol dire vivere in comunione di amore.
- Vivere in comunione di amore vuol dire rigettare formalmente tutto ciò che potrebbe indebolire o distruggere questa comunione, ciò che noi chiamiamo «peccato», cioè il rifiuto di conformare la nostra condotta alla volontà di Dio.
- Vivere in comunione di amore vuol dire fare solo ciò che piace a Dio, prevenendo perfino i suoi desideri, sull'esempio di Cristo che diceva: «Io faccio sempre ciò che è gradito al mio Padre celeste».
- Vivere in comunione di amore vuol dire cercare nelle relazioni con
i fratelli un'intesa perfetta, nella pace, nella dimenticanza di sé, nella dedizione e nell'amore fraterno.
- Vivere in comunione di amore vuol dire essere obbedienti come Cristo, fino alla morte di croce, se Dio nei suoi imperscrutabili disegni ci chiama fino a quel punto.
Preghiera universale
In questa festa del battesimo di nostro Signore, la chiesa ci invita a ricordarci del nostro battesimo, con il quale, per l'azione dello Spirito Santo, siamo diventati figli del Padre celeste e fratelli di Gesù Cristo. Domandiamo di comprendere il valore del dono ricevuto e di saper conformare la nostra vita alle esigenze della nostra condizione di cristiani.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Affinché la chiesa svolga fedelmente la sua missione, che è quella di condurre gli uomini a Cristo e di introdurli col battesimo nella famiglia divina: preghiamo.
2. Perché i cristiani comprendano la grandezza del dono che è stato loro fatto, e vivano nella fedeltà agli impegni e agli obblighi della loro condizione di figli di Dio: preghiamo.
3. Il mondo è alle prese con grandi calamità: la fame, la guerra, l'ignoranza, l'ingiustizia. Perché i cristiani pongano rimedio a tutti questi mali conducendo una vita degna del vangelo: preghiamo.
4. Affinché i genitori che vogliono il battesimo per i loro figli, non lo facciano per seguire una tradizione, ma solo per motivi di fede, e adempiano seriamente il loro compito di educatori cristiani: preghiamo.
5. «Una sola fede, un solo Signore, un solo battesimo». Perché i cristiani di tutto il mondo si sforzino di ricomporre l'unità di fede e di amore voluta da Cristo stesso: preghiamo.
Signore, nel tuo immenso amore hai voluto farci entrare nella tua stessa famiglia: noi siamo diventati figli tuoi e fratelli di Cristo. Donaci la luce e la forza dello Spirito Santo affinché, coscienti di un tale favore, rendiamo conforme al vangelo il nostro comportamento di ogni giorno. Tu che regni col Figlio e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Grazie a Gesù, il Figlio diletto, noi siamo diventati col battesimo i figli del Padre. Uniti a lui, recitiamo con riconoscenza e amore la preghiera ch'egli stesso ci ha insegnato.
Parole di congedo e di saluto
Battezzati nel Cristo, partecipi nella sua vita divina, uniti a lui dobbiamo estendere il regno di Dio, suo Padre, ed essere nel mondo i testimoni del suo amore.