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Testi dell'editrice Elledici
Avvicinandoci alla celebrazione della settimana santa e della Pasqua di resurrezione, la liturgia di oggi ci propone già una riflessione su cosa questi eventi significhino per la vita di ogni uomo e per le relazioni tra fratelli. La speranza di una salvezza derivante da un calcolo dei meriti e dei demeriti è cancellata dalla certezza della salvezza derivante della fede in Cristo, che è mediatore di un'infinita di misericordia che risolleva, con amore, da ogni peccato. L'uomo è già salvato in Cristo e per questo dono può aprirsi a una vita nuova.
Signore, troppe volte giudichiamo con durezza, scordandoci della Tua misericordia nei nostri confronti. Abbi pietà di noi.
Cristo, troppo spesso approfittiamo del perdono che ci vuoi donare. Abbi pietà di noi.
Signore, il nostro amore non dà frutti perché non abbiamo la pazienza e il coraggio di attendere fino in fondo. Abbi pietà di noi.
Prima lettura - Is 43, 16 - 21: Ecco, io faccio una cosa nuova e darò acqua per dissetare il mio popolo.
La cosa nuova che il Signore promette è la liberazione dalla schiavitù, la fine dell'esilio, il ritorno in patria e il rinnovamento dell'intera creazione. Non siamo più schiavi del peccato. La nostra libertà ci è restituita da Dio, che ci chiede solo di viverla nella fedeltà al Suo dono. Il pieno compimento di tali promesse avverrà con la risurrezione di Gesù.
Dal Salmo 125: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
E' il Signore che ristabilisce la nostra sorte, anche quando essa è già segnata dalla situazione, dalla legge o dalla morte (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Fil 3, 8 - 14: A motivo di Cristo, ritengo che tutto sia una perdita, facendomi conforme alla sua morte.
Paolo formula uno dei punti più qualificanti della sua riflessione: il credente in Cristo non è più intrappolato nel freddo calcolo dei meriti e dei demeriti, delle possibilità e delle impossibilità. Una certezza lo anima: il Signore continua ad amarlo ed è la sua salvezza. Perciò il tempo presente è da vivere orientati al futuro, nella fede in Cristo risorto e nella speranza di giungere alla piena comunione con Lui.
Canto al Vangelo: Lode e onore a te, Signore Gesù! Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore, perché io sono misericordioso e pietoso. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo - Gv 8, 1 - 11: Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.
E' evidente, nel Vangelo di oggi, la differenza di piani su cui si svolge il dialogo e lo scontro tra Gesù, gli scribi e i farisei. Questi ultimi sono interessati solo a tendere un trappola a Gesù. Egli invece pone l'attenzione sul singolo, e sul rapporto tra Dio e l'uomo. In tal modo rivela la grandezza dell'amore di Dio e il bisogno di misericordia dell'uomo, senza distinzioni.
Spesso la difficoltà più grande di fronte alla proposta di Gesù è riuscire a ritenersi degni di essa non per merito ma per amore di Dio. Accettare tutto ciò è il punto di partenza del cammino spirituale dell'essere cristiani. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, donaci una vita da perdonati.
1. Perché sappiamo sempre essere prudenti nelle nostre convinzioni, specialmente quando esse portano a scelte che condizionano la vita di altri fratelli. Preghiamo.
2. Perché la nostra vita e la nostra giustizia siano sempre poste nelle mani del Signore. Preghiamo.
3. Perché sappiamo, anche nei momenti più bui, vederci come uomini nuovi. Preghiamo.
4. Perché la nostra applicazione di regole, leggi e consuetudini non sia mai funzionale a subdoli secondi fini. Preghiamo.
O Padre, Tu a volte ci chiedi di rinunciare perfino alla nostra giustizia per ottenere la Tua. Aiutaci a comprendere che nulla è perfetto senza di Te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Gesù rinnova sempre la nostra immagine di figli di Dio. Accogliamo quest'immagine rivolgendoci al Padre con le parole che Egli stesso ci ha insegnato e diciamo insieme...