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Testi dell'editrice Elledici
L'apostolo Tommaso esprime un dubbio che ogni uomo e ogni cristiano sperimenta nell'udire il racconto delle vicende di Gesù Cristo: il Risorto è veramente il Crocifisso. La domanda, se condotta fino in fondo, porta a riflettere sulla grandezza del dono d'amore che Dio fa all'uomo nella resurrezione di Gesù e, se è vissuta autenticamente, ci permette di avvicinare il volto del Cristo risorto, riconoscendovi il nostro Signore e nostro Dio.
Signore, la difficoltà nel comprendere il Tuo amore per noi diventa spesso una scusa per negarti. Abbi pietà di noi.
Cristo, spesso tendiamo ad ammorbidire la verità della Tua resurrezione intendendola solo in senso metaforico. Abbi pietà di noi.
Signore, abbiamo paura della libertà che ci hai lasciato e cerchiamo nuove schiavitù. Abbi pietà di noi.
Prima lettura - At 5, 12 - 16: Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne.
Il successo della predicazione degli apostoli ha un motivo chiaro e semplice: essi compiono gesti e propongono segni che trasmettono un messaggio di novità e speranza: la presenza del Risorto fra gli uomini di oggi.
Dal Salmo 117: Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
Il salmista ci invita a proclamare che l'amore di Dio è per sempre perché, in Cristo e nella Sua resurrezione, la morte non ha più potere su di esso (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Ap 1, 9 - 11a.12 - 13.17 - 19: Ero morto, ma ora vivo per sempre.
Cristo è termine ultimo della nostra ricerca, egli è il Primo e l'Ultimo e il Vivente. In lui il cammino dell'uomo viene portato a compimento. Egli è l'unico che può veramente dirci, come a Giovanni: "Non temere!".
Canto al Vangelo: Alleluia, alleluia. Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Alleluia.
Vangelo - Gv 20, 19 - 31: Otto giorni dopo venne Gesù.
Il centro del vangelo di oggi è nel cambiamento di situazione di Tommaso. Egli parte da una condizione precaria di dubbio e desiderio di conoscere e giunge al più alto riconoscimento di Gesù come il Cristo, dicendo: "Mio Signore e mio Dio".
La risurrezione è un fatto reale, ma comprendere il suo significato per la nostra vita non è né scontato né banale. Dobbiamo metterci in ricerca. Preghiamo insieme e diciamo: Cristo Risorto, rendici credenti.
1. Perché siamo capaci di rifiutare le soluzioni facili che propongono un Dio diverso da Te. Preghiamo.
2. Perché la nostra fede parta sempre dalla verità della Tua resurrezione. Preghiamo.
3. Perché non ci colga la paura dell'ignoto, sicuri del fatto che al termine di ogni cammino di verità ci attende il Tuo volto. Preghiamo.
4. Perché sappiamo cogliere nella nostra vita, specialmente nella sofferenza, i segni del Tuo corpo risorto. Preghiamo.
O Padre, Tu hai donato all'uomo la vita eterna. Aiutaci a comprendere questa verità così superiore alle nostre deboli capacità. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Gesù ci chiede di ricercare sempre il volto di Dio chiamandolo "Padre". Seguiamo il suo insegnamento ripetendo le parole ch'Egli stesso ci ha lasciato, e diciamo insieme...