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I DOMENICA DI AVVENTO - B
L'ATTESA DELLA VENUTA DEL MESSIA
“State attenti, vegliate, perché non sapete quando verrà il momento preciso” (Mc 13,33)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, oggi con questa prima domenica d'avvento incomincia un nuovo anno liturgico. Voi sapete che l’avvento ci ricorda i molti secoli, durante i quali gli uomini sono vissuti nell'attesa del messia, del salvatore promesso da Dio.
La chiesa ci esorta ad accendere in noi questa stessa speranza, a viverla intensamente durante le quattro settimane che ci separano dal natale. Non siamo forse anche noi in attesa del Signore? Egli viene per incontrarsi con noi. Non dobbiamo quindi lasciarci prendere dal sonno: il risveglio potrebbe essere tragico. Cristo ci avverte: «State in guardia e vegliate! Voi non conoscete il momento». Vogliamo essere pronti quando suonerà l'ora dell'incontro definitivo? L'ora della nostra morte? Stiamo pronti già da oggi.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Siamo forse tentati di dimenticare il giorno del Signore? Egli verrà a cercarci nell'ora in cui meno ci pensiamo. Siamo veramente in vigile attesa del suo giorno?
- Ci sforziamo di far fruttificare i doni ricevuti da Dio, in particolare quelli del nostro battesimo, della fede e della nostra educazione cristiana?
- Forse qualche volta sogniamo di cambiare il mondo. Siamo convinti che ogni valida riforma incomincia da quella dell'uomo, e prima di tutto da quella di noi stessi?
2. Invocazioni
- Signore, che col tuo amore ci riempi incessantemente con le ricchezze della tua grazia, abbi pietà di noi.
- Cristo, disceso dal cielo per liberare l'uomo dalla superbia e dall'egoismo, abbi pietà di noi.
- Signore, sempre presente nella nostra vita per riempirci il cuore del tuo amore, abbi pietà di noi.
Prima lettura (15 63,16-17.19; 64,1-7): Grido d'angoscia
Dopo la conquista e la distruzione di Gerusalemme da parte dell'esercito di Nabucodonosor, proprio al momento della deportazione in esilio, sgorga dalla penna del profeta Isaia questo commovente grido d'angoscia: «Dio venga in aiuto al suo popolo!».
a. Il profeta ricorda i prodigi compiuti da Dio per liberare il suo popolo dalla schiavitù dell'Egitto e condurlo alla terra promessa: si affretti il Signore a rinnovarli anche oggi.
b. Non è Dio il Padre e il protettore di Israele? È chiamato in causa l'onore del suo nome: perdoni ai suoi figli le loro infedeltà e faccia rinascere la speranza per la città santa e per il tempio.
c. Questo grido di supplica la chiesa lo riprende all'inizio dell'avvento, mentre medita sulla venuta del Figlio di Dio nel mistero della sua incarnazione: «Egli venga, aprendo i cieli, a manifestare la sua potenza e il suo amore».
Salmo responsoriale (Sal 79): Grido di supplica
Israele è precipitato nella rovina e nella schiavitù: gregge disperso, vigna devastata. Il salmista supplica Dio ad avere pietà. La sua preghiera è bene adatta al tempo dell'avvento: è tale la nostra indigenza che solo Dio può venire in nostro aiuto e salvarci.
Rit.: Fa' splendere il tuo volto e salvaci, Signore.
Seconda lettura (1 Cor 1,3-9): Attendere nella fedeltà il ritorno del Signore
Dopo aver augurato ai corinzi la grazia e la pace di Dio Padre e del suo Cristo, san Paolo esprime la sua riconoscenza a Dio per i doni così numerosi e vari che essi hanno ricevuto; quindi li esorta vivamente a valorizzare questi doni per preparare il ritorno di Cristo.
a. I corinzi, evangelizzati da san Paolo, sono dei convertiti ardenti e sinceri; ma la loro superficialità e incostanza daranno all'apostolo di che preoccuparsi.
b. Prima di rimproverarli e di correggerli, san Paolo incomincia ad orientare il loro sguardo verso il ritorno di Cristo e li invita a prepararsi con una fedeltà a tutta prova.
c. La nostra vita è orientata interamente a questo ritorno del Signore? Per non venir colti di sorpresa, ci sforziamo di strapparci dal torpore del peccato e di uscire dal sonno della morte spirituale? Saranno glorificati con Cristo solo coloro che saranno trovati irreprensibili.
