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Testi dell'editrice Elledici
È Gesù colui di cui parlano la prima e la seconda lettura. Isaia annuncia il servo ingiustamente perseguitato, figura di Gesù. San Paolo eleva un inno a Dio che in Gesù si fa uomo e che si inabissa nell'umiltà della croce per essere innalzato nella gloria. Chi vuole amare Dio fino in fondo deve attendersi anche sofferenze, umiliazioni e percosse. Il Cristiano è chiamato ad assumersi questo compito che Gesù ha perseguito fino in fondo: non indurire il proprio cuore ed essere capaci di continuare a vivere la misericordia di Dio.
Signore, troppe volte la nostra durezza morale è effetto della nostra vanità. Abbi pietà di noi.
Cristo, troppo spesso la nostra viltà è più grande della consapevolezza della tua fiducia in noi. Abbi pietà di noi.
Signore, la nostra passione per Te e la nostra fede in Te sono insufficienti. Abbi pietà di noi.
Prima lettura - Is 50, 4-7: Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare confuso.
L'immagine di Isaia del servo vilipeso e percosso ci trasmette un senso di forza. L'origine di questa forza è Dio, l'unico in grado di donare la forza agli afflitti per causa dell'amore.
Dal Salmo 21: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Anche nella sofferenza il salmista non rinuncia ad amare il suo Dio annunciandone il nome ai fratelli (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Fil 2,6-11: Cristo umiliò sé stesso, per questo Dio lo esaltò.
Cristo umiliando sé stesso è stato innalzato da Dio al di sopra di tutto. Da questo paradosso di abbassamento e innalzamento deriva la nostra salvezza.
Canto al Vangelo: Lode e onore a te, Signore Gesù! Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo: Lc 22,14-23,56: La passione del Signore.
Siamo di fronte al racconto cruciale per la nostra fede: la passione di Gesù. Un contrasto emerge lungo la lettura del vangelo di oggi: da una parte le vicende del mondo intorno a Gesù, un mondo in cui il male sembra prevalere; dall'altra la capacità di Gesù di continuare ad amare l'uomo.
Il compito di essere veramente cristiani non è facile: richiede la capacità di amare fino in fondo. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, rendici capaci di amare nella sofferenza.
1. Perché nel dubbio ci rimanga comunque il coraggio di scegliere e di non "lavarcene le mani". Preghiamo.
2. Perché la nostra fede non chieda segni, ma sia segno. Preghiamo.
3. Perché anche dopo il nostro tradimento che continuamente si rinnova siamo sempre coscienti della tua misericordia. Preghiamo.
4. Perché la nostra adesione a te non vacilli nel momento della prova. Preghiamo.
O Padre, Tu ci chiedi di seguirti fino alla morte e alla morte di croce. Aiutaci Tu ad abbracciare liberamente questa alta missione. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Gesù è stato capace di fidarsi del Padre anche quando si sentiva abbandonato. Chiediamo questa forza e rivolgiamoci a Dio con le parole ch'Egli stesso ci ha insegnato: diciamo insieme...