Copyright © 2024 laparrocchia.it
SEO e sito realizzato
da ViDYO GmbH
dal 15-04-2001 online
II DOMENICA DI AVVENTO - B
PREPARARE LE VIE DEL SIGNORE
“Preparate la strada del Signore” (Mc 1,3)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, la liturgia di questa seconda domenica di avvento ci invita a «preparare la strada del Signore». In passato, quando una persona importante doveva visitare un luogo, si cominciava col rendere praticabili le strade. Ora viene il Signore: natale è la venuta di Cristo in mezzo a noi. E un annuncio di grande gioia, ma nello stesso tempo un invito pressante a «preparare le vie del Signore», secondo l'espressione di san Giovanni Battista.
E come? Con uno sforzo di conversione personale, eliminando il peccato dalla nostra vita; ma anche con uno sforzo di conversione collettiva, affinché nella nostra società regnino l'amore e la verità, la giustizia e la pace.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Siamo impegnati nella preparazione della venuta del Salvatore con uno sforzo di sincera conversione nella fede e nella speranza, affinché egli ci trovi «senza macchia, irreprensibili e nella pace»?
- A motivo del nostro egoismo, della nostra passività, della nostra mancanza di rettitudine, non stiamo forse compromettendo i progetti di Dio, ponendo ostacoli al messaggio di giustizia e di pace di Gesù Cristo?
- Abbiamo noi la preoccupazione, e quasi l'ossessione, di consolare quelli che soffrono: i malati trascurati, i vecchi abbandonati, i disoccupati in grande disagio, i bambini handicappati?
2. Invocazioni
- Signore, che vuoi rinnovare il mondo, fare cieli nuovi e terra nuova, abbi pietà di noi.
- Cristo, che sei venuto sulla terra per stabilirvi un regno di amore e di verità, di giustizia e di pace, abbi pietà di noi.
- Signore, che per trasformare i nostri cuori ci parli nel silenzio del deserto, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Is 40,1-5.9-11): Preparate la via al Signore
Isaia annuncia agli israeliti deportati a Babilonia la fine ormai vicina dell'esilio e il loro ritorno in patria. Dio li ama sempre, nonostante le loro mancanze: egli non è mai venuto meno alle sue promesse.
a. Il brano profetico che oggi meditiamo serve da introduzione alla seconda parte delle profezie di Isaia, quella chiamata «libro della consolazione di Israele».
b. In questo brano troviamo usato per la prima volta il termine evangelizzare, che significa: «annunziare la buona novella». Per i giudei esiliati c'era forse un annuncio più lieto del ritorno nella terra dei loro padri?
c. Nel tempo dell'avvento, la chiesa, scegliendo questa lettura, vuole farci meditare sulla venuta del Figlio di Dio in mezzo a noi, e ci invita a metterci nelle migliori disposizioni per accoglierlo e approfittare della sua visita.
Salmo responsoriale (Sal 84): Canto di speranza
Il profeta ha appena annunciato ai giudei esiliati la fine dei loro mali. Questa promessa è divenuta meravigliosa realtà in Gesù, per tutti gli uomini. Supplichiamo il Signore di renderla ogni giorno più reale e tangibile.
Rit.: Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Seconda lettura (2 Pt 3,8-14): Nell'attesa d'un mondo nuovo
L'apostolo Pietro ci invita ad approfittare del tempo accordatoci dalla pazienza di Dio, per prepararci al ritorno definitivo del Cristo col pentimento dei nostri peccati e la santità della nostra vita.
a. Come i primi cristiani, ai quali è indirizzata questa lettera, anche noi potremmo essere tentati di turbarci per il ritardo di Dio nel realizzare i suoi piani: quanto aspetta ad agire?
b. Non sarebbe meglio approfittare di questa pazienza misericordiosa che assicura a dei peccatori, quali noi siamo, il tempo di convertirci e di prepararci al ritorno del Signore?
c. Così siamo invitati, in questo inizio dell'avvento, a far tesoro di questo ritardo di Dio, in uno spirito di pentimento, di vigilanza, di pietà, di giustizia: poiché nessuno conosce né il giorno né l'ora.