Vangelo (Mc 13,33-37): Vegliate, per non essere colti di sorpresa
La parabola del portiere, narrata da san Marco, è un richiamo alla vigilanza contro il torpore spirituale che tutti ci minaccia. Se vogliamo non essere sorpresi dall'inatteso ritorno di Cristo Gesù, dobbiamo vegliare senza tregua.
a. È facile cedere alla tentazione del sonno, attenuare lo sforzo necessario per restare fedeli, abbandonarsi al letargo del peccato.
b. La parabola del padrone che parte per un viaggio senza precisare la data del suo ritorno, è un invito alla vigilanza: il portiere dev'essere pronto ad aprire, quando il padrone busserà, in qualsiasi ora della notte.
c. La chiesa ci esorta vivamente a fare dell 'avvento che oggi incomincia, un tempo di vigilanza spirituale: risvegliamo la nostra fede, ravviviamo la nostra speranza, rendiamo più ardente e fruttuosa la nostra carità. Il Signore vuole che noi gli teniamo sempre aperta la porta del nostro cuore.
Suggerimenti per l'omelia
Che senso ha per noi, cristiani d'oggi, il tempo dell'avvento? Non è per caso solo un tempo nel quale programmiamo le lettere da scrivere per capodanno, i regali da fare, le cene e i pranzi da preparare?
Cerchiamo di vivere un avvento cristiano secondo lo spirito del vangelo! Sia soprattutto un tempo di ardente attesa del Signore,
- fatta di serietà: non ci insegna forse la fede che dopo questa vita c'è per l'uomo la vita eterna? Una vita che sarà beata con Dio, o infelice lontano da lui? Veramente vale la pena di meditare su questa verità, giacché è in gioco il nostro eterno destino. Di qui il solenne avvertimento di Cristo: «Tenetevi pronti!».
- fatta di vigilanza attiva: in primo luogo siamo chiamati ad una seria revisione di vita: rimettere in questione la nostra mentalità, le nostre abitudini, tutto il nostro comportamento. Siamo animati dallo spirito delle beatitudini? Partendo da questa riflessione, fatta nel silenzio e nella preghiera, dobbiamo intraprendere la lotta contro le nostre tendenze cattive, in particolare contro la superbia, l'egoismo, lo spirito di dominio e di piacere.
- fatta di serenità e di pace: però non è nell'angoscia che dobbiamo produrre questi sforzi e prepararci alla venuta del Salvatore, ma nella confidenza e addirittura nella gioia. Il richiamo di Gesù è un richiamo amoroso, un grido del suo cuore. Non ci ha forse promesso di aiutare la nostra debolezza? Non mette forse a nostra disposizione ogni aiuto e ogni mezzo necessario? Più ancora: non cammina egli stesso con noi?
Preghiera universale
Fratelli, in questa prima domenica di avvento sentiamo il Cristo stesso che ci esorta all'attesa e alla preparazione della sua venuta. Uniamo le nostre preghiere perché si rafforzi in noi il proposito di essere vigilanti e fedeli.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Perché la chiesa, attenta alle direttive dello Spirito, adatti i suoi metodi alle esigenze della vita presente, nella perfetta fedeltà agli orientamenti del concilio Vaticano Il: preghiamo.
2. Perché i capi di stato abbiano come loro massima preoccupazione il miglioramento dei costumi e delle leggi dei loro popoli, nel senso di una giustizia più effettiva e di una reale fraternità: preghiamo.
3. Perché i cristiani, fedeli allo spirito delle beatitudini, diventino più forti e risoluti nell'eliminare le ingiustizie, le guerre, la miseria e la carestia, che portano alla rovina numerose nazioni: preghiamo.
4. Perché, all'avvicinarsi del natale, si rafforzi in noi la volontà di allontanarci dal male e di crescere nel bene, preoccupati di volere solo ciò che vuole Dio: preghiamo.
5. Perché nella nostra comunità parrocchiale ci preoccupiamo sempre più di scoprire e alleviare le miserie nascoste dei poveri, degli emarginati e dei senza tetto: preghiamo.
Signore, tu ci raccomandi di vegliare per essere pronti ad accoglierti quando verrai a visitarci. Ravviva in noi la fede, la speranza e l'amore. Rendici generosi per vincere la pusillanimità, la pigrizia, e per non essere trovati con le mani vuote al momento del tuo arrivo. Tu che regni col Padre e con lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Uniti in un solo spirito, manifestiamo il nostro desiderio di preparare il ritorno del Signore con la fedeltà ai suoi comandamenti e con l'amore e l'adesione ai suoi divini voleri.
Parole di congedo e dl saluto
Già da questa prima settimana di avvento mettiamo in pratica l'esortazione di Cristo. Siamo vigilanti e viviamo intensamente questo tempo di attesa del suo ritorno.