Vangelo (Mc 1,1-8): Il Battista annuncia la venuta del Salvatore
Sulle rive del Giordano, Giovanni Battista incomincia il suo ministero in mezzo ai giudei, attirati in gran numero dalla fama della sua santità. Egli li esorta alla penitenza e li battezza, preparandoli così ad accogliere il messia.
a. È l'inizio della buona novella, portata agli uomini da Gesù, il Figlio di Dio, come precisa l'evangelista san Marco. Quale messaggero mandato davanti a lui, Giovanni Battista invita i giudei a «raddrizzare i sentieri del Signore».
b. Il Battista esercita il suo ministero nella solitudine del deserto, affinché, lontano dal frastuono delle città, la sua parola sia meglio ascoltata e penetri nell'intimo dei cuori.
c. Perché non adottare, durante l'avvento, «questa spiritualità del deserto», fatta di silenzio, di raccoglimento e di preghiera: essa si stacca dalle cose futili per aprirsi all'essenziale.
Suggerimenti per l'omelia
La seconda domenica di avvento, con la scelta delle letture e soprattutto col presentarci la figura di Giovanni Battista che predica nel deserto, ci invita a preparare «i sentieri del Signore». Lavoro difficile, ma quanto entusiasmante! In che modo preparare le vie del Signore?
Essendo anzitutto uomini di preghiera. Solo la preghiera può trasformare le nostre tenebre in luce, la nostra debolezza in forza. Per questo è urgente che noi ci ritiriamo nel deserto, come Giovanni Battista: dobbiamo ristabilire il silenzio dentro di noi, collocarci in una zona di calma e di pace per poter sentire la voce di Dio, poterci riempire del suo messaggio. Solo questa «spiritualità del deserto» produce l'uomo d'azione, capace di trasformare la società e il mondo.
- Sforzandoci di vivere dello spirito e nello spirito di Gesù Cristo. Sarebbe un'illusione pretendere di trasformare il mondo, senza incominciare da se stessi. La voce del Signore si fa sentire? Essa ci chiama alla conversione di noi stessi. In che modo? Riesaminando il nostro modo di pensare e di vivere, lottando coraggiosamente contro l'orgoglio e l'egoismo che sono in noi e paralizzano ogni slancio di amore.
- Diffondendo intorno a noi il messaggio di Gesù Cristo. Forti della Parola ascoltata e vissuta, noi dovremmo, secondo l'espressione del Signore stesso, «gridarla sui tetti». Ecco quale dovrebbe essere, per noi cristiani, la passione, l'ossessione della nostra vita: essere con Cristo la luce che brilla nelle tenebre, essere i messaggeri della giustizia, della pace, dell'amore: in una parola i portatori di Gesù Cristo al mondo.
Preghiera universale
Fratelli, durante questo tempo di avvento noi dobbiamo preparare le vie del Signore. Abbiamo sentito che cosa significa questa espressione e quali esigenze essa implica. Con la nostra preghiera concorde e fraterna, imploriamo da Dio la luce e la forza necessaria.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La chiesa ha ricevuto, come Giovanni Battista, la missione di ricordare agli uomini che la venuta del Salvatore è vicina. Perché essa la compia con chiarezza e coraggio: preghiamo.
2. I sacerdoti devono condurre i loro fratelli a Gesù Cristo. Perché lo facciano con tutto lo slancio del loro cuore, senza temerarietà ma anche senza timidezza, sempre fedeli alle direttive del loro capo, il papa, e dei vescovi: preghiamo.
3. Il mondo geme nell'angoscia, alla ricerca d'una pace inafferrabile, sotto la minaccia d'una deflagrazione generale. Perché presti più attenzione al messaggio di Cristo, che solo è capace di bandire l'ingiustizia e d'instaurare la pace: preghiamo.
4. Quanta intraprendenza nei commercianti in questa fine d'anno per vendere meglio i loro prodotti! Perché i veri cristiani si impegnino a presentare il messaggio evangelico in modo più attraente e più convincente: preghiamo.
5. Una comunità cristiana vive dell'apporto di tutti i suoi membri. Perché ciascuno lavori alla santificazione personale per migliorare il clima spirituale della parrocchia: preghiamo.
Aiutaci, o Signore, a preparare la venuta del tuo Figlio. Purifica la nostra coscienza. Libera il nostro cuore dalla superbia, da ogni sentimento di rancore, da ogni sete di vanagloria. Rendici santi e irreprensibili davanti a te, affinché siamo pronti ad accogliere il tuo Figlio, che vive e regna con te e con lo Spirito Santo per i secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
La preghiera del Padre nostro, recitata con Cristo, esprima il nostro desiderio ardente di incontrarlo nel suo regno di giustizia e di amore.
Parole di congedo e di saluto
Prepariamo le vie del Signore con uno sforzo di conversione e di carità.